Sport Land News: luglio 2018

Juve: Ronaldo atteso a Torino Super-blindata la nuova residenza del campione portoghese

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 Cresce l'attesa, tra conferme e smentite, per Cristiano Ronaldo, invocato a Torino con il suo jet privato nelle prossime ore nell'aeroporto di Caselle.
    L'attaccante portoghese sarà domani alla Continassa per il primo allenamento in bianconero. Con lui in campo anche Paulo Dybala e gli altri giocatori juventini reduci dal Mondiale in Russia.
    Blindatissima la sua nuova residenza torinese, ai piedi della collina.
   
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Times, Qatar pagò per Mondiali 2022 'Assoldò ex agenti Cia per propaganda contro Usa e Australia'

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(ANSA) - ROMA, 29 LUG - Il Qatar "ha assoldato ex agenti Cia ed esperti di comunicazione" per "lanciare una propaganda 'sporca' contro i rivali per l'assegnazione dei Mondiali di calcio del 2022. Lo scrive l'edizione domenicale del britannico Times. Le rivelazioni arrivano da alcuni documenti inviati da un whistleblower al quotidiano. L'operazione "segreta" del Qatar ha incluso "il reclutamento di personalità influenti per screditare la proposta di ospitare i Mondiali direttamente all'interno dei Paesi rivali", Stati Uniti e Australia, e per "dimostrare la mancanza di sostegno dell'opinione pubblica".

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Intervista. Josè Altafini, 40 anni per gamba

Josè Altafini con la maglia della Juventus

da Avvenire
Caro Josè, antico leone, sono ottant’anni. «Scrivi, per favore, quaranta per gamba: suona meglio!». E giù una risata. Come sempre. Perché il calcio e la vita per lui, José Altafini, mondiale con il Brasile nel 1958, campione nel Palmeiras, nel Milan, nel Napoli e nella Juventus, anche nel Chiasso in Svizzera, sono un’allegria, soprattutto nei momenti più difficili, più duri. C’è sempre una nuova alba, un giorno che ricomincia, un lampo di sole, un sorriso improvviso. Ottant’anni, ma il cuore è quello di un ragazzino. Ci conosciamo da una vita, ha lavorato come me in televisione per tanti anni, un fuoriclasse pure con il microfono in mano, con il suo “golaço”, con il suo immaginario “manuale del calcio” dove potevi trovare a “una certa pagina” quella rete così strepitosa, quell’assist così sublime, quella punizione così dritta all’incrocio. Non solo: è stato il mio primo idolo. Da bambino, mio padre, a San Paolo, mi portava a vedere il Palmeiras, che un tempo si chiamava “Palestra Italia” e l’asso di quella squadra, maglia verde con una P bianca, era lui José, soprannominato “Mazzola” perché assomigliava, straordinariamente, a capitan Valentino, uno degli Eroi di Superga. Spesso, quando facciamo qualche presentazione insieme, in ogni anfratto d’Italia, esce fuori con questa storia: «Io mi ricordo di te Darwin e del tuo papà, quando uscivo dal campo vi salutavo sempre. Ma voi, niente: eravate, ogni volta, distratti. E io ci restavo così male, che non puoi nemmeno immaginare...». E ancora una risata. Come fai a non volergli bene? Lui che quando arrivò a Torino, una Torino che era la Fabbrica, la Fiat, dove si andava a dormire presto perché bisognava alzarsi presto, e i ristoranti chiudevano al massimo alle ventidue, esclamò: «Qui per divertirmi devo raccontarmi le barzellette da solo!». Ma Torino, fino a un anno fa, è stata la sua culla, mentre Piracicaba, dove è nato, rappresenta Itaca; ora vive ad Alessandria, con la sua Annamaria, si occupa di campi sintetici, segue il calcio senza le emozioni di un tempo. Quasi distrattamente. Nel pallone ha avuto un maestro: «Zizinho. Un centrocampista dal talento lucente. Partecipò allo sfortunato mondiale del ’50 in Brasile, ma era un fenomeno in tutto e per tutto. Il mio beniamino. E anche quello di Pelé. Si è messo in evidenza nel Bangù, per poi passare a San Paolo. Quando è a fine carriera, e io un diciottenne pieno di speranze e di sogni, lo affronto in un Palmeiras- San Paolo. Immagina il mio stupore, la mia meraviglia... avevo davanti l’immenso Zizinho! Sto per andare a rete e lui mi ferma con un fallo. Mi prende per la mano, mi aiuta a sollevar- mi da terra e mi sussurra: “Scusami garoto, ragazzo, ma non potevo fare altrimenti. Scusami davvero”. Per me, quello, fu un insegnamento di vita. Una lezione che non avrei mai scordato. Quando giocavo per divertimento allo Sporting, il Circolo della Stampa di Torino, la sede estiva, appena sbagliavo un passaggio chiedevo sempre scusa. I ragazzi si stupivano: Altafini, ci chiede scusa? Io mi fermavo e raccontavo loro di Zizinho... Ecco: bisogna sempre essere umili».
Gli chiediamo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. E qui José si scatena. «Ascoltami bene, prendi appunti. Nel football esistono due categorie di giocatori: i Forzuti e i Tecnici. Ronaldo fa parte della prima, come ad esempio Lukaku, Batistuta ed Eusebio. Gente che fa la differenza con la forza, e in questo Cristiano è il più bravo di tutti. Campioni come Messi, che io stimo all’infinito, Maradona, Pelé, Roberto Baggio e Rivera risolvono una partita, una situazione, escono da un momento di difficoltà con la tecnica, con la fantasia, con l’invenzione pura. Io prediligo questi giocatori. Ronaldo farà bene: bisogna vedere, però, quanto tempo impiegherà ad adattarsi alla nuova realtà e via dicendo... La Juve resta favorita per lo scudetto, ma occhio all’Inter. Potrebbe fare la grande sorpresa». José, tu eri un Forzuto o un Tecnico? «Più Tecnico che Forzuto!». Importante è non parlargli di Neymar... «Per carità! Una delusione enorme. Pensava più ai capelli che a giocare. E poi tutte quelle sceneggiate. Dovrebbe andare a lezione da Messi. Forse è troppo tardi, non pensi?». Altafini, leggiamo nella Enciclopedia da Seleçao, curata da Ivan Soter per la Opera Nostra Editora, esordì con la camiseta della Seleçao il 16 giugno 1957, contro il Portogallo, allo stadio Pacaembu di San Paolo, sostituendo Del Vecchio del Santos e realizzando subito un gol, su un passaggio impeccabile di Mané Garrincha, l’angelo dalle gambe storte, l’ala destra che portò il poeta Carlos Drummond de Andrade a scrivere: «Fu un povero e semplice mortale che aiutò un Paese intero a sublimare le sue tristezze. La cosa peggiore è che le tristezze ritornano e non c’è un altro Garrincha disponibile. Ne occorre un altro che continui ad alimentarci il sogno». Insomma, “Mazzola” fu un predestinato, uno, fin dalla prima volta, chiamato a fare del gol la propria liberazione, il proprio canto libero, la propria felicità. Vestì anche la maglia azzurra, come oriundo, ai mondiali in Cile del 1962, vinti dal Brasile, e con l’Italia uscita subito di scena dopo la rissa con i padroni di casa. È sempre stato libero, sincero, privo di rancori, senza maschere. Un amico, per me, fraterno. Parabéns, garoto! Auguri, ragazzo!

Atletica Leggera, Italia. «Ecco le speranze azzurre»

Gjetia, Scotti, Romani e Sibilio hanno vinto la 4x400 ai Mondiali under 20 di atletica a Tampere (Giancarlo Colombo)

Gjetia, Scotti, Romani e Sibilio hanno vinto la 4x400 ai Mondiali under 20 di atletica a Tampere (Giancarlo Colombo)
I numeri e le medaglie parlano chiaro e levano i dubbi: la baby Italia dell’atletica corre forte ed è vincente. Multietnica con la foto delle quattro ragazze tutte di colore che ha fatto scalpore, e talentuosa, questa è l’Italia del futuro capace di vincere una medaglia d’oro, come quella della staffetta 4x400 metri che ha trionfato davanti a Stati Uniti e Gran Bretagna nell’ultima giornata dei mondiali under 20 che si sono tenuti a Tampere. Gjetia, Romani, Sibilio e Scotti il magico quartetto che ha piazzato pure il record italiano, forse il record europeo (c’è un giallo in atto con la federazione mondiale) e pure il primato mondiale stagionale. 36 finalisti tra Europei under 18 di due settimane fa in Ungheria e la rassegna iridata per i minori di 20 anni, un record storico di 12 piazzamenti tra i primi 8, ben 18 primati personali battuti e per la prima volta 4 staffette su 4 tutte in finale. Italia in cima al mondo, così come accadde in quella calda domenica di fine agosto del 2004 quando Stefano Baldini vinse l’oro olimpico in maratona ad Atene. Baldini dal 2010 è il responsabile del settore giovanile della Federazione di atletica, il ct dei giovanissimi, a lui il compito di preparare gli azzurri del domani, impegno non facile a giudicare dalla crisi nera in cui l’Italia dei grandi è precipitata in questi anni. Più di una volta tra mondiali e Olimpiadi siamo tornati a casa con “zero tituli”, ma ora il futuro sembra roseo: «Mi aspettavo tutto questo, mi aspettavo il record italiano della 4x400, forse non l’oro, ma una grande prestazione sicuramente sì. Mi aspettavo i primati personali dei ragazzi, il loro entusiasmo e la loro voglia di fare». Baldini parla appena rientrato dalla Finlandia: «È accaduto che sia gli under 20 che gli under 18 abbiano espresso prestazioni superiori alla media. Ma non è un caso, questo è il frutto di esperienza internazionale che hanno già potuto vivere due anni fa quando da Allievi hanno fatto gli Europei a Tbilisi e l’anno scorso a Grosseto gli Europei juniores. Tanti di loro hanno anche gareggiato a fine giugno ai Giochi del Mediterraneo under 23. Insomma seppur neanche ventenni hanno già maturato ampia esperienza internazionale». Campioni da giovani se n’è visti tanti nella storia di qualsiasi disciplina sportiva, ma questo non significa continuare a vincere da adulti, anche in questo caso il ct non ha dubbi: «Questi ragazzi non li perdiamo, hanno già la mentalità da professionisti. Andrea Dellavalle, il capitano, seppur infor- tunato era presente comunque a Tampere, gli altri, pochi, infortunati li stiamo recuperando ». Sia chiaro, quest’oro mondiale conquistato domenica è solo la ciliegina sulla torta, la ricetta Baldini sta producendo talenti ed entusiasmo da diversi anni, considerando anche l’effetto Tortu, il velocista gioiellino che a soli vent’anni compiuti ha battuto lo storico record di Mennea: «Nel 2010 ho ereditato un sistema che già funzionava e stava in equilibrio, ho solo perfezionato l’organizzazione e dato più chiarezza. Ora è un sistema atletica che in primis produce motivazione, che ha un calendario gare ideale nella stagione lasciando crescere i ragazzi, si è formato un gruppo di lavoro insieme ai tecnici dei club che seguono ogni giorno questi atleti dove tutti si va nella stessa direzione. Ho inserito linee guida chiare, poche cose ma fisse. Gli allenamenti collegiali li comunichiamo con tanto anticipo così che oggi vantiamo quasi un 90% di presenze, c’è un’attività di sviluppo importante con oltre 60 raduni. Tutto deve essere chiaro e le cose importanti vanno valorizzate. I risultati di oggi li considero comunque un punto di partenza».
Sentirsi arrivati a vent’anni potrebbe rivelarsi un errore: «Devono solo continuare a crederci e ripetere quando saranno seniores ciò che fanno oggi, ovvero compiere il gesto tecnico perfetto e di alto livello nel momento che conta, nella gara clou, dimostrando alta concentrazione e gestione dello stress. Già lo sanno fare, questa è la vera vittoria». Qualcuno parla di fortuna, di annate fortunate, Baldini non ci sta: «Di sicuro sono dei gran talenti questi ragazzi, ma è dal 2010 almeno che vedo continuità di risultati. Ogni anno produciamo diversi nuovi ragazzi che possono fare Atletica con la A maiuscola. Siamo costanti nei risultati, ad esempio il record italiano della 4x400 femminile under 20 è stato abbassato per cinque volte negli ultimi cinque anni. Non è un caso che stiamo facendo bene con le staffette che si dice da sempre siano lo specchio di un movimento. Abbiamo la panchina lunga e i risultati arrivano». Sembra tutto bello e perfetto, ma Stefano Baldini è da sempre un perfezionista: «Per migliorare ancora abbiamo bisogno di professionalità. Servono tecnici preparati, professionisti a tempo pieno. Un’altra delle chiavi del successo è avere la soluzione corretta ad ogni problemi e in tempo breve. La base dei giovanissimi è larga, purtroppo però solo al Centronord ci sono impianti per fare atletica. Da emiliano posso dire che nella mia zona si sono inaugurate piste nuove a Parma, Modena, Ferrara, Forlì, Ravenna e sistemati diversi altri impianti come quello di Rubiera vicino a casa mia. Sono cambiati i costi e le tecniche per il rifacimento delle piste a beneficio delle amministrazioni pubbliche. Piste migliori significa anche meno infortuni per tanti atleti. Rimane scoperto il Sud Italia e mancano totalmente gli impianti indoor per l’inverno. Una vera falla che non vi sia nulla a Milano e Roma». Tra qualche settimana a Berlino gli Europei assoluti: «Farò parte della spedizione, non so se un giorno sarò il ct della nazionale assoluta, vivo il presente che con oltre 300 atleti da gestire mi assorbe molto. Per vincere tra i seniores tra qualche anno serve che in Italia venga organizzato un grande evento tipo Europei o Mondiali capaci di dare una spinta forte al movimento. Nel 2020 avremo gli Europei Allievi a Rieti, abbiamo avuto a Chia gli Eurocross e Grosseto 2017. Serve qualcosa di storico per galvanizzare definitivamente questa generazione pronta ad esplodere ». Stefano Baldini
da Avvenire

Calcio. Ecco il calendario della Serie A, con spezzatino pro tv

Tifosi dell'Atalanta (Lapresse)
Tifosi dell'Atalanta (Lapresse)
È stato reso noto il calendario del campionato di calcio di serie A 2018-2019. Inizio il 18 agosto, conclusione il 26 maggio.
Si giocherà di sabato alle 15, 18 e 20.30; di domenica alle 12.30, 15, 18, 20.30 e il lunedì sera alle 20.30. Spezzatino pro tv.
La Juventus esordirà fuori casa con il Chievo, mentre sono da segnalare gli scontri Sampdoria-Fiorentina, Lazio-Napoli e Torino-Roma
da Avvenire

Doping. Caso Schwazer: «L'esame del Dna rivela che le urine sono state alterate»

Caso Schwazer: «L'esame del Dna rivela che le urine sono state alterate»

in Avvenire
Le urine di Alex Schwazer sono state manipolate per incastrarlo in un nuovo caso doping: è quanto emergerebbe dalla perizia del Ris di Parma sui campioni finalmente consegnati, dopo lunghe resistenze, dalla Iaaf e dai laboratori di Colonia al Tribunale di Bolzano.
La rivelazione, in attesa dell'ufficialità dei dati, che arriverà ai primi di settembre, è stata anticipata da Nando Sanvito su ilsussidiario.net. Un annuncio che ha avuto una parziale conferma dall'avvocato dell'atleta, Gerhard Brandstaetter: «Ci sono forti anomalie nelle urine, siamo sicuri che ci siano stati manipolazioni ma non abbiamo ancora gli esiti».

Il caso Schwazer

Il 21 giugno 2016 viene diffusa la notizia della positività di Alex Schwazer a un controllo effettuato il primo gennaio di quello stesso anno: il primo test era risultato negativo mentre in una ulteriore analisi era stata riscontrata la presenza di metaboliti del testosterone.
Subito Schwazer, che si preparava al grande rientro alle Olimpiadi di Rio, e il suo staff parlarono di manomissione. Arriva però una squalifica pesantissima: la recidiva costa al marciatore 8 anni di stop.

La controprova del Dna

I difensori del marciatore cercano quindi di portare in Italia le provette con le urine di Schwazer per una controanalisi, ma le difficoltà sono moltissime. Per mesi la Iaaf e il Laboratorio di Colonia hanno provato a non concederle al Tribunale di Bolzano, con scontri giuridici. Il Ris di Parma ha finalmente potuto analizzare le provette e il colonnello Lago, secondo quanto riporta Sanvito, consegnerà una perizia nelle quali sarà evidente che le urine di Schwazer siano state contaminate e manomesse.
Spiega Sanvito, che sul caso Schwazer ha lavorato per mesi: «Dall'analisi risulta una concentrazione anomala di Dna dello stesso Schwazer. Ed è questo il segnale che vi è stata contaminazione. 437 nanogrammi microlitro nel campione A, addirittura 1187 nel campione B». Il fatto è che «le urine conservate a -20 gradi dopo una settimana riducono a 1/7 il valore quantitativo del Dna. Dopo 26 mesi dovrebbero contenere ancora al massimo qualche nanogrammo. Il Dna di Schwazer presenta invece una concentrazione centinaia (campione A) o migliaia (campione B) di volte superiore alla norma".
La conclusione appare ovvia: «Ciò è l'evidenza che qualcuno abbia pompato del Dna di Schwarzer nelle urine per le quali è stato squalificato per togliere tracce di Dna estraneo contenuto in urine di altri che contenevano doping». 

L'avvocato: «Pesanti anomalie»

«I nostri periti di parte ci dicono che ci sono anomalie pesanti sulle urine di Alex Schwazer» ha affermato l'avvocato del marciatore dell'atleta, Gerhard Brandstaetter. Il quale non vuole commentare le notizie rivelate da Sanvito («Non conosciamo però l'esito delle perizie ordinate dal giudice», ha detto) ma ribadisce: «Siamo convinti e sicuri che manipolazioni ci siano state e speriamo che si possano provare, visto che quello che è stato fatto è stato fatto in modo scientifico».

Scherma: Mondiali fioretto, oro a Italia Azzurri battono in finale gli Usa, si chiude con 7 medaglie

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Medaglia d'oro per la squadra di fioretto a squadre maschile ai Mondiali di scherma di Wuzi, in Cina. Gli azzurri hanno battuto in finale per 45-34 gli Stati Uniti. In precedenza il quartetto azzurro, composto da Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Andrea Cassarà e Giorgio Avola, aveva battuto in semifinale la Corea del Sud per 45-30. L'Italia chiude così la rassegna iridata con sette medaglie: 4 ori, 2 argenti e un bronzo.
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Calcio Juventus Allegri "Vedo troppa eccitazione"

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ANSA) - ROMA, 27 LUG - "Abbiamo lavorato bene qui negli Stati Uniti, mi è piaciuta soprattutto la fase difensiva. Domani sarà un test di buon livello": così il tecnico della Juve Massimiliano Allegri alla vigilia della seconda gara di ICC contro i lusitani." Domani giocheremo col 4-4-2, devo solo decidere chi giocherà con Chiellini centrale", ha aggiunto Allegri che si è detto "felice" di allenare Cristiano Ronaldo: "Per noi è un valore aggiunto, ha esperienza internazionale", anche se, ha precisato, "quest'anno sarà ancora più difficile per noi. Le squadre saranno più agguerrite perchè veniamo da tante vittorie e inoltre è arrivato un giocatore straordinario come Cristiano. Per gli avversari sarà uno stimolo in più. Vedo troppa eccitazione nell'ambiente, Ronaldo per noi deve essere la normalità non una novità".
    Quanto ai nuovi, Allegri spende due parole su Cancelo, "un giovane che ha grandi potenzialità per diventare uno dei migliori terzini del mondo".

Serie A: CR7 il super colpo, mercato prepara rush finale. Juve avanti a tutte, da Higuain a Bonucci i big sotto riflettori



(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Nell'attesa che scattino le prove tecniche di bel gioco o di scudetto, il mercato si prepara al rush finale. Le certezze finiranno per spingere via i sogni d'estate e faranno spazio agli esperimenti veri. C'è chi la pancia ce l'ha già piena e a chi, invece, manca ancora qualcosa per diventare una squadra compiuta. Da qui al 17 agosto se ne vedranno ancora tante. Di certo c'è che l'acquisto di CRISTIANO RONALDO da parte della Juve ha spostato equilibri e aperto gli orizzonti di un mercato da anni avaro di sogni. 

Quella bianconera, ora come ora, è sicuramente la squadra più completa, come del resto lo è da anni. Anche perché ha confermato di essere particolarmente abile nel gioco d'anticipo. PERIN è stato preso prima ancora che qualche rivale aprisse una trattativa col Genoa (quanto avrebbe fatto comodo alla Roma?). CALDARA era arrivato mesi prima, EMRE CAN idem, CANCELO ha sostituito sulla fascia destra il partente LICHTSTEINER. A questo punto, semmai, urge sfoltire un organico già di per sé fin troppo affollato. Se va via RUGANI (al Chelsea) potrebbe (ri)servire BONUCCI, la possibile partenza di HIGUAIN è già stata colmata dallo sbarco del marziano CR7. 

Spalletti non deve essere contento di D'AMBROSIO, altrimenti all'Inter non verrebbero accostati con cadenza quotidiana nomi di terzini: VRSALJKO, ZAPPACOSTA, DARMIAN. VIDAL potrebbe invece sostituire GAGLIARDINI a centrocampo. Un incursore con le caratteristiche del cileno serve sempre. La Roma ha bisogno di coprirsi a centrocampo, dove il trio CRISTANTE-DE ROSSI-PASTORE non garantisce una cerniera sicura. Se arrivasse un elemento come PULISIC dal Borussia Dortmund o N'ZONZI dal Siviglia, però, la musica cambierebbe. La squadra giallorossa è un tantino sbilanciata. L'arrivo di OLSEN in porta non rassicura al 100 per cento i tifosi, che aspettano al varco lo svedese. 

Il Napoli è la squadra che, più di tutte, espone il cartello lavori in corso. L'investimento è stato fatto sull'allenatore (ANCELOTTI), ma la partenza di JORGINHO può aprire crepe a centrocampo, dove è stato arretrato HAMSIK. Il 4-2-3-1 è il modulo prescelto, con ALLAN e lo stesso slovacco in mediana. La fase offensiva è tutta incentrata su MILIK, ammesso che torni quello di un tempo. I tifosi aspettano un colpaccio, tipo BENZEMA. MERET in porta è una garanzia per il futuro. 

La Lazio, con l'arrivo di CORREA e soprattutto se non dovesse partire MILINKOVIC-SAVIC, non accuserà l'addio di FELIPE ANDERSON, che Simone Inzaghi nemmeno impiegava dall'inizio. La Champions è sempre alla sua portata. 

Il Milan, che ha da poco ritrovato un po' di stabilità societaria, ha sulla carta tanti obiettivi: da FALCAO a MORATA, da HIGUAIN a CALDARA. BONUCCI vuole andar via, REINA quasi pure, soprattutto dopo avere appreso che DONNARUMMA rimarrà (quella del portiere spagnolo può essere un'ottima plusvalenza); alla fine della cuccagna, al centro dell'attacco resterà probabilmente CUTRONE. Cosa serve? Tutto o niente. 

Alla Fiorentina, invece, un EL SHAARAWY in attacco non dispiacerebbe, soprattutto se - come sembra - tratterrà CHIESA. Il Toro si affiderà a BELOTTI, ma soprattutto a MAZZARRI da inizio stagione, cui non dispiacerebbe l'arrivo di JUAN JESUS. (ANSA).

Mercato: Milan-Morata più vicini, Juve di nuovo Pogba



(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Giornate decisive per il mercato. Anche oggi tiene banco l'intreccio tra Juventus, Milan e Chelsea con un giro di giocatori che dovrebbero sistemarsi a breve. I Blues cercano un portiere e puntano REINA, che viene valutato dal Milan 7 milioni. Sempre il Chelsea, se riesce a prendere HIGUAIN, che il Milan sembra non potersi permettere a certe cifre, è disposto a dare MORATA (che insiste per tornare in Italia) in prestito oneroso al Milan con riscatto fissato l'anno prossimo. Visto che il discorso coinvolge anche RUGANI, la sintesi dovrebbe essere questa: Higuain, Rugani e Reina al Chelsea, Morata al Milan. 

La Juventus è alle prese con la 'matassa' PJANIC, che comunque ha detto di voler rimanere in bianconero. In realtà il suo nuovo rappresentante Ramadani è al lavoro partendo dal presupposto che i bianconeri non escludono a priori la cessione del bosniaco, ma non se ne fa nulla per meno di 110 milioni, cifra che alla Juve frutterebbe una plusvalenza di +70. Ramadani lavora sulla pista del solito Chelsea, che nonostante il veto di Sarri potrebbe perdere HAZARD a beneficio del Real Madrid, ma anche Manchester City beffato da Jorginho e Barcellona che cerca il sostituto di Iniesta. A quel punto, grazie ai buoni uffici di Mino Raiola, la Juve tornerebbe su POGBA, ritorno gradito sia ad Allegri che ai tifosi. 

Il discorso BONUCCI è sempre attuale, ma il Milan vuole CALDARA e la Juve non ci sta: così propone un prestito oneroso a 25 milioni con ricompra per la Juventus a 30. Si può discutere anche di inserire STURARO nel giro, ma il presupposto è che Caldara, prima o poi, deve tornare in bianconero, condizione che non piace al Milan, e per questo la trattativa ha avuto una frenata. Il Milan punta anche sul brasiliano BERNARD, che non ha rinnovato con la Shakhtar Donetsk ed è quindi svincolato: chiede un ingaggio da 3,5-4 milioni all'anno alla società rossonera. 

Con l'arrivo di KRUNIC dall'Empoli, il ds del Torino Petrachi deve sfoltire la rosa: VALDIFIORI, ACQUAH e OBI sono di troppo, e ora sembra che Acquah, che inizialmente aveva rifiutato proprio l'Empoli, ci stia ripensando. Il Frosinone stringe invece i tempi per prendere DANILO e HALFREDSSON dall'Udinese, mentre il Torino, che cerca un difensore, ha frenato per il romanista JUAN JESUS. L'inTer è su VRSALJKO, il Napoli sta definendo le trattative per OCHOA e SABALY. Smentito invece l'interessamento per BALOTELLI, che spinge per lasciare il Nizza, che lo quota un minimo di 10 milioni. Per Supermario c'è sempre l'ipotesi Marsiglia. Alla Roma piace sempre il 21enne esterno d'attacco brasiliano DAVID NERES, ma l'Ajax chiede troppo, leggi 50 milioni. Ora il ds Monchi sembra più interessato a un centrocampista e l'obiettivo primario rimane NZONZI, neocampione del mondo francese del Siviglia. A Parma torna d'attualità l'ipotesi CASSANO: "mai dire mai", è il commento dell'ad 'crociato' Luca Carra.(ANSA).


Euro U.19: Fabbricini, bravi azzurrini

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Soddisfazione per il risultato e complimenti per staff e ragazzi le reazioni in casa Figc alla vittoria degli Azzurrini Under 19 contro la Francia che ha spalancato le porte della finale nel torneo in Finlandia. "Il successo contro la Francia - commenta il commissario straordinario, Roberto Fabbricini - è davvero una grande soddisfazione. Raggiungere un'altra finale europea dopo quella dell'Under 17 ci trasmette fiducia per il futuro del calcio italiano e ci conferma la bontà del lavoro della Figc con le giovanili. Rappresenta inoltre il miglior viatico per la ripresa dell'attività degli azzurri di Roberto Mancini". Il ct elogia il lavoro svolto a livello giovanile dalla Figc e dal Club Italia: "La finale rappresenta un altro grande traguardo di cui andar fieri e conferma l'eccellente livello dei giovani italiani che fa ben sperare per il futuro. Faccio i complimenti allo staff, al coordinatore delle Giovanili Viscidi, al tecnico Nicolato, ai ragazzi".
   
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Calendario Serie A 2018-19 giornata per giornata SCARICA e STAMPA

Il Calendario della Serie A 2018-19 STAMPA © Ansa

Calendario Serie A 2018-19 pronti, via. I campioni d'Italia della Juventus debutteranno in campionato a Verona contro il Chievo, sarà la prima volta di Cristiano Ronaldo nel massimo campionato italiano. Sempre nella 1/a giornata spiccano Lazio-Napoli e Torino-Roma. L'Inter andrà in trasferta a Sassuolo. Alla settima giornata Juventus-Napoli e Roma-Lazio.
Per Lazio e Napoli si annuncia un avvio thrilling. Dopo il vis-a-vis al debutto troveranno avversari di spessore anche alla seconda giornata: il Milan per gli azzurri al San Paolo e la Juventus per i biancazzurri. La terza giornata offre invece un interessante Milan-Roma, alla quarta Napoli-Fiorentina. Alla 7/a giornata il primo derby (Roma-Lazio) e il big match Juventius-Napoli, a conferma di un inizio durissimo per la squadra di carlo Ancelotti. Il derby di Milano è in calendario alla 9/a. Alla 14/ma giornata Inter-Juventus mentre nella 15/ma si gioca il derby di Torino in casa granata.
Prende quindi orma il campionato e si saprà quale stadio e avversario per il debutto di Cristiano Ronaldo in Italia. Per la sua Juventus, la caccia all'ottavo scudetto di fila può cominciare un po' ovunque, eventualmente anche con un big match. Per la compilazione del calendario del campionato al via sabato 18 agosto ci sono infatti meno vincoli a differenza del passato. Non c'è più l'obbligo di alternanza casa/trasferta fra club della stessa città, rispetto alla prima giornata del campionato scorso.

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Juventus: non solo Ronaldo, è caccia alla Champions Cancelo, Emre Can, Perin e Caldara: Allegri ora ha una rosa da sogno

Serie A 2018-2019: Juventus © ANSA

L'estate 2018 sara' ricordata per sempre come quella del magistrale colpo di Cr7. L'arrivo di Ronaldo, 117 mln al Real e oltre 30 all'anno a lui, da' grande visibilita' alla serie A che si avvia ad essere vinta per l'ottava volta di fila dai bianconeri. Ronaldo a 33 anni sara' amministrato con cura e riservato a quella Champions che la Juve insegue invano da quasi 30 anni. Allegri avra' l'imbarazzo della scelta se utilizzarlo con Douglas Costa o Cuadrado, Dybala o Mandzukic. Un super team che, nell'anno dell'addio di Buffon, ha affiancato a Szczesny il miglio portiere italiano, Perin. E' arrivato inoltre per 40 mln l'esterno destro Cancelo che nell'Inter ha mostrato le sue doti. Dall'Atalanta sono giunti Caldara e Spinazzola. A centrocampo un altro grosso colpo a parametro zero, dal Liverpool e' arrivato infatti Emre Can. Ora la Juventus dovra' pero' operare dei tagli alla rosa extralarge, anche per ragioni di budget. Ad andare via sara' sicuramente Higuain, ancora una volta chiuso da Ronaldo, che vorra' monetizzare la situazione chiedendo una buonuscita. La Juve chiede 60 mln e potrebbe finire al Chelsea da Sarri che ha chiesto con vigore per la difesa Rugani (per 45 mln si puo' chiudere). Ma a partire potrebbe essere anche Alex Sandro (richiesta 50 mln). Come centrali rimangono i senatori Chiellini e Barzagli, poi oltre a Caldara c'e' anche Benatia. Qualche movimento potrebbe riguardare anche il sontuoso centrocampo (Matuidi, Pjanic, Khedira, Betancour) che potrebbe perdere l'ex bandiera Marchisio, ma anche il bosniaco per un'offerta sugli 80 mln (in questo caso la Juve punterebbe su Rabiot). Da decidere il destino di Pjaca (Fiorentina e le due genovesi) mentre sono andati via (per ora) i giovani Cerri, Favilli e Mandragora. A lasciare definitivamente sono stati Asamoah, Lichtsteiner e Howedes. Potrebbero sfumare gli altri obiettivi Godin, Golovin e Milinkovic-Savic.
Formazione (4-3-3, in maiuscolo i nuovi): Szczesny, CANCELO, CALDARA, Chiellini, Alex Sandro, EMRE CAN, Pjanic, Matuidi, Dybala, RONALDO, Douglas Costa. All: Allegri.
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Marchionne, commozione della Juventus: 'Un gigante'

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, seduto in tribuna durante la partita del campionato di Serie A della Juventus contro il Napoli allo Juventus Stadium di Torino, 13 febbraio 2016 © ANSA

La Juventus ricorda "con commozione" Sergio Marchionne e "partecipa al lutto, dedicando un pensiero speciale alla famiglia di Marchionne e a tutti coloro che gli sono stati vicino". Lo afferma il club bianconero, che sul proprio sito internet ripercorre la carriera del manager morto oggi a Zurigo. "Un gigante dell'industria, italiana e non solo, dotato di visione e capacità fuori dal comune", scrive la Juventus.
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Icc: Juve parte bene, 2-0 al Bayern. Decide doppietta di Favilli. Un minuto silenzio per Marchionne

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 Esordio vincente della Juventus all'International Champions Cup, torneo amichevole al quale partecipano le migliori squadre d'Europa. Sotto il diluvio di Philadelphia, i bianconeri hanno avuto la meglio sul Bayern Monaco per 2-0 grazie alla doppietta del neoacquisto Andrea Favilli. L'attaccante è andato a segno al 32' e al 40', prima su assist di Marchisio (che ha approfittato di uno svarione difensivo) e poi sul lancio in profondità di Alex Sandro. Prima del calcio d'inizio il Lincoln Financial Field ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Sergio Marchionne.
   
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Juve si allena in Usa, ogg il Bayern Esordio alla International Champions Cup con debutto volti nuovi

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(ANSA) - TORINO, 25 LUG - Primo allenamento negli Stati Uniti per la Juventus, che oggi ha cominciato a lavorare alla Pingry School, nel New Jersey. Dopo una parte iniziale della seduta dedicata alla palestra, i bianconeri hanno proseguito il lavoro in campo, dedicandosi soprattutto alla circolazione del pallone in preparazione del match di ogg al Lincoln Financial Field di Philadelphia contro il Bayern Monaco, esordio bianconero alla International Champions Cup e probabile debutto per i nuovi acquisti, tra cui Perin, Cancelo ed Emre Can.
   
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La squadra nazionale di volo libero in deltaplano si è aggiudicata per la quarta volta il titolo europeo


 Il pilota Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) è il nuovo campione europeo e prende in consegna il testimone da Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, che lo aveva vinto nel 2016.
Teatro dell’impresa la cittadina di Krushevo in Macedonia, posta alle soglie della pianura chiamata Pelagonia, circondata da tre catene montuose indipendenti a nord, est e ovest e aperta a sud verso la Grecia e alla mite influenza del clima mediterraneo.
Dal decollo posto a un’altitudine di 1450 metri 89 piloti provenienti da 24 nazioni hanno spiccato il volo otto volte, una al giorno, lungo percorsi tra i 103 e i 165 chilometri. Contrassegnati da punti di aggiramento certificati dai GPS in dotazione ai partecipanti, questi mezzi privi di motore hanno impiegato mediamente circa tre ore per completare i tragitti, sfruttando un propulsore assolutamente ecologico, vale a dire l’azione del sole sul suolo e le correnti ascensionali che essa provoca.

Il team Italia è balzato in testa alla classifica a metà del campionato giunto alla 20.a edizione, mantenendola fino alla fine. Dietro gli azzurri le nazionali della Repubblica Ceca e del Regno Unito, due ossi duri che hanno dato del filo da torcere agli Italiani. Alex Ploner ha guidato la classifica individuale per circa metà competizione, inseguito dal britannico Grant Crossingham, medaglia d’argento. Terzo l’ungherese Balazs Ujhelyi, quarto ancora un azzurro, Filippo Oppici di Parma. Gli altri membri della squadra italiana: Tullio Gervasoni di Brescia, Anton Moroder dal Sud Tirolo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone). Li ha guidati il CT varesino Flavio Tebaldi.
Immenso il palmare del team italiano: otto volte campione del mondo, delle quali cinque consecutive, e quattro volte campione d’Europa, tutte consecutive; innumerevoli medaglie individuali dei suoi piloti.

In contemporanea nel medesimo sito di volo 33 piloti di otto nazioni hanno dato vita all’8° Campionato Mondiale per deltaplani cosiddetti “ala rigida”. Mezzi più performanti di quelli ad “ala flessibile” impegnati nell’europeo, differiscono da questi sostanzialmente nella struttura. Ha vinto il titolo l’austriaco Wolfgang Kothgasser, medaglia d’argento al tedesco Tim Grabowski e quella di bronzo al connazionale Robert Bernat. Quarto Toni Raumauf (Austria). L’unico italiano in lizza, Luca Comino di Mondovì (Cuneo), dopo alterne vicende ha chiuso la competizione con un apprezzabile quinto posto.

Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)
il volo in deltaplano e parapendio - http://www.fivl.it/ 

Juventus: Kovacic e Pogba se parte Pjanic

Juventus: Kovacic e Pogba se parte Pjanic © EPA
Non c'è solo Cristiano Ronaldo, e i tifosi della Juventus ora sono in ansia per le possibili partenze. Infatti tengono banco i nomi di HIGUAIN, cercato da Chelsea e Milan, RUGANI, nel mirino di Sarri per i Blues, e PJANIC, per il quale oltre al solito Chelsea c'è il deciso interessamento del Manchester City. Pep Guardiola avrebbe fatto recapitare un'offerta di 80 milioni di euro al club bianconero, ma la risposta è che per far partire il bosniaco ce ne vogliono 100. Nel caso Pjanic parta davvero sono KOVACIC e THIAGO ALCANTARA i principali candidati per rimpiazzarlo. Poi Marotta e Paratici potrebbero dare l'assalto anche a uno tra MILINKOVIC-SAVIC e POGBA. Fra i due sembra più facile arrivare al francese neocampione del mondo, viste le richieste del presidente laziale Lotito. Per la difesa si parla di DAVID LUIZ del Chelsea, con cui i discorsi in piedi sono molti.
   
Molto attiva anche l'Inter, che con il Chelsea potrebbe presto intavolare una discussione per uno scambio fra VECINO e BAKAYOKO. L'uruguayano piace molto a Sarri, mentre l'ex Monaco è in uscita dai Blues dopo solo un anno. La dirigenza interista sta anche stringendo i tempi per VRSALJKO dell'Atletico Madrid, società che tratta anche con il Milan, per l'altro croato KALINIC. Nel frattempo continua il pressing del Manchester United sui nerazzurri per avere PERISIC.
   
La Roma ha in mano il brasiliano MALCOM del Bordeaux (ai francesi vanno 32 milioni più bonus) e il portiere svedese OLSEN del Copenaghen (11,5 milioni alla società danese): entrambi sono in arrivo nella capitale per le visite mediche. Il ds Monchi medita ancora il colpo N'ZONZI, ma prima di prendere il francese del Siviglia deve cedere GONALONS. Si muove anche la Lazio, che cerca il 26enne THIAGO MENDES: secondo il quotidiano francese L'Equipe, il club biancoceleste ha offerto 17 milioni di euro al Lilla. Ma nel mirino del ds Tare c'è anche l'ex Chelsea RAMIRES, mezzala ed ex nazionale brasiliano che ha già dato disponibilità per decurtarsi l'ingaggio ma che per ora non riesce a rescindere il contratto che lo lega ai cinesi dello Jiangsu Suning. Alla Lazio piace anche il tedesco campione del mondo 2014 SCHURRLE, in uscita dal Borussia Dortmund, ma c'è da battere la concorrenza del Fulham.
   
Per il quotidiano catalano 'Mundo Deportivo', la Fiorentina sarebbe molto interessata a JESE', reduce dalla stagione allo Stoke City. Ora è tornato al Paris Saint-Germain, disposto a cederlo ai viola in prestito con diritto di riscatto. Otto milioni è invece l'offerta presentata dai viola per DE PAUL dell'Udinese, che però ne chiede 15. Ma il vero obiettivo di mercato della Fiorentina è EL SHAARAWY della Roma, visto che la trattativa per PJACA della Juventus sembra arrivata ad un punto morto. Così il dg Corvino si è mosso per provare a prendere il Faraone giallorosso: il problema è che la Roma non lo cede in prestito.
   
L'Udinese si muove anche in entrata e sta per prendere NICOLAS, portiere ex Verona. Piace anche SENESI, centrale difensivo del San Lorenzo: per lui il club friulano avrebbe offerto 3,8 milioni di dollari ma la proposta è stata rispedita al mittente dagli argentini, che ne chiedono almeno 5. Senesi piace anche a Sassuolo e Torino. E' invece praticamente fatta fra Atalanta e Chelsea per PASALIC: l'operazione andrà in porto sulla base del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. Dal Brasile arriva l'indiscrezione di un contatto tra GANSO, in uscita dal Siviglia, ed emissari del Frosinone, ma dalla dirigenza ciociara non arrivano conferme.
   
Intanto sull'ex 'regista' del Santos c'è lo Sporting Lisbona, mentre a Frosinone dovrebbero arrivare SAU dal Cagliari e PERUZZI dal Boca Juniors.
   
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