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Mondiali 2022: Italia-Svizzera 1-1 all'Olimpico Jorginho sbaglia rigore, la qualificazione si deciderà lunedì



Italia e Svizzera hanno pareggiato 1-1 in una partita del gruppo C delle qualificazioni europee del Mondiale di Qatar 2022, giocata all'Olimpico, rimanendo appaiate in testa. Il primo posto che qualifica direttamente al Mondiale si deciderà lunedì con l'Italia che a Belfast affronta l'Irlanda del Nord e la Svizzera che se la vedrà con la Bulgaria. Gli elvetico sono andati in vantaggio con Widmer e Di Lorenzo ha pareggiato poco dopo la mezz'ora del primo tempo. Nel finale di gara, Jorginho ha sbagliato un rigore, mancando l'occasione per la vittoria. (ANSA).

Mondiali di calcio, stasera l'Italia affronta la Svizzera

  

Una serata indimenticabile che però ora deve rimanere solo un bellissimo ricordo, è tempo di guardare avanti. E di vincere.

E' questa la filosofia di Roberto Mancini, che già ad ottobre avrà la chance di conquistare un altro trofeo, visto che l'Italia ospiterà le finali di Nations League, ma intanto deve pensare alle qualificazioni per il Mondiale in Qatar. Gli azzurri sono primi nel gruppo C della zona europea, con dieci punti in quattro partite, inseguiti dalla Svizzera, già rivale a Euro 2020, che di punti ne ha messi insieme 6 vincendo le due partite che ha giocato finora.
    Ecco allora che domani a Basilea i padroni di casa avranno a disposizione la chance di fare un bel passo in avanti verso i rivali, per poi magari superarli quando il conto dei match giocati diventerà pari.

    Insomma, è già tempo di calcoli, compresi quelli sulla formazione che Mancini potrebbe cambiare rispetto a quella vista a Firenze contro la Bulgaria. Di sicuro rientrerà capitan Chiellini al centro della difesa, prendendo il posto di Acerbi, mentre Verratti è alle prese con un colpo al ginocchio che gli provoca ancora dolore. Mancini attenderà le ore prima della partita per decidere se sia il caso di rimpiazzare la mezzala del Psg con Locatelli o Pellegrini, per il resto dice che "non ci saranno stravolgimenti" anche se quello del centravanti rimane un rebus che forse potrebbe costare il posto, in questa circostanza, a Immobile, magari a beneficio di un giovane (Raspadori o Kean) o magari con Zaniolo dall'inizio nel ruolo di 'falso nove'.

    L'importante, spiega il ct, è che non si viva di ricordi: "Nel calcio non si può - spiega Mancini -, e quindi non possiamo pensare alla serata dell'11 luglio. E' stata bellissima ma non dobbiamo pensarci più. E' lì, tutti saranno ricordati per questo, ma il futuro è diverso e tutti dobbiamo lottare per vincere ancora. Sappiamo che dobbiamo vincere perché due giorni fa abbiamo perso dei punti. Ora abbiamo le qualità per farli, e se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Sarà una gara difficile, ma non perché siamo campioni d'Europa, ma semplicemente perché tutte le gare contro la Svizzera sono sempre state difficili".

Sarà così anche questa volta, nonostante le assenze pesanti (come Xhaka e Shaqiri) fra i padroni di casa, anche perché gli svizzeri vogliono vendicare quel 3-0 agli Europei che sia Mancini che Chiellini ammettono alla vigilia essere stata una vittoria con margine troppo ampio rispetto ai valori espressi in campo. "Quella di domani sarà una nuova partita, con una nuova formazione e un nuovo commissario tecnico. Vogliamo fare molto meglio", ammonisce il capitano e portiere degli elvetici Yann Sommer, e per stare tranquilli sarà bene prendere sul serio le sue parole. Il Qatar non è lontano ma, come dice Mancini, per arrivarci bisogna vincere.  

 ansa

Sudafrica 2010: La Grande Spagna cade con la piccola Svizzera

Il mondiale sudafricano non ha ancora la sua regina. C’era tanta attesa di ammirare le Furie Rosse, la corazzata spagnola, il blasone di Vicente Del Bosque, la Seleccion, la favorita numero 1 alla vittoria finale di questo torneo, una squadra stellare composta dai giocatori più forti al mondo: Casillas; Sergio Ramos, Piquè, Puyol, Capdevila; Busquets (62′ Torres); Silva (62′, Jesus Navas), Xavi, Xabi Alonso, Iniesta (77′, Pedro); Villa. Questa era la formazione che ha affrontato la Svizzera al “Durban Stadium” di Durban, una partita che doveva essere senza storia, a senso unico. Gli elvetici erano preparati a subire una goleada. A volte però, la legge del calcio ci dice che questo sport non è matematica, ma una scienza inesatta, dove per vincere serve l’insieme di tante componenti: fortuna, talento, classe, episodi, arbitri e guardalinee, destino. Un destino crudele quello delle Furie Rosse: la Svizzera tanto umile quanto brava a restringere ogni spazio sbanca il Sudafrica e vince la partita più importante della sua storia. Ha deciso l’incontro una rete di Fernandez al 52′. La Spagna ha sempre i favori del pronostico. La rosa di Del Bosque annovera giocatori che non dispone nessuna nazionale. Sicuramente, da adesso in poi non potrà più sbagliare.
La prima partita del gruppo H è stata Honduras – Cile: quest’ultima è una formazione che gioca un calcio veloce, lineare, avvolgente. Il pressing è l’arma principale per gli uomini di Marcelo Bielsa che rincorrono ogni pallone come un ghepardo a caccia della sua preda.
L’Honduras invece, è una formazione modesta, con poche qualità, vittima predestinata di un Cile che presenta ben 3 italiani in campo: Isla e Sanchez dell’Udinese e Carmona della Reggina.
Il gol di Beausejour al 34° del primo tempo regala i 3 punti alla squadra di Bielsa che, insieme alla Svizzera, comanda il girone H.
Al “Loftus Versfeld Stadium” di Pretoria, Sudafrica e Uruguay danno inizio alla seconda giornata del gruppo A: i Bafana Bafana devono vincere per sperare nel passaggio del turno dopo il pareggio nella prima giornata contro il Messico. Il tecnico dell’Uruguay, Oscar Tabarez manda in campo un tridente d’attacco formato da Cavani, Suarez e Forlan. Proprio quest’ultimo sarà l’eroe della serata segnando una doppietta. La prima rete degli ospiti arriva al 24° minuto di gioco: l’attaccante dell’Atletico Madrid lascia partite un tiro da 30 metri che sorprende l’estremo difensore sudafricano, un gran gol. Il raddoppio dell’Uruguay lo realizza ancora Forlan su calcio di rigore.
A tempo scaduto Pereira chiude l’incontro sul 3 a 0.
Il Sudafrica è quasi fuori dal mondiale mentre l’Uruguay si avvicina agli ottavi di finale sospinto da un grande Forlan.

Gruppo H: Honduras-Cile 0-1
Gruppo H: Spagna-Svizzzera 0-1
Gruppo A: Sudafrica-Uruguay 0-3

Rosario Ligato - mediterraneonline