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Mondiali di Calcio 2010: il programma sulle reti Rai di mercoledì 16 giugno

Mercoledì 16 giugno sesta giornata del Mondiale 2010 in Sudafrica, seguito dalla Rai in diretta e in alta definizione sul canale 501 del dtt. Alle 14.00, su Rai2, Franco Lauro condurrà la rubrica “Dribbling”, ospite in studio Italo Cucci. Alle 17.10 su Rai1, Marco Mazzocchi presenterà “Mondiale Sprint” con la presenza negli studi di Johannesburg di Sabrina Gandolfi, Gianpiero Gasperini, Vincenzo D’Amico, Linda Santaguida e Carlo Longhi alla moviola. All’interno del programma, spazio alle sintesi di Honduras-Cile e Spagna Svizzera. Alle 19.00 su Rai2 sarà “Mondiale Sera” condotto da Marco Mazzocchi, ad approfondire il pre e post gara dell’incontro tra Sudafrica e Uruguay in diretta alle 20.30 su Rai1 con telecronaca di Stefano Bizzotto e commento di Ubaldo Righetti. In chiusura, alle 23.10 su Rai1, Jacopo Volpi condurrà “Notti Mondiali” con la presenza di Simona Rolandi, Sandro Mazzola, Ivan Zazzaroni, Beppe Dossena e Daniele Tombolini alla moviola. In collegamento da Roma, Paola Ferrari con Maurizio Costanzo e Gianpiero Galeazzi racconteranno le emozioni della Coppa del mondo dallo studio Raisport di Piazza di Siena a Roma

Alle 16 c'è Spagna-Svizzera, stasera Sud Africa-Uruguay, il Brasile fatica contro la Corea I brasiliani vincono 2-1. Oggi si comincia alle 13,30

Faticano tutte o quasi le grandi all'esordio mondiale. Anche il Brasile ha dovuto impegnarsi per superare la Corea del Nord (la cui vittoria era ritenuta impossibile dalle agenzie di scommese, era quotata 1 a 35).
Oggi la prima partita della giornata è alle 13,30, Honduras-Cile, trasmessa in esclusiva da Sky Mondiali, primo match del gruppo H.
Alle 16, invece, scendono finalmente in campo i campioni europei in carica che completano il girone: la Spagna affronterà la Svizzera, ma la partità sarà visibile solo dagli abbonati di Sky.

Alle 20,30 Sud Africa-Uruguay su RaiUno e Sky

Alle 20,30, infine, in programma c'è Sud Africa-Uruguay. Le due squadre riaprono il secondo turno delle partite nella fase a gironi. Il match sarà trasmesso da Rai1 e da Sky Mondiali.

Il Brasile ce la fa, ma quanta fatica

Alla fine il Brasile ce la fa, faticando più del previsto, e batte una organizzatissima Corea del Nord. La nazionale brasiliana prima passa in vantaggio grazie al gol di Maicon al 55° e poi raddoppia con Elano al 72°. Ma la Corea non ci sta e riesce ad accorciare le distanze negli ultimi minuti con il gol di Ching all'89°.
Gli asiatici sono coraggiosi e generosi. Chang con i crampi alle gambe riesce ad andare al tiro anche al 91°.
Il Brasile delude, la Corea del Nord sorprende.
Ma il risultato è quello che tutti si aspettavano.

Doppietta in 20 minuti

Il Brasile arriva a segnare la prima rete solo nel secondo tempo. Al 55° Maicon, l'esterno dell'Inter, arriva sul fondo e calcia un tiro-cross sul palo del portiere avversario che non riesce a chiudere e si lascia bucare.
La Corea del Nord reagisce, mentre il Brasile torna ai ritmi letargici del primo tempo.
Ma poi un'altra accelerazione al 72° con Robinho che pesca Elano, tra i migliori in campo, libero in area che di piatto raso terra non perdona la Corea.
Al 73° Dunga decide di far riposare l'autore della doppietta e lo sostituisce con dani Alves.
Al 77° un altro cambio per il Brasile: Nilmar al posto di Kakà.
All'83°

La Corea resiste per 55 minuti

La nazionale coreana, giudicata la più debole del campionato del mondo ha tenuto testa per tutto il primo tempo al Brasile, la squadra più iridata del globo.
I giocatori asiatici si abbracciano in campo prima del fischio d'inizio della ripresa.
Nel primo minuto di gioco Elano tira dal limite dell'area di rigore ma la palla viene rimpallata.
Nel secondo minuto Luis Fabiano si incunea pericolosamente nella difesa coreana, ma all'ultimo non riesce a girarsi.
Il Brasile sembra più deciso e cerca di velocizzare la manovra.
Al 49° Kakà guadagna una punizione da posizione interessantissima. Batte Bastos, il tiro è potente ma non molto preciso.
Al 52° Robinho calcia di controbalzo ma non centra lo specchio della porta.

Alla fine del primo tempo 0-0

Al suo debutto il Brasile è davvero deludente. Alla fine del primo tempo il risultato della sfida con la Corea del Nord è fermo sullo 0-0. Dagli spalti arrivano fischi all'indirizzo dei giocatori sudamericani mentre vanno negli spogliatoi per il riposo.
La squadra di Dunga gioca un calcio a ritmi molto bassi, è imprecisa nei passaggi e trova molte difficoltà nello sfondare la linea difensiva dell'organizzatissima Corea del Nord.
Il primo brivido arriva al 26° del primo tempo quando Maicon, sceso sulla fascia destra si accentra e impegna il portiere asiatico in una parata a pugni chiusi. la palla esce ed è' il primo calcio d'angolo della partita
Al 30° arriva la risposta della Corea, che con una bella galoppata sulla fascia sinistra di Hong, il Rooney coreano conquista campo e un calcio d'angolo.
In questa fase la Corea sembra quasi più pericolosa degli avversari.
Kakà fuori forma, Felipe Melo invisibile, Robinho evanescente.
Il portiere coreano è stato impegnato pochissimo.

Il Brasile parte piano

La sfida tra Brasile e Corea del Nord sembra nascondere poche sorprese. Per la nazionale carioca, in caccia della sesta Coppa del mondo, il match sembra essere quasi una sgambata d'allenamento. Eppure il risultato al 20° ancora non è stato sbloccato.
Il Brasile parte piano, studia l'avversario, ma è poco preciso nei passaggi. La prima conclusione a rete arriva al 6°, con Robinho che però non inquadra lo specchio della porta.
Al 10° anche la Corea arriva al tiro: Hong conquista la fascia destra inquadra lo specchio della porta, ma Julio Cesar para facilmente. I rossi sono ben organizzati, chiudono bene gli spazi agli avversari e si difendono in modo organizzato

Portogallo- Costa d'Avorio finisce 0-0

Negli ultimi 20 minuti di Portogallo-Costa d'Avorio si fronteggiano due campioni sotto una pioggia battente: da un lato Cristiano Ronaldo, dall'altro Drogba. Ma il colpo di scena è l'entrata in campo dell'ivoriano, che si era fratturato un braccio neppure due settimane fa.
Sven Goran Erikson, che allena la Costa d'Avorio, decide di mandarlo in campo.
Al 72° il match è ancora fermao sullo 0 a 0.
La sfida tra le due squadre in campo è decisiva ai fini della qualificazioni, perché in questo girone c'è anche il Brasile. Quindi una delle due è destinata ad uscire (salvo clamorose sorprese).

Il Portogallo di Cristiano Ronaldo fatica a sbloccare il risultato

Anche il Portogallo di Cristiano Ronaldo fatica a sbloccare la sua prima partita ai mondiali contro la Costa d'Avorio. E il primo tempo finisce senza reti.
E anche senza pericoli per i due portieri, Eduardo per il Portogallo e Barry Copa.
Un palo di Cristiano Ronaldo poteva rompre l'equilibro, di un primo tempo comunque ben giocato.
La Costa d'Avorio è molto coperta in difesa e non lascia spazio alle offensive portoghesi, che finora non sono - comunque - particolarmente insistite.
In evidenza, nella Costa d'Avorio, Kolu Toure, che - pur essendo un difensore - è sempre al centro dell'azione.
Giranola di sostituzioni nel primo quarto d'ora del secondo tempo, ma al 65° c'è il colpo di scena: entra Drogba, operato a un braccio subito prima del mondiale per una frattura.

La Nuova Zelanda pareggia all'ultimo minuto

La Slovacchia aveva già vinto contro la Nuova Zelanda, l'orologio - ormai - aveva cominciato a scandire i minuti di recupero, ma il neozelandese Reid, un difensore, riesce a pareggiare e finisce 1 a 1. Il suo colpo di testa batte sul palo e va dentro.
Per l'Italia è meglio. Per la Slovacchia una beffa, perché aveva controllato la partita in lungo e in largo.
Per i neozelandesi si tratta, invece, del primo punto conquistato in un mondiale.
Ora le due squadre che hanno giocato oggi sono a pari punti con Italia e Paraguay che hanno pareggiato ieri sera.
Per gli azzurri è un risultato da considera favorevole.
Infatti. la Slovacchia a 3 punti avrebbe acquisito, comunque, una posizione di vantaggio nel girone.

Slovacchia in vantaggio al 5° del secondo tempo

Slovacchia in vantaggio all'inizio del secondo tempo, che già aveva iniziato con un passo diverso dal primo. Al 5° minuto segna Vittek con un preciso colpo di testa a fil di palo.
Stavolta il povero Paston, portiere un po' improvvisato della Nuova Zelanda, non c'entra nulla. Il colpo di testa di Vittek era imparabile.
La moviola mostra, però, che lo scatto dell'attaccante slovacco è avvenuto in una leggerissima posizione di fuorigioco. Davvero difficile, però, da individuare.
La Nuova Zelanda, peraltro, non riesce a reagire efficacemente e al 65° la Slovacchia continua a vincere 1-0.

Il primo tempo era finito 0 a 0

Finisce 0 a 0 il primo tempo di Slovacchia-Nuova Zelanda, con gli slovacchi che, alla fine, provano a schiodare il risultato.
Ma non ce la fanno Eppure la loro superirità, fin qui, è stata netta.
Slovacchia-Nuova Zelanda è un match che riguarda direttamente la squadra di Lippi. Entrambe le squadre dovranno, infatti affrontare gli azzurri nel giro di qualificaziome verso gli ottavi di finale.
Poche le azioni degne di nota nei primi 20 minuti, il napoletano Hamsik tenta la via del gol, ma il tiro finisce ampiamente al lato.
Al 23° la partita è ancora sullo 0 a 0. Ma al 27° lo slovacco Sestak, che sulla schiena ha il numero 9, solo in area sulla destra, va vicinissimo al gol.

Il portiere della Nuova Zelanda è un pericolo per i suoi

Al 31° Sestak si presenta di nuovo in area, il portiere della Nuova Zelanda, Paston, sbaglia l'intervento e la palla per poco non finisce sui piedi di Hamsik.
Ora la Slovacchia ha preso il comando del gioco. Ma al 37° Smeltz, attaccante neozelandese, sbuca da solo davanti alla porta di Mucha. Ma il tiro viene deviato in angolo.
Subito dopo nuovo pasticcio di Paston sull'altro fronte. Il portiere esembra il vero problema dei neozelande: comunque al 40° è ancora 0 a 0, anche se la partita dà l'idea di potersi sbloccare.

La diretta streaming di Slovacchia-Nuova Zelanda

Interessante il martedì dei gironi mondiali.
Forse la partita meno bella è quella che ci attende all'ora di pranzo: Nuova Zelanda-Slovacchia (13,30, solo su SkyMondiale) non promette, infatti, spettacolo, ma per i tifosi dell'Italia è importante.
Si tratta, infatti, di scoprire la vera forza delle concorrenti degli azzurri verso la qualificazione. Puo seguirla anche sul tuo pc

Alle 16 il Portogallo di Ronaldo

Alle 16, invece, debuttano la Costa D'Avorio e il Portogallo di Cristiano Ronaldo (nella foto) che vuole diventare una stella di questi mondiali e che pronostica gli azzurri in finale: è uno dei pochi a farlo, per la verità. Ma non è uno qualunque.
Anche Costa d'Avorio-Portogallo è un'esclusiva Sky.

Alle 20,30 il Brasile anche su RaiUno

Infine alle 20,30 è di scena l'attesissimo debutto del Brasile che affronterà la Corea del Nord.
Il match verrà trasmesso da RaiUno in chiaro e da Sky Mondiali e completa il girone G di Portogallo e Costa d'Avorio.
La scorpacciata di calcio, insomma, continua. Divertitevi, se le vuvuzela ve lo consentiranno.

Le partite di ieri: il Giappone a sorpresa batte il Camerun

Un paio di lisci spaventosi nei minuti di recupero davanti alla porta, ma il Giappone riesce a portare negli spogliatoi la vittoria contro il Camerun.
I giapponesi vincono per 1 a 0 e vanno in testa al girone E, assieme all'Olanda. Tre punti a testa, mentre Camerun e Danimarca restano a zero punti.
Eto'o non è mai riuscito a incidere sulla partita.
L'Olanda, comunque, è prima per differenza reti. O ora di prazno ha battuto, infatti, senza troppo merito, la danimarca per 2 a 0.

Una traversa del Camerun poteva riaprire il risultato nel finale

Giappone-Camerun è ricominciata da dieci minuti nel secondo tempo, ma al 55° il risultato non cambia.
Giapponesi ancora in vantaggio, grazie al gol di Honda.
E il riultato è lo stesso anche quando mancano 20 minuti alla fine della partita.
Il Giappone ha l'occasione per raddoppiare all'81° e solo il palo salva Souleymanou, il portiere camerunense.
Ma, sul rovesciamento di fronte, Appiah, con un tiro potente, colpisce la traversa.
L'estremo difensore giapponese, Kawashima, ringrazia il suo Dio, perché il pallone lo aveva ormai superato.

Il Giappone chiude il 1° tempo sull'1 a 0

Il Giappone chiude in vantaggio il primo tempo della partita contro il Camerun.
I "leoni indomabili" non sono apparsi, nei primi 45 minuti, all'altezza della loro fame.
Grande potenza atletica, ma poco gioco.
E un errore della difesa imperdonabile sul gol di Honda.
Ancora 0 a 0 al 30° del primo tempo la partita tra Giappone e Camerun non si è ancora sbloccata.
Le due squadre si fronteggiano praticamente alla pari.

Al 33° il gol dei giapponesi

Ma il Camerun soffre e il Giappone sembra sempre più pericoloso.
Comunque, al 33° il risultato non si è ancora mosso dallo zero a zero del fischio di partenza dell'arbitro portoghese Benquerenca.
Ma al 38° arriva un passaggio perfetto a Honda che, solo davanti al portiere, stoppa bene e tira altrettanto bene. Giappone in vantaggio.

L'Olanda batte la Danimarca, ma fatica tanto

L'Olanda raddoppia a 5 minuti dalla fine e batte 2 a 0 la Danimarca, dopo una grande sofferenza durata l'intera partita. Ma gli olandesi non danno spettacolo e faticano più del previsto.
Il secondo gol è di Kuyt, che manda prontamente in rete un tiro di Sorensen finito sul palo.
Al primo minuto del secondo tempo, finalmente, il primo gol. Va in vantaggio l'Olanda, ma non certo per vera e propria superiorità calcistica. i danesi, infatti, fanno un pasticciaccio. Ed è il portire Agger a farsi un disastroso autogol.
Seppure il gioco delgi olandesi sia più piacevole di quello danese, infatti, vere e proprie azioni incisive e pericolose - al momento - non se ne sono viste.
Le emozioni e i gol, visti ieri sera in Germania-Australia, al momento sono solo un ricordo.
La Danimarca, comunque, pur sfavorita è riuscita a imbrigliare le manovre olandesi e così il primo tempo finisce com'era cominicato, sullo 0 a 0.

Mercoledì debuttano le furie rosse

Mercoledì 16 giugno la prima partita della giornata è alle 13,30, Honduras-Cile, trasmessa in esclusiva da Sky Mondiali, primo match del gruppo H. Alle 16, invece, scendono finalmente in campo i campioni europei in carica che completano il girone: la Spagna affronterà la Svizzera, ma la partità sarà visibile solo dagli abbonati di Sky.
Alle 20,30, infine, in programma c'è Sudafrica-Uruguay. Le due squadre riaprono il secondo turno delle partite nella fase a gironi. Il match sarà trasmesso da Rai1 e da Sky Mondiali.

Giovedì torna in campo l'Argentina

Giovedì 17 giugno torna in campo l'Argentina di Maradona. Alle 13,30 affronterà la brillante Korea del Sud, ma il match sarà visibile solo per gli abbonati Sky.
E in esclusiva verrà trasmessa anche la partita delle 16,00, con le avversarie del girone B ancora a 0 punti. Grecia-Nigeria si affronteranno in un incontro decisivo per la qualificazione e trasemsso da Sky Mondiali.
Alle 20,30, infine, è in programma la partita Francia-Messico in onda in chiaro su Rai1 e a pagamento sul canale 271 di Sky.

Venerdì l'Inghilterra ha una seconda chance

Venerdì 19 giugno alle 13,30 torna in campo la Germania. Nella seconda partita della fase a gironi la nazionale tedesca se la deve vedere con la Serbia di Stankovic, affamata di punti e sempre ostica. La partita sarà trasmessa in esclusiva su Sky Mondiali.
Alle 16, invece, in programma c'è Slovenia-Usa, in onda solo su Sky.
Mentre alle 20,30 scenderanno in campo Inghilterra-Algeria. La nazionale inglese allenata da Capello ha una seconda chance per dimostrare a tutti la sua forza. Il match verrà trasmesso sia su Rai1 in chiaro, sia su Sky Mondiali a pagamento.

Quando è ora gli italiani amano l'Italia

MICHELE BRAMBILLA
Avevamo appena finito tutti quanti di dire e di scrivere che dell’avventura degli azzurri in questi mondiali non frega niente a nessuno, e anzi che erano sempre di più coloro che si auguravano una figuraccia, che siamo già qui a registrare un dato che ribalta tante nostre impressioni.

La prima partita della Nazionale, cioè la non certo esaltante prestazione con il non certo formidabile Paraguay, ha fatto il record di spettatori. Ventun milioni e mezzo tra Rai e Sky. Vuol dire che la partita l’hanno vista proprio quasi tutti.

Ma c’è un altro dato meno scientifico, però altrettanto reale, ed è quello sull’ancor più sorprendente proliferazione di megaschermi nelle piazze, di gente in giro con la bandiera italiana, di tricolori alle finestre. L’Italia della gente comune non solo ha visto l’Italia del calcio: ha anche tifato. Questo è un dato per molti inconfessabile, perché non c’è nulla di più banale che manifestarsi tifosi della Nazionale, e non c’è nulla di più snob che dire: della Nazionale non me ne può importare di meno. Eppure l’altra sera faceva caldo, tenevamo tutti le finestre aperte e quando De Rossi ha segnato - e si trattava solo di un modesto pareggio - s’è udito un urlo provenire dalle case accanto, evidentemente popolate da tifosi occulti come noi.

E’ strano quel che è successo l’altro ieri. Perché non si può neppure dire che, come al solito, noi italiani siamo stati solleciti nel salir sul carro dei vincitori: per adesso non ci sono vittorie da festeggiare e non c’è neppure un carro. C’è però qualche cosa di misterioso che porta tutti noi, quando l’Italia gioca ai mondiali, a prendere atto di un’inattesa prevalenza dell’emozione sulla ragione, o meglio su convinzioni che riteniamo ragionate. Per capirci: anche chi trova Lippi simpatico come un bicchiere di olio di ricino, anche chi avrebbe preso a sberle Cannavaro quando ha detto che siamo un Paese ridicolo perché qualcuno sostiene che i calciatori guadagnano troppo, forse perfino chi si dichiara non italiano ma padano, insomma anche chi crede di avere buone ragioni per «tifare contro» quando la palla è in campo avverte un senso di appartenenza di cui è il primo a meravigliarsi.

Il record di spettatori e di tifo per una pur improbabile Nazionale come questa dimostra probabilmente una cosa. Dimostra che noi italiani siamo molto meno anti-italiani di quanto diciamo e anzi ostentiamo di essere. Fa chic lamentare sempre che in Italia è tutto uno schifo, che nei Paesi anglosassoni sì che c’è un senso dello Stato, che in Francia sì che i trasporti pubblici funzionano, che negli Stati Uniti sì che valorizzano i talenti e io i miei figli li mando all’estero e bla bla bla. Da qualche anno c’è perfino una retorica terzomondista alimentata da chi, con i soldi guadagnati in Italia, va in vacanza in Paesi miserabili (ma in hotel a cinque stelle) e quando torna ammonisce: là sono tanto poveri ma hanno una dignità, mica come noi.

Tutto questo noi ossessivamente ripetiamo perché, tra i nostri tanti difetti, il peggiore sta appunto nel dire che siamo pieni di difetti. Campioni dell’autodiffamazione, ecco il nostro primato. «Siamo in Italia…» è la conclusione sconsolata di tanti nostri discorsi, come per dire: qui non si può concludere nulla di buono. Strano Paese, in cui ciascuno critica l’Italia e al tempo stesso se ne dissocia, come se gli italiani fossero sempre gli altri.

Eppure siamo molto meno peggio di quanto ci vogliamo dipingere. Tanto che, paradossalmente, perfino questo nostro continuo criticarci a volte diventa un pregio. Perché i veri difensori di una civiltà non sono i suoi goffi e retorici esaltatori, ma i suoi critici: a volte perfino i suoi detrattori e i suoi castigatori. Il mugugno di noi italiani è fastidioso e ingeneroso, ma serve pure a tenere desta l’attenzione per limitare i danni. In fondo il cinema italiano è diventato un cinema solo quando ha cominciato a smascherare le nostre miserie e le nostre viltà.

Speriamo che la Nazionale non inciampi goffamente contro qualche carneade neozelandese o slovacco. Dovesse succedere, diamo per scontato che torneremo tutti anti-italiani. Farebbe parte del nostro modo di essere. Ma per il momento prendiamo atto che l’inizio di questo Mondiale, con tanto e spontaneo tifo, è la prova che questo popolo si vuol bene molto più di quanto voglia far credere.
La stampa.it

Mondiali 2010, come si vestono i tifosi dell’Italia

di Roberto Sabatino

I Mondiali FIFA 2010 sono partiti da pochi giorni, ma il tifo non conosce tempo. Ieri a Città del Capo c’è stato l’esordio degli azzurri di Marcello Lippi, bloccati con Italia – Paraguay 1-1.

Ma sugli spalti, nonostante il diluvio d’acqua, è stato spettacolo da parte dei tifosi presenti: tra il bizzarro e lo stiloso, molti si sono distinti davanti alle telecamere che hanno indugiato su di essi.

Parrucche, visi pitturati, vuvuzelas, maglie azzurre più o meno storiche, striscioni, sciarpe, bandiere. Questo è il bello di un Mondiale, o comunque di una manifestazione sportiva in generale!

Per chi invece ha gusti più raffinati, le griffe più importanti del panorama della Moda, propongono scarpe Superga a tema italiano, piuttosto che magliettine T-Flag a firma Patrizia Pepe, o quelle Dolce&Gabbana.

Di seguito potrete ammirare alcune foto dei tifosi presenti ad Italia – Paraguay, consapevoli che prima o poi saranno pronti a fare ancor più festa.
sport10.it

Mondiali 2010: non è travolgente l'esordio del Brasile La Seleção delude vincendo, senza brillare, per 2-1, sulla modesta Corea del Nord

L'attesa per il debutto ai Mondiali 2010 del Brasile non era solo d'interesse per i tifosi verde-oro ma per tutti gli appassionati di calcio, sia per la grandissima tradizione del paese sia per i campioni impiegati, attivi nei maggiori club del mondo, sia per i favori del pronostico sulla vittoria finale.

E sono rimasti delusi in tanti... per un successo "risicato", isto che la Seleção ha battuto la Corea del Nord "solo" per 2-1, pur sufficiente a passare al comando del Gruppo G (dove ci sono anche il Portogallo di Ronaldo e la Costa d'Avorio).

La formazione di Dunga ha dovuto aspettare il 2° tempo (il 55') per segnare, con una prodezza balistica di Maicon che è riuscito, quasi sulla linea di fondo, a sorprendere il portiere sul 1° palo.

Al raddoppio di Elano, al 72', la "pratica" sembrava archiviata, invece, nella sorpresa generale, al 88', Yun-Nam segna il gol, che resterà storico, per la Corea del Nord.

Tutti con il fiato sospeso per qualche minuto...

Corre ma non vince: Italia, che peccato


La Nazionale fermata dal Paraguay: la qualificazione ora diventa più difficile


ITALIA 1 PARAGUAY 1
DAL NOSTRO INVIATO A CITTÀ DEL CAPO
MASSIMILIANO CASTELLANI
N on siamo il Brasile, non siamo la Spagna e nep­pure il Paraguay, ma chi siamo? Gioca, a tratti do­mina, ma ha poca qualità, è leggerina davanti. E alla fine raggiunge gli avversari, ma non vince. La Na­zionale al debutto ci insegna a 10mila chilometri dall’I­talia che si può perdere la propria identità, anche in so­li 90 minuti, pur se giocati tutti di corsa.
Poca quiete dopo la tempesta, vissuta dai 60mila teme­rari spettatori fradici e stremati dal freddo (molti i biglietti omaggio ai lavoratori dei cantieri mondiali, anche loro costretti ad assistere…) per colpa delle folate del Cape Doctor, il vento gelido dell’Antartide che si è infranto sul Green Point Stadium di Cape Town. Un oceano di paure e un’incertezza che nel primo tempo si era fatta abissale, si è riversata contro la squadra azzurra. La stam­pa italiana, già licenziata da Special Lippi («se non ave­te ancora capito la formazione, potete anche cambiare mestiere», aveva bofonchiato alla vigilia), finalmente a un’ora dalla sfida ha la certezza che lo sperimentalissi­mo e virtuale 4-2-3-1, è un realtà. Ma in certi casi è me­glio lasciare al potere l’immaginazione e sognare un’al­tra squadra, con uno straccio di fantasista, perché no?
La fantasia dello Special di Viareggio arriva invece a con­cedere la corsia difensiva di sinistra a Criscito che ri­marrà alla storia per essere il primo genoano, in 117 an­ni di epopea del Grifone, ad aver giocato a un Mondia­le. Al Paraguay dello smaliziato argentino ct Martino basta un’occhiata per capire che questa non è più la ban­da degli audaci di Germania 2006. Niente 'po-popopo­popopo', il secondo inno trionfale fino alla notte magi­ca di Berlino viene oscurato dalle zanzare assordanti, le vuvuzela. Un primo tempo in trance con il Jabulani che per tutti è un pallone leggero come una piuma di struz­zo, tranne che per i nostri, ai loro piedi diventa un ma­cigno, impossibile da spedire con un minimo di peri­colosità dalle parti di Villar. Così al 39’ il Paraguay pas­sa: punizione di Torres per la testa di Alcaraz che svetta come un Materazzi (ci tocca già rimpiangerlo) e dal cie­lo saluta gli appollaiati De Rossi e Cannavaro, con Buffon che incassa il primo gol di una missione mondiale tut­ta in salita. Ma non doveva essere la difesa compatta il punto di forza di questa squadra?
La ripresa comincia blanda. Buffon (problemi alla schie­na) lascia la sua porta a Marchetti e in sordina arriva al 18’ il pareggio di De Rossi che su calcio d’angolo battu­to da Pepe (uno dei migliori in campo) fulmina il bom­ber Barrios che ripiega malamente in copertura. È il gol che ci dà l’unica certezza: qualcosa di quattro anni fa si è conservato e cortesemente, da qui, potremmo chia­marlo 'capo della buona sorte'. E l’avevamo capito già con l’urna benevola che ci aveva messo in un girone tutt’altro che dantesco.
Così, dal Green Point mezzo pieno d’acqua, possiamo dire che si è rivisto lo stesso spaesamento generale del­l’amichevole persa con il Messico, con in più almeno u­na condizione fisica brillante di quasi tutto il gruppo. Del resto lo Special Marcello ci aveva avvertito: «Quello che accade prima di un Mondiale non conta perché poi si azzera tutto». Con la Nuova Zelanda, domenica, si ri­parte da un punticino, ma con una prospettiva futura tutta in salita. (fonte: avvenire)

MONDIALI 2010: CLASSIFICA CANNONIERI aggiornata al 15 Giugno 2010 22:27

1 RETE: Heinze (Argentina); Maicon, Elano (Brasile); Lee Jung, Park (Corea del Sud); Yun Nam (Corea del Nord); Cacau, Klose, Muller, Podolski (Germania); Gyan (Ghana); Honda (Giappone); Gerrard (Inghilterra); DE ROSSI (ITALIA); Kuyt (Olanda); Marquez (Messico); Reid (Nuova Zelanda); Alcaraz (Paraguay); Vittek (Slovacchia); Koren (Slovenia); Tshabalala (Sudafrica); Dempsey (Stati Uniti). AUTORETI: Agger (Danimarca pro Olanda). (ITALPRESS).
mc/red 15-Giu-10 22:27 NNNN