Sport Land News: novembre 2015

Calcio Serie A: Sassuolo Fiorentina

'La gara di Basilea mi ha dimostrato che la Fiorentina sta crescendo anche sul piano caratteriale, è ormai una squadra matura che mi rende ottimista per il futuro''. Nonostante il 2-2 ottenuto in Svizzera non abbia ancora dato alla Fiorentina la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, Paulo Sousa si tuffa di nuovo sul campionato con grande fiducia. Anche se l'impegno di lunedì in casa del Sassuolo non è dei più semplici. ''A Basilea abbiamo speso molte energie ma conto di avere tutti pronti e recuperati per lunedì - ha detto il tecnico viola - Da ieri sto studiando col mio staff il Sassuolo, squadra di valore in casa e fuori e società che ha identità e progettazione. Bello affrontare club così. Per batterlo dovremo giocare ad un livello altissimo''. In linea con gli obiettivi che insegue Sousa: ''Da allenatore voglio vincere come minimo quanto ho vinto da giocatore. Alleno per questo e spero di riuscirci qui coinvolgendo sempre più tutti, giocatori, società, ambiente''. L'allenamento svolto oggi davanti ad Andrea Della Valle è stato di scarico, quello di domani servirà a Sousa per decidere i titolari. Sotto esame soprattutto Kalinic uscito malconcio dalla coppa per le tante botte. ''Nikola è un giocatore innamorato del calcio, si muove tanto e subisce sempre tanto. Ci sono regole arbitrali chiare, i grandi protagonisti vanno protetti''. Sotto osservazione pure Rossi ultimamente escluso: ''Sul piano fisico è pronto, ora deve superare un altro step, quello che porta alla competizione''. Quanto a Roncaglia, espulso in coppa, il tecnico afferma: ''Ha doti importanti però deve lavorare per evitare si ripetano certi episodi''. Infine su Bernardeschi e Alonso: ''Stanno facendo bene ma hanno ancora ampi margini di crescita. Mi auguro di vederli entrambi in nazionale e a lungo con noi''
ansa

Oggi pomeriggio alle 18 al PalaBigi, la Conad Volley Tricolore scende in campo

Oggi pomeriggio alle 18 al PalaBigi, la Conad Volley Tricolore scende in campo per la 6a giornata di campionato di Serie A2 UnipolSai. Capitan Tondo e compagni attendono in via Guasco l’Emma Villas Siena. Le due squadre non si sono mai affrontate in sfide ufficiali di campionato, sarà dunque un match inedito.
I toscani, matricola di questo campionato dopo aver ottenuto ben tre promozioni consecutive frutto di eccezionali cavalcate, non sono partiti come speravano e stanno attraversando un periodo turbolento. Di cambiamenti in corsa in fatto di roster, come l’arrivo da Castellana una settimana fa dell’opposto Vincenzo Tamburo. Ma soprattutto del nuovo allenatore, arrivato tre giorni fa: si tratta diMassimo Caponeri che ha sostituito l’esonerato Romano Giannini. Caponeri vanta diverse esperienze come vice allenatore di De Giorgi alla Lube Macerata e di Lorenzo Bernardi in Polonia e Turchia.
La Conad dovrà stare attenta alle motivazioni degli avversari che proprio per il cambio allenatore saranno ancora più alte. Coach Luca Cantagalli mette in guardia i suoi, ma con la consapevolezza che se Reggio gioca come sa, può vincere. “La squadra sta bene – ha detto il tecnico – L’impegno non manca e il morale è buono. Non sono preoccupato per l’atteggiamento. Non riusciamo ancora ad esprimerci come vogliamo perché ci sono problemi a livello di gioco da risolvere, ma è anche vero che non siamo mai al completo. Ma ormai siamo abituati fin da inizio campionato ad essere un po’ in situazioni di emergenza. Però i ragazzi hanno capito che nei momenti difficili bisogna dare il massimo per vincere”.
Il coach poi si sofferma sugli avversari: “Sono in un momento difficile, un po’ come noi. Stanno cambiando tanto, con giocatori nuovi inseriti in corso d’opera e un nuovo allenatore da pochi giorni. È vero che potranno avere qualche motivazione in più per questo, ma le difficoltà restano e dovremo essere bravi a farle emergere. Sappiamo che mancherà il loro palleggiatore titolare (Scappaticcio) e anche il nostro Marchiani è ancora in dubbio. Perciò sarà una partita strana, difficile anche da preparare e da studiare, dato che il loro secondo palleggiatore ha giocato una partita e mezza neanche… Dobbiamo aspettarci una partita di alti e bassi, stare sempre attaccati palla su palla. Sappiamo che non possiamo essere bellissimi ancora, ma dobbiamo vincere. Con carattere e con orgoglio”.

volleytricolore.it

Entusiasmante rimonta della Grissin Bon che ipoteca il passaggio del turno in Eurocup

La stoppata di Polonara nell'ultima azione ha permesso la realizzazione del canestro decisivo. Grade prova di carattere

Bella prestazione dei biancorossi che, avendo battuto la capolista della Bundesliga Alma Berlino, sono riusciti a mantenere l’imbattibilità del PalaBigi, ipotecando la qualificazione al secondo turno di Eurocup. Analizzando la gara in sintesi, dopo un discreto approccio al match, nel secondo quarto la Grissin Bon ha subìto un break di 9 punti che si è poi allargato a 11, tanto da essere all'inizio del terzo quarto sul punteggio di 29-40. La reazione della squadra di Menetti, negli ultimi due quarti è stata veemente, tanto da arrovare addirittura a superare l'Alba Berlino negli ultimi due minuti quando Polonara stoppa Loncar, poi la palla a spicchi arriva a Della Valle che segna il canestro vincente: 74-71.

Grissin Bon Reggio Emilia 74
Alba Berlino 71
(18-13, 29-38, 49-52, 74-71)
Grissin Bon Reggio Emilia:  Aradori 22,  Lavrinovic 8,  Della Valle  9, De Nicolao 12, Veremeenko 9, Polonara 5, Strautins 2, Kaukenas  5, Silins 2, Gentile. N.E. Pechacek. Allenatore: Massimiliano Menetti.
Alba Berlino:  King 2, Kikanovic 17, Cherry  11, Taylor 16, Watt 8, Akpinar,  Loncar 10, Vargas , Liyanage, Wohlfarth ,  Milosavljevic  7. N.E. Giffey. Allenatore: Sasa Obradovic.
Arbitri: Perea Oscar (Esp), Baumanis Ingus (Lat), Lopes Luis (Port)
Note: Spettatori 2536    Tiri Da 2: Grissin Bon: 15/35 (43%) Alba Berlino 16/35 (46%) Tiri Da 3: Grissin Bon  6/22 (27%) Alba Berlino 6/19(32%). Tiri Liberi: Grissin Bon 26/33 (79%) Alba Berlino 21/32 (66%) Rimbalzi: Grissin Bon Off.11 Dif.24; Alba Berlino Off.9 Dif. 29.
Gli Altri Risultati Del Girone B:
Mhp Riesen Ludwigsburg-Herbalife Gran Canaria 92-88
Le Mans Sarthe Basket – Brindisi 66-45
Classifica:
Herbalife Gran Canaria Las Palmas E Mhp Riesen Ludwigsburg 10 P. - Alba Berlino E Grissin Bon Reggio Emilia 8  P. – Le Mans Sarthe Basket 4 P. – Enel Basket  Brindisi 2 P.
4minuti.it

Vergogna in Turchia-Grecia. Fischi nel minuto di silenzio

Il momento di raccoglimento per le vittime di Parigi rovinato dai tifosi locali, che avrebbero anche intonato il coro "Allah è grande"

Fischi assordanti e cori durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati terroristici di Parigi. È successo allo stadio di Istanbul, prima dell’amichevole tra la Turchia e Grecia (poi finita 0-0), seguita in tribuna anche dal primo ministro turco Ahmet Davutoglu e da quello greco Alexis Tsipras. Come negli altri incontri internazionali, è stato osservato un momento di raccoglimento, ma i tifosi di casa lo hanno rovinato, come era già successo in ottobre in occasione dell'incontro tra Turchia e Islanda. Allora si commemoravano le vittime dell'attentato di Ankara. Secondo molti media, i tifosi turchi avrebbero anche intonato il coro "Allah u akbar", cioè "Allah è grande", la stessa frase che secondo diversi testimoni era stata pronunciata dagli attentatori durante la terribile mattanza al Bataclan.
 Gasport

 

Italia e Romania pareggiano per 2-2

Italia e Romania hanno pareggiato 2-2, nell'amichevole disputata sul terreno dello stadio Renato Dall'Ara, a Bologna. Gli azzurri hanno chiuso sotto di un gol (Stancu) il primo tempo, poi hanno rimontato con Eder su rigore e Gabbiadini, ma nel finale sono stati raggiunti da una rocambolesca segnatura di Andone.

Gol e morte, Francia-Germania la partita del panico

Quanto è finita Francia-Germania? Se c'è una partita che nella storia del calcio vedrà cancellato il risultato dai ricordi dei suoi ottantamila spettatori, è l'amichevole dello Stade de France. La partita dei gol, ma soprattutto della morte e del panico. A 292 giorni dall'Europeo 2016, quel boato al minuto 16' della sfida tra i campioni del mondo e gli ospiti del prossimo torneo continentale era "sembrato in primo momento solo un petardo, uno dei tanti che sentiamo nei nostri stadi", come ha raccontato Oscar Damiani, ex giocatore e ora procuratore presente a Parigi per seguire l'amichevole. Ma nello Stade de France non succede, un petardo. Se succede, è strage terroristica, non gioco d'ultrà. Così lo stadio più grande di Francia, l'impianto pulifunzionale da calcio e da rugby ma anche da concerti, lì dove Zidane diede alla Francia il mondiale '98 e Euro 2016 vuole celebrare la sua finale, si è trasformato ancora una volta: non più teatro dei sogni ma palcoscenico del panico, con la foto ricordo delle migliaia di spettatori che a partita finita sono entrati in campo, devastati dal terrore e dall'incapacità di sapere cosa fare. Le esplosioni, raccontano i testimoni, sono state due. Il gioco non si è fermato, l'attenzione del pubblico in parte sì: anche se fuori da quel mondo a parte, per le vie della Ville Lumiere, stava scoppiando una vera e propria guerra, una sparatoria dietro l'altra, i morti, gli ostaggi, le strade devastate dal sangue. E piano piano le prime notizie sono arrivate via radio anche a chi da dentro lo splendido impianto parigino stava seguendo l'incontro. "La partita si è giocata, al momento non ci si era resi conto pienamente della situazione", racconta Damiani, senza poter spiegare la scelta dell'arbitro spagnolo Lahoz di far proseguire. Di fatto le autorità - tra l'incertezza e il timore di scatenare il panico tra le migliaia di spettatori - avevano scelto di non diffondere notizie e di lasciar giocare. Ma il presidente Hollande, presente allo stadio - e ritratto sorridente dai fotografi, prima del fischio d'inizio - veniva nel frattempo evacuato dalle forze di sicurezza, mentre le uscite dello Stade erano sigillate per impedire attacchi dell'esterno. Il gol di Giroud nel minuto di recupero del primo tempo, il raddoppio di Gignac a 4' dal termine, il ritorno in campo dopo 14 mesi di Mario Gomez, in campo diversi 'italiani', da Khedira a Pogba, da Rudiger a Evra: dettagli di di cronaca, seguiti da quel finale che rimarrà il vero risultato di Francia-Germania. I giocatori hanno esultato ai gol: non sapevano nulla della strage di fuori. Solo alla fine il presidente della federazione francese li ha informati del match surreale di cui erano stati protagonisti involontari. "Ci avevano detto che le porte erano chiuse, ma ne ho trovata una aperta e sono scappato via - racconta ancora Damiani - non so come, ma ho avuto la fortuna di trovare un taxi e scappare in albergo, mentre tutta Parigi era in preda alla pazzia". Comprese le decine di migliaia di tifosi scesi in campo allo Stade de France, in preda al panico di una partita che sarà per sempre ferma nella memoria.
ansa

#Pariginfiamme esplosione stadio provocata da kamikaze

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Una delle esplosioni allo Stade de France è stata provocata da un attentatore suicida. Lo affermano fonti concordanti riprese dai media francesi su Twitter.

Calcio in tv Vintage e vincente

Il calcio in tv è una questione di vintage. Alla Domenica sportiva( Raidue) al fianco del giovane Alessandro Antinelli e della radiosa atleta paralimpica Giusy Versace, scendono in campo i “ragazzi dei 70”, gli opinionisti: Bruno Pizzul (classe 1938) e Giovanni Trapattoni (1939). Poi c’è l’under Zdenek Zeman che con i suoi 68 anni è quasi un ragazzo, così come la zazzera canuta del cinquantasettenne Ivan Zazzaroni. Il calcio devoto al vintage televisivo riprende quota con il cantaglorie Gianpaolo Ormezzano, voce poetica del 90° minuto condotto dagli usati sicuri di mammarai, Paola Ferrari e Marco Mazzocchi. Ma la copertina del grande ritorno al passato spetta a lui, al Bisteccone nazionale, Giampiero Galeazzi che, essendo un classe 1946, nel club dei 70 farà il suo ingresso l’anno prossimo 

Nel frattempo Galeazzi è tornato a parlare di calcio dal salotto diDomenica in dove nell’anno del Mondiale Usa (1994) lo aveva chiamato Mara Venier. 
«Stavolta mi ha chiamato Maurizio Costanzo con cui avevo fatto Notti mondiali durante Sudafrica 2010. Il Mondiale del Brasile l’ho commentato da casa, via Skype, e adesso a Domenica in alle 17.30 ho questi sei-dieci minuti di amarcord che fanno tanto bene a me, pensionato e credo patrimonio Rai, ma anche ai telespettatori, visti i messaggi d’affetto che ricevo dopo ogni puntata». 


Come se lo spiega questo ritorno massiccio in video delle voci e dei volti del calcio del passato? 
«Semplice, siamo un Paese romanticamente nostalgico, e comunque per capire il presente bisogna avere coscienza del passato. E poi, diciamoci la verità, la Rai senza i diritti per le partite di campionato deve fare di necessità virtù e affidarsi ai personaggi che godono del consenso nazionalpopolare come il sottoscritto. Forse siamo l’unico antidoto per competere contro gli stregoni del calcio-spezzatino cucinato e precotto dalle paytv. 


Andiamo con ordine, allora, con i volti nazionalpopolari. Cominciamo con il gracchio d’autore di Bruno Pizzul. 
«Brunone è un vecchio combattente da trincea, una garanzia. Adesso poi vedo che si è lanciato su posizioni più moderne, è diventato un battutaro e gira pure le pubblicità con Trapattoni in Brasile. Se non mi fossi infortunato al ginocchio il terzo convocato per lo spot sulla spiaggia di Copacabana ero io». 

Il vecchio Trap regge bene i tempi televisivi? 
«Il Trap in tv funziona nei giorni di festa, quando la tavola è imbandita con i piatti giusti e il vino è d’annata come a una cena dall’Assassino ospiti di Nereo Rocco. Calcisticamente le sue storie personali sono scritte sull’acqua, in telecronaca però Trapattoni lo sento come un amico che racconta le sue storie più che commentare l’evento». 

Meglio i gorgheggi sincopati di mister simpatia Zeman? 
«In televisione ci sono i personaggi che passano in video ma rimangono invisibili, la maggioranza, e poi quelli rari che bucano lo schermo anche quando stanno in silenzio: e questo è il caso della maschera imperscrutabile di Zeman. Rispetto al passato il boemo lo vedo un po’ più spento, però per lui parla la sua grande coscienza etica, è stato il primo che ha detto “fate uscire il calcio dalle farmacie”. Speriamo che l’abbiano ascoltato». 

Ormezzano è uscito dalla carta stampata per finire a 90° minuto.«Alle Olimpiadi Giampaolone occupava due posti mentre martellava sull’Olivetti due pezzi in contemporanea. L’ho lasciato pantagruelico davanti a una fiorentina da Latini e me lo ritrovo a poetare davanti al “filosofo delle gabbie” Corrado Orrico [75 anni anche lui, ndr], a Mazzocchi e alla Ferrari con la quale mi sono beccato una secchiata d’acqua gelata in diretta da Marco Materazzi nella mia ultima telecronaca, la finale di Coppa Italia vinta dall’Inter». 

Chi batte Ormezzano per longevità è Aldo Biscardi, 84 anni, che dal 1980 va ancora in onda con il suo Processo, ora su Sport1«Beh, Aldone è oltre il vintage, è il millennium. Stoico, Biscardi difende le sue palizzate e la cosa incredibile è che trasloca di canale in canale portandosi sempre appresso quel che resta del circo del primo Processo del lunedìdella Rai. Un genio, inventore del bar sport mediatico in cui ha fatto entrare gli intellettuali. Che però a un certo punto hanno cominciato a muoversi come scimmiette ammaestrate».

Non alluderà mica al Giampiero Mughini di Tiki-Taka? «No, lui è un Pasolini rovesciato che prova ad alzare il tiro, anche se l’ultimo Mughini è molto più equilibrato e anche un po’ condizionato dall’andamento in campo della Juventus». 

Dai settantenni del vintage ai classe ’74 Antinelli e Pardo: come li vede questi giovani? 
«Bravi nonostante non abbiamo avuto guide e maestri come Enrico Ameri, Paolo Rosi, Guglielmo Moretti, Tito Stagno, BeppeViola... Io se non fossi andato al caffè Rosati a prendere il cappuccino per Sandro Ciotti (che manco me ridiede i soldi) avrei fatto il commercialista invece che ’sto mestiere... Comunque, Antinelli è un po’ troppo serioso e ingessato nel ruolo del conduttore, deve ancora sciogliersi un po’, ma la sua Domenica sportiva è un buon prodotto. Pardo con Tiki-Taka sperimenta ed è più avanti sul genere del format “popfootball”. Entrambi hanno una matrice in comune. E una fortuna». 

E sarebbe? 
«Fanno entrambi parte della “scuola romana”: quella che comincia da Galeazzi, passa per Sandro Piccinini e arriva a Fabio Caressa. La scuola migliore, siamo cronisti di strada e di Campo de’ Fiori che, partendo dai resoconti di Roma e Lazio, è come se avessimo fatto gli inviati di guerra prima dei giornalisti sportivi». 

Da guru del vintage calcistico in tv, qual è il suo programma ideale? 
«Uno spazio allargato rispetto a quello che ho adesso a Domenica in. Un percorso di storia del pallone sulla scia dei programmi geniali di Renzo Arbore, con gente che tira fuori dal cilindro il suo pezzo migliore e lo mette a disposizione della memoria collettiva: perché è quella che salverà questo Paese e forse anche il calcio dell’era delle tv a pagamento e del finto spettacolo pallonaro».
avvenire

L'inchiesta Lega Pro, ora il calcio piange miseria


C’era una volta il terzo campionato professionistico italiano. Ufficialmente la Lega Pro è considerata come Serie A e B. Meno ricca, ma comunque torneo dove gli atleti vivono di sport. È la storia dell’ex Serie C dove hanno giocato campioni come Cabrini, Tardelli, Di Natale, Zola, Costacurta e Toni, gente che poi è arrivata alla Nazionale giocando i Mondiali (in qualche caso vincendoli). Ma ormai questa è una finzione. Di sicuro lo è per la metà dei giocatori dell’attuale Lega Pro: più del 50% di questi calciatori teoricamente professionisti ha un contratto al minimo sindacale fissato dalla contrattazione tra club e Aic. Significa che le cifre sono queste: chi ha più di 23 anni guadagna poco più di 1.500 euro netti al mese, i ragazzi sotto quell’età poco più di 1.200 euro. Sono importi chiaramente incompatibili con un’attività sportiva di livello professionistico per due motivi: non bastano a ricompensare un calciatore che a 34-35 anni smetterà di giocare e quindi dovrà intraprendere una nuova carriera lavorativa, e non bilanciano il rischio di un adolescente che punta sul calcio a 13-14 anni compiendo inevitabili sacrifici (meno studio, lontananza dalla famiglia, lunghi trasferimenti). 

Senza dimenticare che i giovani Under 25 devono essere schierati per ottenere i contributi economici legati ai minutaggi, introdotti col sistema della mutualità della Legge Melandri sui diritti tv e indispensabili a mantenere in vita molte società. Un sistema da sempre osteggiato dall’Aic perché spinge a far giocare elementi solo in base all’età con la conseguenza di creare distorsioni tecniche e comprimere i costi in modo innaturale. «La verità è che non stiamo più parlando di un campionato professionistico in senso stretto», conferma Felice Evacuo, 33 anni, centravanti del Novara in Serie B, per anni bomber principe della categoria. Quando un presidente di C1 o Prima Divisione voleva inseguire il sogno della promozione, ingaggiava questo centravanti nato a Pompei, 2 presenze in A con la Lazio, consigliere del sindacato calciatori. Evacuo è sempre stato abituato a viaggiare su altre cifre ma non dimentica i colleghi meno fortunati. «Non è un mistero che si guadagna di più tra i Dilettanti perché è più facile mascherare i pagamenti da rimborsi spese, ci sono meno controlli. Pochissimi eletti in Lega Pro arrivano a guadagnare al massimo 120.000 euro, poi esiste una fascia a 40-50.000 euro. E il 50% tra 1.500 e i 1.200 euro al mese. Il minimo sindacale. Molti club sono solo interessati a far giocare i ragazzi per ottenere i contributi. Solo 20 società fanno davvero calcio. Le altre cercano di galleggiare con la mutualità. Si ragiona solo dal punto di vista economico senza nessun progetto tecnico». 

Il risultato è che sempre più ragazzi lasciano il calcio intorno ai 25 anni anche se teoricamente sarebbero tra i pochi ad avercela fatta raggiungendo il professionismo, il sogno di milioni di bambini che iniziano coi Pulcini. Ha fatto rumore la decisione del portiere 
della Giana Erminio, Andrea Ghislanzoni, che poche settimane fa ha scelto di togliersi i guanti per sempre. Colpa del regolamento che obbliga a schierare i giovani trasformando in uno scarto chi ha più di 25 anni. Ma colpa anche - ha raccontato Ghislanzoni - di un sistema nel quale girano talmente pochi soldi da spingere i presidenti a far giocare chi porta lo sponsor. E chi non ha questi agganci finisce ai margini. Prima di Ghislanzoni, avevano lasciato Michele Pini, Simone Villanova e Alessio Rosa: tutti avevano preferito scegliere un lavoro lontano dal campo perché non si fidavano più della vita nel calcio. E sempre più spesso chi sale dai Dilettanti conserva l’impiego che aveva. Avevano fatto così alcuni calciatori del Santarcangelo promosso nell’allora Seconda Divisione nel 2011. «Ma ormai questa è l’abitudine anche in altre squadre spiega Evacuo - fanno bene a non rinunciare al loro lavoro. Non vale la pena rinunciare. Sarei il primo a comportarmi così in quelle condizioni». 

Questa situazione apre problemi enormi per il calcio italiano. Di fatto sta venendo a mancare un serbatoio storicamente prezioso per lanciare talenti. Se si prosciuga questo vivaio, un movimento già privo di ricambi finirà per diventare sempre più povero: «Purtroppo tutti pensano solo a trovare le risorse per sopravvivere - continua Evacuo - si pensava di aver trovato la sostenibilità con tre gironi e 60 squadre. Invece siamo già scesi a 54. Questo è il risultato di una politica che ragiona solo in termini economici anche in Serie A e B». Le cronache degli ultimi mesi sono dominate dalla lotta di potere che ha spaccato in due la Lega Pro, uno dei tanti campi di battaglia alla ricerca di nuovi equilibri nel Palazzo calcistico. Ma di fatto sul campo è lo stesso suffisso “Pro” che sta perdendo di senso. Il 50% dei tesserati di questa categoria è già quasi fuori da un vero professionismo sportivo».
avvenire

Presentazione European Basketball Week 2015 #PlayUnified

Fernando Marino, Presidente Lega Basket Serie A, il Segretario Generale della LNP, Massimo Faraoni e il Presidente di Special Olympics Italia, Maurizio Romiti, presentano la European Basketball Week 2015

Lunedì 16 Novembre 2015 ore 13.00 – Comune di Bologna – Sala Tassinari

Roma, 10 novembre 2015 - Lunedì 16 novembre, alle ore 13.00 presso la sala Tassinari del Comune di Bologna in Piazza Maggiore 6, alla presenza dell'Assessore allo Sport del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, si terrà la conferenza stampa di presentazione della Special Olympics European Basketball Week 2015. Giunta alla sua XII edizione, la manifestazione impegnerà, dal 27 novembre al 6 dicembre, 18.500 giocatori provenienti da 35 Nazioni d’Europa. In Italia, in tutte le regioni, gli Atleti con e senza disabilità intellettiva coinvolti saranno oltre 4.000. L’evento internazionale dedicato alla pallacanestro è patrocinato dalla Federazione Italiana Pallacanestro, dalla Lega Basket, dalla LNP, dalla LegA Basket Femminile, dalla GIBA e dal Comitato Italiano Arbitri.
Saranno presenti alla conferenza stampa il Presidente della Lega Basket Serie A, Fernando Marino, il Segretario Generale della LNP, Massimo Faraoni ed il Presidente di Special Olympics Italia, Maurizio Romiti.
A partire dal, 27 novembre, e fino al 6 dicembre, le partite del campionato di Serie A e LNP, saranno dedicate al Movimento Internazionale rivolto alle persone con disabilità intellettiva. Anche il Comitato Italiano Arbitri aderirà all’iniziativa; le casacche grigie si tingeranno di rosso “Play Unified” riportando l’icona del Movimento. Inoltre, nella partita di Eurolega di Sassari prevista per giovedì 3 dicembre, gli Atleti Special Olympics entreranno in campo prima della palla a due.
Il giocare insieme, Atleti con e senza disabilità intellettiva, rappresenta il modo più semplice ed immediato per far comprendere all’intera comunità valori fondamentali come l’amicizia, il rispetto e l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva. La Campagna di Comunicazione #PlayUnified, lanciata a livello mondiale da Special Olympics, mira, attraverso il coinvolgimento collettivo e la condivisione di un linguaggio comune, alla costruzione di una generazione unita.
Oltre alle partite sul campo, se ne giocherà anche una sul web attraverso un’asta online cui potranno partecipare tutti gli appassionati di pallacanestro. Le squadre di Serie A e di LNP doneranno infatti maglie e palloni autografati; il ricavato contribuirà interamente alla copertura delle spese di organizzazione della European Basketball Week.

La Special Olympics Basketball Week 2015 è sostenuta da Mitsubishi Electric.

Il 21 novembre a Roma il Convegno Perchè SPort INsieme di SPIN

Sabato 21 novembre 2015
Ore 16, 30
Centro Congressi Fontana di Trevi
Piazza della Pilotta, 4 - Roma

L’evento, che vedrà coinvolti per la prima volta insieme attorno allo stesso tavolo i rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva consorziati – Acsi, Aics, Asi, Csi, Endas, Libertas, Pgs, Uisp e Us Acli - Intesa Sanpaolo, Banca Prossima e le Istituzioni, è l’atto conclusivo di una giornata di lavori mirati ad affermare l’importanza dello sport di partecipazione e il valore sociale da esso creato.

Il convegno sarà anticipato da una serie di tavoli tematici - dagli aspetti fiscali e amministrativi dello sport, al contratto di lavoro sportivo, alla progettazione efficiente degli impianti sportivi e alla necessità di fare rete - a cui parteciperanno numerosi relatori tecnici, politici e professionisti esperti della materia.

fonte: comunicato stampa

SASSUOLO-CARPI 1-0... Alla vittoria ha fatto da cornice uno speranzoso tramonto rosa immerso nel cielo azzurro e sereno

Domenica 8 Novembre 2015 è stata una giornata ricamata pienamente dai raggi di sole autunnali. Era bello passeggiare tra gli alberi di pioppi che conducono dal parcheggio al Mapei Stadium... tra foglie cadute che in volo, come idee spensierate, giocano con  le allegre farfalle bianche...

Proprio all stadio di Reggio Emilia si è disputala la gara tra il Sassuolo e il Carpi valevole per la dodicesima giornata della Serie  A Tim 2015 -16.

E' stata una giornata carica di emozioni non solo per i tifosi di calcio ma anche per gli appassionati di moto Gp: alle 14, prima di Sassuolo-Carpi, è stato trasmesso sul maxischermo del Mapei Stadium il gran premio di Valencia che ha assegnato il titolo mondiale di MotoGP a  Jorge Lorenzo. Il Sassuolo ha ringraziato Sky per la disponibilità.

Non è stata solo una giornata di sport ma domenica 8 novembre anche il mondo del calcio si è schierato compatto al fianco dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con Un Gol per la Ricerca, iniziativa promossa in collaborazione con FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA. Negli ultimi cinquant’anni la ricerca oncologica ha raggiunto straordinari traguardi, contribuendo a rendere il cancro sempre più curabile: il tasso di mortalità è diminuito del 18% per gli uomini e del 10% per le donne negli ultimi due decenni. Una persona su quattro può considerarsi guarita, perché torna ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale, cioè di chi non ha mai avuto una diagnosi di tumore.
Calciatori, allenatori e arbitri hanno  invitano i tifosi a sostenere AIRC con un SMS al 45509


Il Tabellino: SASSUOLO-CARPI 1-0 
Il Sassuolo mantiene la propria imbattibilità casalinga ma soprattutto continua a vincere restando in scia alle pretendenti allo scudetto. La prestazione non è stata eccellente, ma Di Francesco si tiene stretti questi tre punti. "Partita complicata come immaginavo, passati in vantaggio abbiamo gestito la situazione anche se il Carpi ha fatto di tutto per metterci in difficoltà. La squadra ha ribadito una certa maturità, ma dobbiamo continuare a restare umili anche davanti ad una classifica così importante. Ci manca un po’ di brillantezza sulla tre quarti”. 

MARCATORE Sansone al 28’ p.t.
SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Vrsaljko (dal 25’ s.t. Gazzola), Ariaudo, Acerbi, Peluso; Pellegrini (dal 19’ s.t. Biondini), Magnanelli, Missiroli; Berardi, Falcinelli (dal 22’ s.t. Defrel), Sansone. (Pegolo, Pomini, Longhi, Antei, Fontanesi, Laribi, Duncan, Politano, Floccari). All. Di Francesco
CARPI (4-4-1-1) Belec; Zaccardo (dal 32’ s.t. Wallace), Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Letizia, Marrone (dal 15’ s.t. Di Gaudio), Bianco, Pasciuti (dal 21’ s.t. Matos); Lollo; Lasagna. (Benussi, Brkic, Bubnjic, Cofie, Lazzari, Gino, Wilczek) All. Castori
ARBITRO Valeri di Roma
NOTE paganti 3.954, incasso di 40.150; abbonati 6.310, quota di 55.677; ammoniti Marrone (C), Pellegrini (S), Biondini (S), Lollo (C), Di Gaudio (C) e Zaccardo (C) per gioco scorretto; Consigli (S), Wallace (C) e Falcinelli (S) per comportamento non regolare. Recuperi: 0' p.t., 6' s.t..

Alla fine della gara grandissima soddisfazione per tutti a motivo dei 22 punti quando si è giocato quasi un terzo delle gare del campionato, 12 su 38, con una proiezione a lungo termine che lo porterebbe a quota 69 al termine della stagione: il Sassuolo continua a mantenere un ritmo da Europa League, rafforzato dalla vittoria nel primo derby di serie A con il Carpi e soprattutto da numeri che ne certificano una maturità ormai raggiunta.

La vittoriosa fine della gara per il Sassuolo ha avuto anche la cornice scenografica di uno speranzoso tramonto rosa immerso nel cielo azzurro e sereno.

di Albana Ruci

 
 

Sassuolo, merito della nuova mentalità. E ora non dipende più dai gol di Berardi

Le cifre parlano chiaro e certificano la nascita del nuovo Sassuolo: che non rischia più, che segna di meno ma subisce pochissimo (quarta difesa del campionato con 10 gol), che ormai risiede stabilmente nei quartieri alti della classifica: dopo la 5a giornata era terzo dietro Inter e Fiorentina, ora è “soltanto” quinto, comunque in zona Europa League. Un inizio travolgente soprattutto se si fa il confronto con i due precedenti campionati di A: un anno fa dopo 12 giornate il Sassuolo aveva 7 punti in meno, due anni fa erano 8. L’impatto con la nuova categoria era stato terribile: un filotto di 4 sconfitte iniziali (con l’umiliante 7-0 in casa con l’Inter), poi 4 pareggi e solo 2 vittorie. Nel 2014 è andata leggermente meglio: 3 pareggi e un k.o., un altro 7-0 con l’Inter stavolta a San Siro, ma la prima vittoria è arrivata soltanto all’8ª giornata e alla 12ª il bilancio era di 15 punti.
Nicola Sansone, 24 anni, con Domenico Berardi, 21. Ansa
Nicola Sansone, 24 anni, con Domenico Berardi, 21. Ansa
NUOVA MENTALITA’ La sensazione, al di là delle statistiche, è che qualcosa sia cambiato nella mentalità della squadra, come ha sottolineato Di Francesco dopo la vittoria sul Carpi: “La squadra sta diventando sempre più matura”. Significa che, consolidata la categoria, il Sassuolo comincia a sentirsi adulto ed è pronto a lasciare ad altri l’etichetta di sorpresa. Lo si capisce anche da come ha gestito gli ultimi impegni: a Udine, terza partita in 8 giorni, si è risparmiato portando a casa un poco esaltante 0-0, domenica ha vinto il derby puntando sul ragionamento più che sulla frenesia agonistica: possesso palla e gara di attesa, sapendo che comunque era in grado di colpire senza scompensi in copertura. Il contrario dello scorso campionato chiuso con 57 gol incassati e soprattutto del primo (72, seconda peggior difesa dietro al Livorno retrocesso), cominciato in puro stile zemaniano, pressing e difesa altissima e salvezza conquistata in extremis.
SEGNALE Un altro segnale di svolta è che la squadra non dipende più da Berardi, che dopo aver toccato la notevole quota di 31 gol in due anni, ora è fermo a due. Colpa di un infortunio che l’ha frenato all’inizio della stagione e merito degli altri attaccanti che si sono divisi il bottino in parti più o meno uguali: 3 per Floro Flores e Sansone, 2 per Defrel, uno per Floccari e Politano. Completano il gruppo di centrocampisti Missiroli e Magnanelli. Totale: 14 centri. Tra le prime cinque, ha fatto peggio soltanto l’Inter di Mancini, non a caso indicata da Di Francesco come modello di opportunismo e concretezza. L’allievo del boemo si sta trasformando in un difensivista? Beh, ora non esageriamo, ma è certo che non subire gol da 3 partite è un altro segnale di svolta. Quale sarà il prossimo?
 Guglielmo Longhi

Serie A Calcio Vincono le 4 big; derby è giallorosso, Sassuolo quartieri alti

Inter e Fiorentina proseguono a braccetto in vetta alla classifica di Serie A dopo la 12/a giornata che ha visto la vittoria di tutte e 4 le prime della classe. L'Inter di Mancini con l'ennesimo 1-0 a Torino, senza strabiliare ma è la settima volta che vince col minimo scarto. Tre punti che sono valsi il comando solitario della classifica per qualche ora, in attesa del posticipo serale della Fiorentina in casa Samp che ha poi fatto tornare tutto come prima: 2-0, con reti di Ilicic (su rigore inequivocabile) e Kalinic ma soprattutto con una grande dimostrazione di forza contro una squadra che finora non aveva ma ceduto tra le mura amiche. Alle spalle delle due capolista si rafforza il morale e la classifica della Roma che vince 2-0 il derby (e senza subire gol), del Napoli, meno brillante del solito, ma con un Higuain formato real che ha senato il 200/o gol in carriera che ha portato tre punti pesanti in classifica, mentre continua ad avanzare la Juve che si impone con autorita' in casa dell'Empoli.
Il quadro della 12/ma giornata (Risultati)
  • Empoli-Juventus 1-3
  • Frosinone-Genoa 2-2
  • Napoli-Udinese 1-0
  • Milan-Atalanta 0-0 
  • Palermo-Chievo 1-0
  • Roma-Lazio 2-0
  • Sassuolo-Carpi 1-0
  • Sampdoria-Fiorentina 0-2
  • Torino-Inter 0-1
  • Verona-Bologna 0-2

Ma e' il derby per pochi intimi per lo sciopero delle curve che catalizza l'attenzione e prende subito un indirizzo preciso per il rigore concesso da Tagliavento per un intervento di Gentiletti su Dzeko, fallo indiscusso, cominciato fuori area, ma difficile da decifrare per il direttore di gara e i suoi collaboratori. Il bosniaco trasforma, la Lazio reagisce e colpisce una traversa con Felipe Anderson, poi i giallorossi riprendono a produrre: palo di Nainggolan e gol sfiorato da Dzeko. Lulic toglie dalla partita Salah con un pestone che resta impunito, ma la Roma raddoppia in contropiede con una volata micidiale di Gervinho che ruba il tempo a Basta e trova l'angolino interno. La gara si innervosisce e Pioli prova ad inserire Keita, Klose e Matri, ma e' tardi. La Roma archivia il ko con l'Inter e chiude una settimana felice: Bayer e Lazio sono vittorie che pesano. I biancazzurri recriminano per il rigore, ma sono i giallorossi a creare di piu' e a meritare il successo.
L'Inter di Mancini, come quella antica di Herrera, rischia poco e colpisce sorniona. Stavolta tocca a Kondogbia capitalizzare l'occasione propizia e fare bottino pieno a Torino contro la formazione di Ventura che ha perso smalto raccattando due punti in sei partite. Handanovic salva ancora la baracca con interventi decisivi che consentono alla squadra, dopo un breve stop, di continuare a volare,ì La Juve reagisce con caparbieta' all'occasione vantaggio dell'Empoli con un rasoterra velenoso di Maccarone. Il pari e' fortunoso perche' Mandzukic colpisce sporco da buona posizione e il pallone rotola beffardo in rete. Ma la Signora poi cambia passo: vantaggio con un bel colpo di testa di Evra e sicurezza con Dybala. Ora e' settima e scala posizioni (oggi aggancio alla Lazio), la vetta e' ancora lontana, ma la Juve e' tornata in corsa.
Emozioni e gol tra Frosinone e Genoa con gli ospiti in vantaggio con Pavoletti e pari dei laziali con una conclusione intelligente e fortunosa di Blanchard da terra. Frosinone gasato e raddoppio veloce di Diakite sugli sviluppi di una punizione., ma Lazovic e' irresistibile e da' l'assist del secondo gol a Gakpe. Al Sassuolo, da stasera al 5/o posto solitario in classifica, basta un gol di Sansone nel primo tempo su assist di Berardi per far fuori il Carpi che rimane malinconicamente ultimo col Verona mentre fa tre passi in avanti il Palermo di Iachini dopo una lunga crisi superando il Chievo con un gol dell'eterno Gilardino. Ora il distacco delle ultime due comincia a farsi pesante.
ansa

Volley: A2 Maschile, al comando c'è Sora a punteggio pieno

Dopo la terza giornata a punteggio pieno nel campionato di A2 resta soltanto la Globo Sora che nella sfida di Roma con il Club Italia ha dovuto soffrire e non poco prima di tornare a casa con i tre punti. I ragazzini terribili di Totire infatti sono stati in partita per due set, riuscendo a vincere i secondo, prima di arrendersi sotto i colpi di uno scatenato Mariano e del solito Hoogendoorn, autori di 16 punti a testa.Dall’altra parte il promettentissimo Argenta ha messo a segno 13 punti confermando il suo valore anche a questi livelli.
Perde il primo punto della stagione la Cassa Rurale Cantù costretta al tie break dalla Materdomini. it. Partita davvero intensa quella fra lombardi e pugliesi con gli uomini di Fanizza in grado di rimontare per due volte lo svantaggio prima di arrendersi nel quinto set. Tartaglione con 26 punti è il miglior marcatore della serata ma dalla parte dei padroni di casa pesano i 25 punti di Preti ed i 20 di Krolis, decisivi soprattutto nell’acceso finale di partita.
Cade pesantemente, dopo due ore di lotta, Potenza Picena sul terreno di Ortona. In casa i ragazzi di Lanci non perdono un colpo. Galvanizzati dal pubblico e da Paoletti, che ha messo a terra 22 palloni vincenti, gli abruzzesi hanno spento le resistenze di Ippolito e soci grazie soprattutto all’eccellente ricezione e alla varietà del gioco d’attacco.
Confermano le doti di fighters i bresciani della Centrale del Latte che vanno a vincere sul campo di Reggio Emilia rimontando due volte lo svantaggio e vincendo un infuocato tie break. L’esperienza di Cisolla, autore di 19 punti, e la calda mano di Bisi (24) hanno fatto la differenza. Cantagalli dall’altra parte della rete può recriminare perché i suoi uomini non hanno saputo capitalizzare al massimo i 36 punti dell’incontenibile Kody. Battaglia di oltre due ore a Mondovì fra i neo promossi padroni di casa e Tuscania. Alla fine la spunta la formazione di Tofoli che vince in rimonta e conquistando il tie break ai vantaggi. Fra tra i laziali ha funzionato alla grande l’asse Mrdak (29 punti)-Monopoli. Bene anche Shavrak che ha realizzato17 volte. Per la formazione di Barisciani Manassero con 22 punti all’attivo e Bertoli con 20, sono stati gli utlimi ad arrendersi.

I RISULTATI DELLA 3^ GIORNATA-

Sieco Service Ortona-Potenza Picena 3-1 (26-24, 25-19, 29-31, 25-18);
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Emma Villas Siena 3-1 (27-25, 25-22, 23-25, 25-17) ;
Cassa Rurale Cantù-Materdominivolley.it Castellana Grotte 3-2 (25-21, 23-25, 25-21, 24-26, 15-6);
Club Italia Roma-Globo Banca Pop. Frusinate Sora 1-3 (15-25, 25-21, 19-25, 17-25);
Aurispa Alessano-Globo Scarabeo Civita Castellana 3-1 (23-25, 25-18, 25-18, 25-19);
Conad Reggio Emilia-Centrale del Latte McDonald's Brescia 2-3 (25-22, 17-25, 25-21, 23-25, 12-15); VBC Mondovì-Maury's Italiana Assicurazioni Tuscania 2-3 (25-14, 25-23, 22-25, 21-25, 15-17)
LA CLASSIFICA-
Globo Banca Pop. Frusinate Sora 9, Cassa Rurale Cantù 8, Potenza Picena 6, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 6, Maury's Italiana Assicurazioni Tuscania 5, Sieco Service Ortona 5, Globo Scarabeo Civita Castellana 4, Conad Reggio Emilia 4, VBC Mondovì 3, Centrale del Latte McDonald's Brescia 3, Emma Villas Siena 3, Aurispa Alessano 3, Club Italia Roma 2, Materdominivolley.it Castellana Grotte 2.
corrieredellosport

Sassuolo-Carpi 1-0

Dodicesima giornata Serie A TIM 2015/16
IL TABELLINO
Sassuolo-Carpi 1-0
Marcatori: 28' Sansone (S)

SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko (69' Gazzola), Ariaudo, Acerbi, Peluso; Pellegrini (64' Biondini), Magnanelli, Missiroli; Berardi, Falcinelli (66' Defrel), Sansone.
A disp: Pomini, Pegolo; Longhi, Antei, Fontanesi, Laribi, Duncan, Politano, Floccari.
All. Eusebio Di Francesco
CARPI: Belec; Zaccardo (77' Wallace), Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Letizia, Marrone (60' Di Gaudio), Bianco, Pasciuti (66' Matos); Lollo, Lasagna.
A disp: Brkic, Benussi; Bubnjic, Cofie, Lazzari, Gino, Wilczek.
All. Fabrizio Castori

Arbitro: Sig. Valeri di Roma 2
Assistenti: Sig. Carbone di Napoli - Sig. La Rocca di Ercolano
IV Ufficiale: Sig. Lo Cicero di Brescia
Addizionali: Sig. Gavillucci di Latina - Sig. Serra di Torino

Note: ammoniti Falcinelli (S), Marrone (C), Pellegrini (S), Lollo (C), Zaccardo (C), Biondini (S), Di Gaudio (C), Consigli (S), Wallace (C)
sassuolocalcio.it

Calcio #SerieA: ok replay gol allo stadio, no azioni dubbie

- Gli spettatori allo stadio finalmente potranno rivedere sul maxischermo le azioni salienti della partita a cui assistono. Il via libera arriva da una circolare della Lega Serie A, in seguito a quanto approvato dal Consiglio federale del 22 ottobre, che però prevede una serie di limiti piuttosto stretti, per cui è lecita solo la trasmissione di gol convalidati, chiare occasioni da gol e azioni spettacolari. Non potranno essere trasmesse immagini di azioni controverse per fuorigioco e/o falli oppure gol viziati da fuorigioco e/o falli. I filmati possono essere trasmessi in differita, a gioco fermo, una sola volta ad episodio e senza l'utilizzo del rallentatore - precisa la circolare - e non devono includere alcuna immagine "che possa avere un impatto sullo svolgimento del gioco; possa essere ragionevolmente considerata come controversa nella misura in cui è probabile che incoraggi o inciti qualsiasi forma di disordine pubblico; possa mostrare un qualsiasi disordine pubblico, disobbedienza civile e/o materiale offensivo (ad esempio striscioni o cartelli; possa criticare, compromettere o danneggiare la reputazione, la posizione o l'autorità dell' arbitro, dei calciatori e/o di qualsiasi altra figura presente allo stadio (includendo ogni immagine il cui scopo sia di evidenziare, direttamente o indirettamente, qualsiasi azione di fuorigioco, falli commessi da calciatori, potenziali errori di un ufficiale di gara e/o qualsiasi comportamento che sia contrario ai principi del fair play)". Come era già previsto, nell'intervallo e nel post-gara può essere trasmessa la cosiddetta 'goal collection', ossia la rassegna delle reti della giornata di Serie A.
ansa

Europa League: Lech Poznan Fiorentina 0-2. Rosenborg Lazio 0-2 con doppietta Djordjevic

Trasferte vittoriose per Lazio e Fiorentina nella quarta giornata della fase a gironi di Europa League. La formazione biancoceleste batte il Rosenborg 2-0 grazie alla doppietta di Djordjevic (9' e 29' pt). I viola battono il Lech Poznan 2-0 con due gol firmati da Ilicic (42' pt e 38' st)
ansa

Basket E' ufficiale, Messina nuovo ct azzurro. Accordo per torneo preolimpico e eventuale partecipazione Giochi

Ettore Messina è il nuovo commissario tecnico della Nazionale maschile di basket. L'accordo, valido per il torneo preolimpico di luglio e per l'eventuale partecipazione degli azzurri ai Giochi di Rio nell'agosto 2016, è stato raggiunto oggi dal presidente della Fip, Giovanni Petrucci, e dall'attuale assistant coach dei San Antonio Spurs.
ansa
   

Sansone sfida il Carpi: «I tifosi ci tengono»

Sansone indica la ricetta per vincere: "E' un derby emiliano - spiega l'attaccante - le città non sono molto lontane, i nostri tifosi ci tengono particolarmente. Non è mia facile giocare contro le squadre che si chiudono dietro, bisogna avere pazienza di fare girare la palla per poi sfruttare le occasioni che ci capiteranno".
tuttosport

La musica scende in campo: domenica ospiti i Radio Luxembourg

Prosegue in Serie A TIM il progetto realizzato dal Sassuolo Calcio in partnership con Cube Comunicazione che vede protagonisti le più fresche realtà musicali italiane. Durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo lo spettacolo non si ferma, anzi, spazio alla musica! Un progetto fortemente voluto per offrire una importante possibilità ai musicisti italiani e collegare i valori forti e positivi legati alla passione per la musica e lo sport, e un valore aggiunto offerto a tutti gli spettatori. 
Domenica al Mapei Stadium si esibiscono i Radio Luxembourg.
Dal nome della prima radio libera in Europa – risalente agli anni Sessanta – inizia il progetto Radio Luxembourg, con l'intento di riproporre tutte le hit di quel decennio, che hanno poi contrassegnato un epoca: quelle dei complessi beat. La band prende vita grazie a cinque musicisti, che si ritrovano dopo molteplici esperienze e decidono di unirsi per riprendere le canzoni con le quali hanno imparato a suonare il proprio strumento.
Tra Beatles, Rolling Stones e altri gruppi storici dei decenni d’oro del beat, le serate dei Radio Luxembourg sono accompagnate dalle immagini proiettate su schermo gigante di quell'indimenticabile periodo.
sassuolocalcio.it

Giornata di sport al Mapei Stadium: il grande calcio incontra la MotoGP

L'U.S. Sassuolo Calcio è lieta di annunciare che prima della partita Sassuolo-Carpi, che si svolgerà domenica 8 Novembre alle ore 15 presso il Mapei Stadium - Città del Tricolore, sarà trasmessa in diretta sul maxischermo a partire dalle ore 14 la gara conclusiva del mondiale della MotoGPTM, il Gran Premio Motul di Valencia, durante il quale si assegnerà il titolo iridato della MotoGPTM.
A Sky va il ringraziamento della società, perché è grazie alla sua disponibilità e competenza che saremo in grado di condividere questa emozione con i nostri tifosi.
Ricordiamo ai tifosi ospiti che la visibilità del maxischermo dal settore a loro dedicato non è ottimale.

IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E IL CONI HANNO PRESENTATO LE MIGLIORI CINQUE “BUONE PRATICHE” IN MATERIA DI INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT

Al Parco Sportivo Foro Italico di Roma si è tenuto il meeting conclusivo 
del progetto “Sport e Integrazione” con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il Presidente del CONI Giovanni Malagò

Roma, 5 novembre 2015 – Sono state premiate oggi, al Parco Sportivo Foro Italico di Roma, le cinque “Buone Pratiche” vincitrici del progetto “Sport e Integrazione”, inserito nell’ Accordo di Programma per la promozione delle politiche di integrazione nello sport, sottoscritto nel 2014 e rinnovato nel 2015 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il CONI.
Nel meeting di chiusura del progetto, sono stati presentati i risultati raggiunti nei tre principali ambiti di intervento: le “Buone Pratiche”, ossia un percorso mirato a raccogliere, valorizzare e diffondere le esperienze positive in materia di sport e integrazione realizzate su tutto il territorio nazionale; la promozione del diritto di Cittadinanza Sportiva; il percorso educativo nelle scuole.
Al meeting sono intervenuti Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Alberto Miglietta, Amministratore Delegato della CONI Servizi, Federico Soda, Direttore Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), e Diana Bianchedi, componente del Comitato Scientifico del progetto.
A raccontare la propria esperienza sul tema di sport e integrazione sono stati numerosi campioni di livello internazionale che difendono i colori dell’Italia, come Carlo Molfetta (CS Carabinieri), oro olimpico di taekwondo a Londra 2012, Frank Chamizo (CS Esercito), campione mondiale in carica di lotta libera, Anzhelika Savrayuk (CS Aeronautica Militare), ex ginnasta, 3 ori mondiali e un bronzo olimpico, Fostine Eseosa Desalu (GS Fiamme Gialle), oro nei 200 metri ai recenti Giochi Mondiali Militari, l’ostacolista Josè Bencosme, il velocista e ostacolista Ivan Mach Di Palmstein e lo specialista di fondo e mezzofondo Ahmed El Mazouri.
Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: “La strada ci viene indicata dall’essenzialità dei bambini: correre dietro la palla è divertente e crea un senso di comunità. A questa semplice evidenza noi ci arriviamo con complicati ragionamenti. I sistemi valoriali sono frutto delle relazioni, di come le persone sono parte della comunità. Questo progetto rappresenta l’altra faccia della medaglia: un percorso insieme per superare interessi, paure e divergenze. Diamo continuità attraverso la costruzione di una scala fatta di singoli gradini”.
Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “Anch’io sono figlio dell’integrazione, ho un padre italiano e una madre cubana e quando Chamizo ha vinto il Mondiale l’ho chiamato al telefono e parlandogli in spagnolo gli ho detto ‘sai che sono cubano come te?’. Sono orgoglioso che lo sport sia in prima fila per aprire la porta della cittadinanza sportiva nella società. Il CONI ha indicato la strada da percorrere e adesso bisogna spingere sull’acceleratore, facendo moral suasion, perché abbiamo bisogno del completamento di questo iter legislativo per vincere una battaglia di civiltà“.
I numeri del progetto sono stati illustrati da Teresa Zompetti , Responsabile Corporate Social Responsibility del CONI. Sono state coinvolte circa 56 mila classi, raccolti 23 mila testi e 32 mila disegni. Ogni classe ha scelto un elaborato da iscrivere al concorso finale, di questi ne sono stati selezionati e premiati 104. Dieci sono stati invece gli incontri con il campione, organizzati in 10 città diverse.
Per quanto riguarda le “Buone Pratiche”, sono arrivati circa 44 progetti, di questi ne sono stati ammessi 36 (tutti inseriti in una pubblicazione dedicata) e selezionati 15 dalla commissione valutatrice. A rispondere sono stati gli organismi riconosciuti dal CONI, le associazioni del mondo dello sport, il terzo settore e gli Enti territoriali, con progetti legati alla capacità dello sport di alimentare il processo di integrazione.
Sono cinque i progetti vincitori: “Bergamondo 2015”, torneo di calcio organizzato dal Centro Sportivo Italiano al quale prendono parte atleti migranti in rappresentanza del proprio Paese d’origine; “Dove nascono i giganti”, progetto dell’Asd Gran Sasso Rugby che ha portato il gioco e i valori della palla ovale in numerose scuole delle province di Chieti e de L’Aquila con un alto numero di bambine e bambini provenienti da un contesto migratorio; “Mondiali Antirazzisti”, manifestazione della Uisp, organizzata ogni anno, dal 1997, in provincia di Modena, che unisce sport, tifo, gioco, condivisione e attività culturali con la partecipazione di diverse comunità di migranti; “Il Calciastorie”, progetto della Lega Serie A in collaborazione con la Uisp, che ha portato nelle scuole di 15 città i valori dell'integrazione e della tolleranza attraverso il racconto delle storie di personaggi sportivi che hanno vissuto episodi di discriminazione; “Progetto 42”, programma della Federazione Italiana Baseball Softball dedicato alle scuole e mirato a coniugare la trasmissione dei valori sportivi e di quelli legati all’integrazione. Menzione speciale al “Progetto rete!” della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Con l’intervento del Prof. Pierluigi Matera, è stato anche approfondito il tema della cittadinanza sportiva, principio incluso nel Manifesto Sport Integrazione, attraverso la presentazione di uno studio sulla normativa italiana ed europea in materia.

Nell'ambito del percorso educativo per le scuole, il meeting è stato preceduto dall’ottavo “Incontro col campione” che ha visto gli atleti presenti, insieme a Cristina Chiuso, Delegata Provinciale del CONI Roma, condividere la propria testimonianza di Sport e Integrazione agli alunni dell’ Istituto Comprensivo Paolo Stefanelli. Dai racconti delle loro storie sono emerse esperienze positive di integrazione, ma soprattutto sono stati sottolineati i valori formativi che l’attività sportiva ha insegnato loro. Lo sport è stato raccontato quindi come equilibrio, senso della vita, mezzo per imparare ad affrontare e superare le difficoltà, vivere allo stesso tempo gioie e dolori. In molti hanno vissuto la squadra come una sorta di famiglia, uno stare assieme per lavorare verso un obiettivo comune. Lo sport ha significato anche ampliare gli orizzonti, girare il mondo, conoscere culture e lingue diverse.