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Tifose hot Mondiali 2010: Larissa Riquelme è la sexy regina del Paraguay, le foto

Larissa Riquelme è stata eletta la tifosa più sexy dei Mondiali 2010, ed anche se il suo Paraguay è stato eliminato, lei si è ugualmente denudata per onorare il magnifico percorso fatto dai paraguayani in Sudafrica.

E’ la tifosa più amata dei Mondiali 2010, negli stadi sudafricani è la più fotografata, chiacchierata e ricercata, il suo nome è Larissa Riquelme.

Si è fatta notare per il particolare e caloroso modo di sostenere il suo Paraguay, era impossibile non accorgersi di lei urlante e scalpitante sugli spalti, fasciata da una mini canotta rosse e bianca ( i colori della sua Nazionale) che rendeva giustizia al suo prosperoso decolté.

“Se la mia Nazionale si classificherà alle semifinali del Mondiale mi spoglierò nuda” aveva promesso la prorompente sudamericana ed anche se il Paraguay è stato eliminato ai quarti dalla Spagna, Larissa ha ugualmente mantenuto la parola e si è denudata per il quotidiano Diario Popular.

“Una fidanzata non abbandona mai il suo amore, la sua squadra, soprattutto dopo aver visto come si sono sacrificati i ragazzi in campo” ha dichiarato la modella che ormai è stata eletta la più hot delle sexy tifose ai Mondiali 2010.

E’ la “fidanzata del Mondiale“, indipendentemente dalla Nazionale del cuore tutti i tifosi hanno sperato che il Paraguay continuasse la sua cavalcata almeno fino alla semifinale, ma fortunatamente per loro Larissa è stata ugualmente generosa, farebbe di tutto per onorare gli eroi paraguayani… per ora ha già fatto tanto!

Adriana De Maio - calcio.fanpage

MONDIALI 2010: OLANDA. PREMIO VAN MARWIJK, MOGLI GIOCATORI IN HOTEL

JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) - Due giorni di assoluto riposo e anche la possibilita' di ricevere mogli e fidanzate in albergo: e' questo il doppio premio offerto dal ct dell'Olanda, Bert van Marwijk, ai suoi giocatori, capaci ieri di conquistare la finale dei Mondiali dopo 32 anni. Sneijder e compagni, che torneranno ad allenarsi venerdi' mattina a partire dalle 11.30 sul terreno di gioco della Wits University, per tutta la giornata di oggi potranno ospitare le compagne all'hotel Hilton di Sandton (presso Johannesburg), quartier generale dell'Olanda fino al termine dei Mondiali. (ITALPRESS).



MONDIALI 2010 PARTITE IN TV/ Oggi 9 luglio stop ai Mondiali. Finali da domani 10 luglio. Calendario, programmi tv

Mondiali 2010 – finale in tv – Anche oggi, venerdì 9 luglio, non ci sono partite dei Mondiali 2010, che si avviano alla conclusione. Le ultime due partite saranno disputate nel finesettiamna: la finale per il terzo e quarto posto e la finale che decreterà la squadra che vincerà la Coppa del Mondo 2010. Alla pagina seguente giorni, orari e canali tv per vedere le partite finali. E nel pomeriggio di oggi è atteso il pronostico del polpo Paul sulla partita finale per il terzo e quarto posto. Il famosissimo mollusco avrà di nuovo ragione?

Nella finale di Johannesburg competeranno per la Coppa del Mondo 2010 la Spagna e l’Olanda.

Le Furie Rosse hanno conquistato la finalissima dopo una partita, vinta per 1 a 0, in cui hanno dominato la Germania, che dovrà accontentarsi della finale terzo e quarto posto. L’Olanda ha strappato l’accesso alla finale dopo la vittoria contro l’Uruguay (che sfida la Germania nella finale 3 – 4 posto) per 3 reti a 2.
ilsussidiario.net

Finale Mondiali 2010 Olanda-Spagna: polpo Paul scommette Spagna

Finale Mondiali 2010: il destino di Olanda-Spagna è già scritto. Polpo Paul ha sentenziato la sua profezia,

I Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica saranno degli spagnoli.

Vedremo se polpo Paul azzeccherà anche questa volta.

Il cefalopode ha per ora garantito un’ottima affidabilità (85% delle partite indovinate), c’è quindi da credere che in molti scommetteranno sulla Spagna.

Gli iberici sono comunque leggermente favoriti anche per i brokers: non c’è dubbio che la Spagna ha dimostrato di essere la formazione tecnicamente e atleticamente migliore del torneo.

L’Olanda ha dalla sua uno Sneijder per il quale quest’anno nulla sembra impossibile, un gioco solido e una grande determinazione.

Polpo Paul sembra già conoscere la verità.

Per noi comuni mortali ci sarà da aspettare l’11 luglio, ore 20:30, per sapere come andrà a finire Olanda-Spagna, una inedita e tutta europea finale di Mondiali.

Mondiali: quanto vale vincere una finale?

Qual è il risvolto economico nella vittoria di un Mondiale di calcio? Nelle casse della Federazione campione del mondo entrano sicuramente più soldi anche se in alcuni casi sarebbe più conveniente uscire prima dalla competizione.

Perché?
Perché nel bilancio si conteggiano i premi in entrata ma anche quelli in uscita. Ad esempio per l’Italia che aveva pattuito con i giocatori premi dal terzo posto in su, sarebbe stato ideale uscire nei quarti perché la Federazione avrebbe incassato dalla Fifa poco meno che per la semifinale ma non avrebbe rischiato di pagare almeno un milione e mezzo ai calciatori.
L’Italia aveva stabilito i premi più alti?
No. In caso di vittoria ogni giocatore avrebbe ricevuto 250 mila euro, all’incirca come nel 2006. La Germania è sullo stesso livello, l’Olanda non li ha previsti perché non pensava di arrivare così in alto mentre la Spagna è la Federazione pronta a pagare di più: 600 mila euro a testa.
Il Mondiale è l’evento più ricco nel calcio?
Lo è per la Fifa, che l’organizza e ha la garanzia di incassare 3,2 miliardi di euro con un montepremi che è appena del 10 per cento: 330 milioni. Insomma Blatter ha saputo fare i conti.
Quanto spetta a chi vince?
In totale 24 milioni di euro mentre la finalista prende 19 milioni e la semifinalista 16. Sono cifre importanti ma non straordinarie: l’Inter con il successo in Champions League ha ricevuto dalla Uefa quanto prenderanno i campioni del mondo.
Per una Federazione è una parte cospicua del budget?
Dipende. Per l’Uruguay arrivare in semifinale è stato come sbancare il casinò, per una Federazione grande come la Spagna o la Germania è stato soltanto un buon introito su un fatturato annuo che spazia tra i 200 e i 300 milioni di euro.
Il premio incassato è l’unica voce attiva o ce ne sono altre?
La resa economica sta soprattutto nella possibilità di contrattare sul prezzo delle amichevoli e sui rapporti con gli sponsor partendo da una posizione di forza. E’ ovvio che l’immagine dei campioni del mondo ha un impatto superiore a quello che aveva in precedenza.
Si può quantificare questo «valore aggiunto»?
E’ molto difficile essere precisi perché varia da nazione a nazione: dipende dalla base di partenza, dall’«appeal» che una Nazionale ha a prescindere dall’essere campione del mondo e dal bacino di attenzione su cui può contare. Mediamente lo si valuta un 20-30 per cento in più.
Delle semifinaliste chi può, o poteva, ottenere di più dalla conquistadel titolo?
Nell’ordine: Spagna, Germania, Olanda, Uruguay. Spagnoli e tedeschi hanno alle spalle un forte mercato con 60 milioni di persone, 6 volte più dell’Olanda e 20 dell’Uruguay.
Nel caso dell’Italia, dopo il 2006 c’è stato un aumento consistente degli introiti?
L’Italia si mantenuta sui valori medi anche perché per una delle voci più importanti, i contratti televisivi, si era raggiunto l’accordo prima della vittoria in Germania, valido per i quattro anni successivi. Quindi non si è potuto sfruttare al massimo il peso del titolo Mondiale. E’ andata meglio con gli sponsor e con gli ingaggi per le partite amichevoli.
Quanto può chiedere una Nazionale per partecipare a una partita?
Il massimo lo raggiungono i brasiliani che sono molto richiesti indipendentemente da come si comportano ai Mondiali. L’Italia ha un «cachet» che varia con il peso dell’avversaria e il luogo in cui si gioca. Nei quattro anni da campione del Mondo il massimo si è toccato con l’amichevole del febbraio 2009 a Londra contro il Brasile, 600 mila euro, mentre di solito si viaggia tra i 300 e i 450 mila. Prima del 2006 si trattava a cifre inferiori.
Se il titolo mondiale porta un terzo di guadagni in più, averlo perso porterà a una contrazione della stessa entità?
Le previsioni non sono così cupe. La Nazionale è una squadra che fa comunque 12 milioni di telespettatori per le partite di cartello e 8 milioni per quelle meno interessanti. Per le tv e per gli sponsor resta un buon prodotto che ha nuove carte da giocare.
Quali?
La curiosità per il cambiamento determinato dall’arrivo di Prandelli: la gente seguirà con attenzione il rinnovamento e l’innesto di altri giocatori. Gli ultimi due anni con Lippi avevano creato invece una certa stanchezza. (Marco Ansaldo, La Stampa)

Larissa Riquelme non si riveste piu' L'ormai celebre tifosa paraguayana si e' spogliata per Diario Popular


La modella paraguayana Larissa Riquelme alla fine ha accettato di posare nuda (o quasi). Aveva promesso che l'avrebbe fatto se la sua Nazionale si fosse classificata per le semifinali del Mondiale. Ma, pur se la squadra è stata eliminata ai quarti dalla Spagna, dato che, ha specificato, «tutti i calciatori si sono comportati come veri eroi», ha mantenuto la parola e le sue foto sono state pubblicate dal quotidiano Diario Popular, da cui è tratta anche questo scatto.

Tutti i segreti di Spagna e Olanda

Chi vince conquista per la prima volta il trono mondiale. Le Furie rosse puntano sul possesso palla e si presentano con il dubbio Torres. Circa gli olandesi, che ritrovano van der Wiel e de Jong, va di moda il paragone con lo squadrone degli anni settanta, più forte ma forse meno concreto

di LUIGI PANELLA
Tutti i segreti di Spagna e Olanda


ROMA - Sarà una finale di grande fascino quella tra Olanda e Spagna, per tanti motivi. Il primo è che, comunque vada, ci sarà una nuova Nazionale ad entrare nel ristretto club delle vincitrici della coppa del mondo. L'ultima volta che due formazioni ancora a secco di vittorie si erano affrontate, è datata 1978: anche allora c'era di mezzo l'Olanda, che si arrese ai padroni di casa dell'Argentina in una delle finali più dure di sempre. Olanda-Spagna è anche il trionfo del bel gioco. La Spagna ha confermato quanto di buono fatto vedere agli Europei vinti due anni fa: pressing costante - sinonimo di notevole condizione atletica - e soprattutto uno straordinario possesso palla. 'Merito' dei tanti palleggiatori del Barcellona, tessuto pregiato sul quale al sapiente Del Bosque non è rimasto che aggiungere la grande spinta di Sergio Ramos a destra, la regia di Xabi Alonso, la sicurezza di Casillas tra i pali. Stavamo per aggiungere la potenza di Fernando Torres, ma per ora l'attaccante del Liverpool ha inevitabilmente risentito dei problemi fisici stagionali e non ha reso granchè. Proprio Fernando Torres è il grande dubbio per la finale: probabile che per lui ci sia ancora una volta panchina, con Villa punta di riferimento, il guizzante Pedro tenuto largo, Iniesta e Xavi a fare gioco ed una sorta di doppio regista con Xabi Alonso e Busquets davanti alla difesa.




L'ARANCIA MECCANICA - Se in casa Spagna almeno un dubbio di formazione esiste, non c'è nemmeno quello in casa olandese. Rientrano dalla squalifica van der Wiel, che si riprende il suo posto in difesa a destra, e de Jong, prezioso compagno di reparto di van Bommel nella diga a protezione della retroguardia. Per quanto riguarda il reparto offensivo, tutto abbastanza scontato, con van Persie attaccante di riferimento, Sneijder cerntrale sulla trequarti con il prezioso Kuyt e l'estroso Robben a spartirsi gli esterni (il primo a sinistra, l'altro a destra). In molti stanno facendo il paragone tra la famosa Arancia Meccanica che negli anni settanta, pur avendo fior di fuoriclasse, fallì per due volte l'assalto mondiale. Probabilmente questa Olanda non vale quella, ma potrebbe essere più concreta. Compariamo (dati Castrol) le tre versioni della grande Olanda mondiale: quella odierna per ora ha segnato 2 reti a partita, ma in ogni gara ha tirato 11.2 volte verso la porta avversaria. Nel 1974 e nel 1978 la media reti era leggermente superiore (2,1), ma con molti tiri in porta in più (rispettivamente 17 e 16.6 a gara).

LE CHIAVI TATTICHE - Gli olandesi devono leggere alla perfezione due zone del campo se vogliono avere possibilità di farcela: van Bommel e de Jong ad esempio, oltre a cercare di rilanciare l'azione, devono fare costante interdizione contro il possesso palla spagnolo: con la Germania (sempre dati Castrol) 298 passaggi completati delle Furie rosse contro i 167 dei tedeschi. Altra chiave, incursioni del re Mida Sneijder a parte, sarà la capacità di Robben di saltare il siretto avversario Capdevila creando la superiorità numerica. Da parte spagnola, chi si trova ad attaccare dalla parte di van Brockhorst - che non ha più lo scatto di un tempo - può creare problemi, ma anche i centrali Mathjisen e Heitinga qualche affanno contro il piccoletto Villa potrebbero accusarlo. Interessanti anche alcuni testa a testa statistici. Duello Sneijder-Xavi: l'olandese segna di più (5 a 0) e tenta maggiormente il tiro (22 a 5), ma dal piede dello spagnolo in questo campionato del mondo sono partite ben 25 chance da rete contro le 9 dell'olandese.

C'E' ANCHE LA FINALINA - L'altra finale in programma sabato, è quella di consolazione. Germania e Uruguay tornano ad affrontarsi per il terzo posto, cosa accaduta 40 anni fa: in Messico vinsero 1 a 0 i tedeschi. Il morale alto lo hanno gli uruguaiani - stupendo il loro Mondiale -, che recuperano Suarez per un 4-4-2 offensivo: la punta dell'Ajax farà coppia con Forlan, mentre Cavani riprende la posizione di esterno sinistro di centrocampo. La Germania recupera Mueller, trequartista di destra mancato tattissimo nella sfida persa con la Spagna, ma rischia di perdere Klose, alle prese con un problema fisico. Nel reparto difensivo di sinistra, probabile spazio dal primo minuto per Jansen al posto di Boateng. Morale basso per i tedeschi, testimoniato anche dalla dichiarazioni del capitano Lahm, che ha fatto sapere che anche in caso di terzo posto la squadra non sfilerà in festa come 4 anni fa, visto che gli obbiettivi erano più alti.


(08 luglio 2010) repubblica.it