Sport Land News: aprile 2014

Grissin Bon, il bilancio dell'EuroChallenge: quasi 10 mila spettatori e 260 mila contatti in tv per la finale

Non è ancora calata la eco suscitata dalla Final 4 EuroChallenge, vinta sul campo del Pala Dozza dalla Grissin Bon, che ha riportato la prestigiosa coppa europea in Italia, ma a livello organizzativo si può già fare qualche considerazione positiva su questo prestigioso evento. Oltre al successo sportivo ottenuto sul campo, la Final 4 EuroChallenge organizzata dalla Pallacanestro Reggiana in collaborazione con Best Union, ha registrato un grandissimo successo di pubblico e di audience televisiva: sono stati 6 venerdì e 7 domenica i pullman di Gaspari Viaggi che hanno portato i tifosi reggiani a Bologna. Il totale del pubblico delle semifinali è stato di 4.624 presenti, saliti a 4.879 per le finali, per un incasso totale di 203.177,00 euro. Dei quasi 10.000 spettatori, 380 sono stati i tifosi ungheresi presenti in ciascuna giornata ed una cinquantina circa quelli russi e quelli turchi, tra tifosi e ospiti dei club partecipanti. Quasi 50 anche i rappresentanti dei media europei che hanno coperto la manifestazione. Eccezionale è stata la risposta televisiva: venerdì sono stati 105.000 i contatti su E’tv regionale, 220.000 su E’tv nazionale; domenica per le finali sono stati 125.000 contatti su E'tv regionale, 260.000 su E'tv nazionale.
Sito Uff. Pall. Reggiana

EUROCHALLENGE, FINAL FOUR: L’ATTESA DI REGGIO EMILIA IL VIAGGIO, LA FESTA (video)

IL VIAGGIO, LA FESTA è il titolo del video che Sportxpress ha voluto realizzare per l’occasione, con l’obiettivo di celebrare il successo di Reggio Emilia, la prima squadra capace di alzare al cielo una coppa europea da cinque anni a questa parte (l’ultima era stata la Virtus Bologna sempre in Eurochallenge).

Basket, Serie A: Venezia-Reggio

L'Umana recupera domani la gara con la Grissin Bon Reggio Emilia (Taliercio, ore 18.15, diretta su www.gazzetta.it) e prova a tenersi aggrappata all’'silissimo filo che la tiene legata ai playoff. Intanto bisogna battere la squadra di Max Menetti con almeno 21 punti di scarto per rovesciare il passivo del PalaBigi, un’impresa ardua per un gruppo che nelle ultime 11 giornate ha vinto solo con Bologna e Cremona.
torna rosselli — Ritorna capitan Guido Rosselli, un mese e mezzo dopo il secondo intervento alla schiena, un problema che ha costretto l’azzurro a saltare praticamente mezza stagione in due tornate diverse. Venezia prova a dare ancora un senso a una stagione deludente, caratterizzata da scelte rivelatesi poco redditizie e da qualche infortunio di troppo. L’opzione 5 (italiani)+5 (stranieri), alla fine non ha pagato, minata alla base dal voltafaccia di Casper Ware (con cui la Reyer aveva già l’accordo) e la virata sul doppio play italiano (Vitali e Giachetti). Quando l'Umana ha annunciato l’ingaggio di Donell Taylor e Andre Smith, ovvero i capocannonieri della Serie A nelle ultime due stagioni, nessuno aveva escluso la squadra allora di Andrea Mazzon dal lotto delle pretendenti ai playoff, e anche in posizioni di vertice. Invece la guardia di Washington ha deluso, risultando raramente determinante, mentre l'ex Samara ha confermato le sue qualità tecniche e di duttilità in campo. Zare Markovski, arrivato dopo la quinta giornata (1-4 il bilancio di Mazzon), era riuscito a trasformarsi in alchimista miscelando gli elementi a sua disposizione (8 vittorie in 11 partite), centrando l’accesso alla Final Four di Coppa Italia e portando l’Umana a 4 punti dalla testa della classifica dopo la vittoria su Caserta alla prima di ritorno, nonostante gli infortuni di Rosselli e di Giachetti. Come in precampionato, quando erano assenti Vitali, Rosselli e Magro impegnati in azzurro, l’Umana aveva trovato nelle difficoltà la forza per decollare (la sorpresa del diciottenne Akele, la crescita progressiva del rookie Linhart) diventando una squadra vera.

quanti guai
— Il giro di boa ha segnato la svolta: la decisione di "sacrificare" Tony Easley, ceduto a Caserta, per arrivare all’accoppiata Johnson-Crosariol non ha pagato, i problemi fisici di Vitali, il lento rientro di Giachetti, il secondo stop di Rosselli. Tutti elementi destabilizzanti che hanno sconquassato a più riprese gli equilibri facilmente raggiunti e il crollo è stato totale (2 vittorie in 11 gare), ultimo posto nel girone di ritorno. L’attenuante è che gli infortuni hanno colpito solo gli italiani, più difficili da rimpiazzare, eppure il presidente Brugnaro ci ha sempre creduto, investendo in extremis anche su Sasha Vujavic. Con Reggio Emilia è la partita dell’orgoglio, del desiderio di dimostrare di essere giocatori da Reyer, anche se ormai lo sguardo è rivolto alla prossima stagione.
 Michele Contessa 

Venezia, Donell Taylor: «Felice per Reggio. Ma noi vogliamo vincere»

Donell Taylor sfiderà il suo passato nel posticipo in programma al Taliercio il primo maggio. La guardia della Reyer Venezia proverà a dare un dispiacere alla Grissin Bon, fresca vincitrice della Eurochallenge, e proverà a dare ancora speranze all’Umana di agganciare l’ultimo posto playoff.

Taylor ha parlato a Il Corriere del Veneto.

“Tutto dipenderà da come si mette la partita, ma spero di poter dare il mio contributo. Sono felice per i ragazzi e per il coach di Reggio, so che dall'inizio della stagione, da quando erano partiti per questa avventura europea, erano intenzionati a fare bene, quindi complimenti a loro che hanno centrato l'obiettivo. Non credo che la vittoria in coppa li porterà qui appagati o scarichi. Anche loro, come noi, vorranno vincere. Non dovremo cambiare il nostro solito modo di giocare, dovremo essere in grado di proporre una difesa sempre efficace: ognuno dovrà rispettare il proprio ruolo, in pratica le cose che ci siamo detti dall'inizio della stagione”. 

sportando.net

7 GIUGNO: SPORTIVI DA PAPA FRANCESCO!

Per le società sportive di tutta Italia l’appuntamento storico è fissato nel pomeriggio di sabato 7 giugno 2014 in piazza San Pietro per l’incontro con Francesco. In occasione dei 70 anni dalla fondazione del Centro Sportivo Italiano sarà questa l’occasione per fare festa colorando, con tute, striscioni e vessilli, come fosse un grande stadio, la splendida piazza racchiusa dal colonnato del Bernini. Protagonisti saranno tutti gli sportivi: gli atleti, gli allenatori, gli animatori, gli arbitri, i dirigenti e le famiglie per testimoniare, assieme al Santo Padre, la bellezza e la ricchezza dei valori dello sport.
L’incontro del 7 giugno avrà un ampio spazio sui social network attraverso l’hashtag #societasportivedalpapa
Sono invitate a partecipare TUTTE LE SOCIETA’ SPORTIVE italiane, di qualsiasi sport, di qualsiasi età, e affiliate a qualsiasi Ente o Federazione, nonché tutte le istituzioni religiose, politiche, amministrative o le singole persone che credono nel valore educativo e formativo della attività sportiva. E’ un evento PER TUTTI, perché crediamo che lo sport veicoli messaggi educativi universali, che vadano al di là delle etichette e delle bandiere.

Un'opportunità per le società sportive

Ci si poteva accontentare della Sala Nervi, ma non ci è stata nemmeno proposta. Si vede che i collaboratori del Santo Padre sanno di che pasta sono fatte le società sportive. Quindi: "riempirete piazza San Pietro!". Grazie della fiducia, ci proviamo. Perchè vale davvero la pena onorare una occasione quasi irripetibile di omaggiare questo pontefice che ha fatto della tenerezza, della sobrietà e del calore umano la sua cifra interpretativa del vangelo.
fonte http://www.societasportivedalpapa.org/
Non è questione di fare bella figura davanti al pontefice, proprio no: è invece una opportunità di far capire quanto la vocazione sportiva e quella cristiana possano essere sovrapposte quando vissute nella maniera giusta. E questo è un messaggio che scavalcherà il colonnato del Bernini per arrivare agli occhi del paese intero.
Non importa che siate affiliati al CSI oppure no, non importa che siate cattolici praticanti oppure no; ciò che ci importa è che abbiate lo spirito sportivo, la gioia di stare insieme e di far festa, e lacuriosità di incontrare un uomo eccezionale, che sarà lì vicino a voi e per voi. Questi sono gli unici ingredienti che ci bastano per invitarvi a questo evento; tutto il resto (tessere, appartenenze, credo politico, dimensioni della società sportiva ecc.) non deve contare assolutamente nulla. Non conta per Papa Francesco, non conta per noi e non deve contare nemmeno per voi.
Sarà una esperienza straordinaria, il più bel modo per fare gruppo tra di voi, per chiudere in modo eccezionalmente entusiasmante questo anno sportivo, per vivere una esperienza che nemmeno alle più belle delle finali si potrà nemmeno avvicinare. Non potete mancare, non potete lasciare un posto vuoto non solo nella vostra Piazza ma anche nei vostri cuori. Il Papa ci chiama tutti, credenti o non credenti, ricchi e poveri, primi e ultimi; non negate a voi stessi e alla vostra gente questa opportunità.
Per questo, vi aspettiamo. Sette giugno, tutti a Roma.

La stangata di Matteo Renzi, 80 milioni in meno allo sport?

Appena troverà il tempo, Matteo Renzi incontrerà Giovanni Malagò. Lo farà (di nascosto) forse in questi giorni. Per ora il premier, a Palazzo Chigi dal 22 febbraio, è stato preso da problemi più urgenti: ma lo sport merita rispetto e attenzione. Malagò è stato abile nello sventare il rischio di una riduzione drastica dei rimborsi spese ai dilettanti, cosa che avrebbe paralizzato l'attività di milioni di persone (atleti, tecnici, giudici di gara, ecc.). Ma adesso giocherà la partita più dura, evitare cioè che Renzi tagli, drasticamente, i fondi allo sport. Per ora al Coni arrivano 411 milioni all'anno, e già c'è stata in passato una decurtazione. Malagò stamani si è sforzato di essere ottimista: "Sinceramente, non mi risultano tagli, soprattutto consistenti. Non sarebbe giusto". Ma in ambienti vicini a Palazzo Chigi, ora si sussurra che Renzi, che ha sforbiciato ovunque (anche 150 milioni alla Rai), sarebbe intenzionato a ridurre i contributi statali allo sport del 20 per cento. Ottantadue milioni in meno. Una stangata. Che metterebbe in difficoltà il Coni, e le Federazioni sportive. Malagò si augurava un taglio sotto il 10 per cento: ci sarà una trattativa, possibile che alla fine la riduzione sia del 15 % (61 milioni in meno). Non sarebbe comunque poco. Anche perché la Giunta Coni, martedì 6 maggio, dovrà discutere sul nuovo sistema di ripartizione dei contributi alle Federazioni: verranno privilegiate quelle olimpiche e conterà poco il numero di iscritti (anche perché qualcuno bara...). La Figc è già in allarme, tanto da ritenere "punitivi" alcuni parametri scelti dalla commissione-Buonfiglio, di cui Abete non faceva parte. 

Gli Usa quasi pronti, Roma 2024 si allontana

Los Angeles, Boston, Dallas, Philadelphia, Washington Dc, San Diego e San Francisco sono le città degli Usa che si vogliono candidare per le Olimpiadi estive del 2024 (2016 Rio, 2020 Tokyo). Ma potrebbero anche aumentare e diventare una dozzina. Il comitato olimpico Usa (Usoc), a giugno, stabilirà una short list di tre candidate poi entro fine anno sceglierà una sola città, come vuole il Cio. New York ha fallito l'assalto all'edizione 2012, Chicago a quella del 2016 (nonostante l'impegno del Presidente Obama). E Roma? Silenzio totale. Giovanni Malagò si è mosso bene, sinora: con tatto, sensibilità. Il Cio apprezza il Coni. Ma non basta: per candidarsi servono almeno 20-30 milioni, e serve soprattutto una Capitale presentabile (ora non lo è). Marino ha altri problemi, Renzi vorrà impegnarsi già adesso? Non credo: il premier prenderà tempo e vedrà come sarà la situazione del Paese (e di Roma) la prossima estate. C'è tempo infatti ancora più di un anno prima di presentare al Cio la candidatura ufficiale. Ma Malagò teme la città Usa (San Diego?) che scenderà in campo. Forse più delle possibili candidature di Parigi e Berlino. Insomma, Roma perde sempre più consistenza: è il caso di insistere? Oggi come oggi non avrebbe molte chances. Ma c'è da dire anche che un'Olimpiade è un 'opportunità di sviluppo, di lavoro per i giovani. C'è da pensarci bene. Malagò lo sta facendo. Ora tocca agli altri, governo e comune.

Cori razzisti, ecco come cambia. Meno curve chiuse, più attenuanti ai club

L'accordo è (quasi) raggiunto: da questa estate si cambia. La Figc modificherà le norme che riguardano i cori razzisti e i cori di discriminazione territoriale (contro Napoli, per capirci). Nell'ultima gara, molti tifosi dell'Inter hanno di nuovo insultato e offeso i napoletani. Un "giochino" stupido, e che dovrebbe finire. Ma purtroppo non finisce. Così la Figc rivedrà norme che sono di difficile applicazione. Cosa farà ad esempio domani il giudice sportivo, Tosel? Chiuderà per due gare la curva dell'Inter? O chiederà ancora un supplemento di indagine come fatto in passato? A luglio, comunque, verranno riscritte le regole: verranno introdotte di nuovo le attenuanti. Sì perché per i cori non sono previste, mentre per altri comportanti (lancio di petardi, bombe carta o incidenti vari) i club beneficiano di sconti di pena. Ma i club dovranno dimostrare che si battono contro il razzismo con progetti seri, oggettivi che rispondano a criteri standard. Non con iniziative isolate. Ci saranno meno curve chiuse, forse più ammende (peraltro inutili). Inoltre, i club potranno suddividere le curve in settori colorati (ma non alzando nuove barriere, l'Uefa non vuole), in modo da cercare di isolare sempre più questi idioti "coristi". E' una battaglia che va combattuta. Una battaglia di civiltà. Ma non con norme, come adesso, che fanno discriminazione nella discriminazione (perché ad esempio non vengono puniti i cori contro Roma?).

Calcio-spezzatino, calano le trasmissioni della Rai
L'ormai inevitabile calcio-spezzatino (e sarà sempre peggio) fa calare gli ascolti delle trasmissioni Rai. Nessuna stavolta supera il 10 per cento. Stadio Sprint, condotto da Enrico Varriale, raggiunge il 7,14 per cento di share, con 1.152.000 spettatori. Novantesimo Minuto, affidato a Franco Lauro e al suo staff, tocca quota 9,66 %, 1.722.000 spettatori. E la Domenica Sportiva, condotta da Paola Ferrari, fa 1.261.000 spettatori (9,05%).

Rai sciopero sospeso, finale Coppa Italia col commento
Il cdr di Rai Sport, dopo due incontri con il dg Gubitosi, ha deciso di sospendere lo sciopero proclamato per sabato 3 maggio in occasione della finale di Coppa Italia fra Napoli e Fiorentina. La gara quindi andrà regolarmente in onda su Rai 1, con telecronaca e commenti. Il dg ha promesso delle proteste dei giornali sportivi e ha promesso di ristudiare anche la situazione dei canali tematici (Rai Sport 1 e 2).

La Rai resta la tv degli azzurri: accordo con l'Uefa sino al 2018
La Rai resta la tv della Nazionale. Accordo infatti tra Uefa e Rai sui diritti di trasmissione in Italia di tutti i match della Nazionale nelle qualificazioni agli Europei 2016 e per la Coppa del Mondo 2018. La Rai trasmetterà tutte le partite di qualificazione in diretta su Rai1, nonchè un programma di highlights su Rai Sport con le sintesi dei match disputati lo stesso giorno. Commentando l'accordo, Giuseppe Pasciucco, Direttore Diritti Sportivi della RAI, ha detto: "Esprimiamo un particolare ringraziamento a Uefa per aver continuato la consolidata partnership con la Rai. Attraverso tale accordo, la Rai garantirà agli appassionati italiani del calcio un'ampia copertura multipiattaforma ed in chiaro di tutte le partite dell'Italia per le Qualificazioni Europee, contribuendo, in tal modo, ad arricchire ulteriormente la programmazione sportiva della Rai in qualità di operatore di servizio pubblico".
repubblicca.it

Reggio ha vinto la Eurochallenge ma lo ha fatto al PalaDozza di Bologna

Mauro Del Bue, assessore allo sport del Comune di Reggio Emilia, ha rilasciato un intervento a Prima Pagina sulla questione restyling del PalaBigi. Reggio ha vinto la Eurochallenge ma lo ha fatto al PalaDozza di Bologna.

“La questione del palazzo dello sport è tornata in primo piano dopo il trionfo della nostra Grissin Bon in Eurochallenge. Un trionfo al quale anch'io ho partecipato nella gradinata dei tifosi e con la maglietta bianco-rossa. Desidero dunque, anche a nome della città, innanzitutto esprimere la mia gratitudine al presidente Stefano Landi ed estenderla a tutto lo staff, da Dalla Salda a Frosini, al presidente Paterlini, al coach Menetti e ai giocatori tutti, protagonisti di questa magnifica e meritata impresa. Torno al tema facendo due passi indietro. Era il 1987 quando per la prima volta venne presentato un progetto di un nuovo palasport: io stesso me ne occupai da deputato e da membro deUa Commissione cultura e sport della Camera. Il finanziamento per realizzarlo, di 2,5 miliardi a fondo perduto, venne ottenuto approfittando della legge sui mondiali del 1990 deUa quale e-ro relatore, ma poi Pallacanestro Reggiana decise di non procedere. Nel 2009 è poi emersa la proposta della società Aurora (Coopsette e Consumatori Nordest): tale società avrebbe finanziato la realizzazione di un pala da 15 milioni di euro in cambio dell'inserimento nel Poe (Piano operativo comunale) della richiesta relativa alla realizzazione di un grande centro commerciale nella sua area, attigua alla stazione Mediopadana. Quest'ultima possibilità è sfumata a fronte della mancata richiesta e del mancato investimento previsto. Non rassegnandomi, due anni fa ho lanciato l'idea del restyling dell'attuale palazzo dello sport nell'ambito di un progetto urbanistico dell'intera zona di via Guasco. L'ipotesi, nel corso di un incontro svoltosi negli uffici dell'architetto Oliva, al quale ha partecipato anche l'ex sindaco Delrio, è stata apprezzata da Stefano Landi, che ha richiesto subito la possibilità di utilizzo dello stabile dell'ex Omni per la sua società. Un anno fa la richiesta, nel corso di un secondo incontro, è stata ancora più precisa. Il Comune doveva mettere a disposizione l'ex Omni, affidare alla Pallacanestro Reggiana la gestione del palasport per 30 anni, sborsare 1,5 milioni in conto gestione per le opere esterne. Noi dicemmo tre sì: alla fine dell'anno abbiamo appreso però che la proposta, che la stessa Pallacanestro ci aveva formulato, era stata bloccata dal patron Landi. Abbiamo anche preso atto che si sta studiando una proposta alternativa: penso che la prossima giunta e il prossimo sindaco la valuteranno con interesse. Per parte mia, pur rammaricato del fatto che questo progetto, al quale tanto avevo lavorato, non sia potuto partire in questo quinquennio, resto convinto di aver tracciato un percorso dal quale i futuri amministratori non potranno prescindere. Infine lancio un'altra idea. Da subito, il Comune potrebbe anticipare con alcuni interventi il progetto complessivo. Penso alla sistemazione della gradinate, alla posatura delle poltroncine, alla ristrutturazione dei bagni, alla sistemazione della sofittatura. Lo potrebbe fare a spese sue, che sarebbero limitate e stornate dalla spesa complessiva, per poi affidare alla Pallacanestro la realizzazione del progetto”.

“Sono trascorsi 10 anni dall'ennesima promessa disattesa di realizzare un nuovo palasport”, scrive invece Giacomo Giovannini, consigliere comunale di Progetto Reggio: “la città non può sprecare altri anni. Di fronte al meritatissimo trionfo della Grissin Bon, la tentazione di qualche candidato sindaco potrebbe essere quella di riciclare vecchie promesse. Penso invece che sia necessario un ragionamento serio su quale tipo d'impianto serve alla città, per poi avviare un progetto sostenibile”.
sportando

PalaDozza, l'Eurochallenge è di Reggio In parterre anche il sottosegretario del governo, Graziano Delrio, Romano Prodi e il presidente federale Petrucci

BOLOGNA - Apoteosi Reggiana. La Grissin Bon scrive la pagina più bella della sua storia quarantennale vincendo l'Eurochallenge nella finale del PalaDozza contro il Triumph 79-65. Partita dominata dai ragazzi di Menetti, ai quali è venuto un minimo di braccino solo negli ultimi tre minuti quando comunque la festa dei circa 4500 reggiani era partita da tempo. Esulta in parterre il patron Landi, con l'ad Dalla Salda e a poca distanza da loro il sottosegretario del Governo, Delrio, ex sindaco della città emiliana, mentre nel parterre opposto si alzano in piedi Romano Prodi e il presidente federale Petrucci.
CINCIA MVP - L'Italia torna quindi a trionfare in una competizione europea dopo cinque anni, quando fu la Virtus a imporsi sempre in Eurochallenge. Fra i più emozionati c'è Alessandro Frosini, oggi ds di Reggio Emilia che vinse questo trofeo nel 1998 con le V nere quando l'Eurolega era ancora sotto l'egida della Fiba. L'Mvp della Final Four è Andrea Cinciarini, ma mai come in questo caso la vittoria è dell'intera squadra e di coach Menetti, reggiano che sentiva questo appuntamento più di tutti. Dopo un avvio in equilibrio fino al 14-14, Reggio Emilia ha preso in mano la partita trovando cose buone da tutti quelli che hanno messo piede in campo, sempre con la faccia giusta.
PANCHINA - In avvio è stato James White (17 punti), con l'amico Hackett in parterre ad applaudirlo, a indicare la via, ma poi gli sono andati dietro tutti. Dalla panchina sono usciti Bell (10 punti nel secondo periodo), Brunner e Filloy con le giocate che hanno provocato il break per il 44-24 del secondo quarto, quello decisivo producendo una ottima pallacanestro con percentuali stellari (60% da due, 40% da tre, 92% ai liberi). Dopo, c'è stato solo da gestire evitando di alzare troppo presto le mani dal manubrio. Il secondo tempo è stata infatti una lunga marcia di avvicinamento alla premiazione, Kaukenas (15) ha come al solito tenuto la situazione sotto controllo e Cinciarini non ha tremato contro il pressing dei russi conducendo in porto la vittoria da leader indiscusso della squadra: «Siamo contenti di aver riportato la Coppa in Italia dopo cinque anni – ha detto il play – Sono due anni che sto lavorando bene qui a Reggio Emilia, ma senza i miei compagni e una grande società non sarei arrivato a questo punto». La festa è poi proseguita a Reggio con i tifosi ad aspettare la squadra per un nuovo bagno di folla.
corriere.it

Basket, Reggio Emilia vince l'Eurochallenge

Tutta la settimana a leccarci la ferita del ko di Milano nei playoff col Maccabi, e poi eccola la sorpresa più bella, con Reggio emilia che riporta una coppa eurpea in una bacheca italiana. Certo, l'Eurochallenge è una "coppetta", ma che gli uomini di Menetti si meritano fino in fondo contro avversari intriganti e che dimostrano come non di sola Eurolega viva il basket continentale.
Nella domenica in cui Milano capolista è ferma ai box proprio per smaltire tossine e delusioni internazionali, non mancano i risultati importanti: dal successo dell'orgogliosa Siena (capace sempre di accantonare le preoccupazioni pe run futuro sempre più nebuloso) sulla calante Brindisi, al colpo esterno di Caserta a Sassari, fino al successo in volata di Pesaro su Bologna, che tiene vive le speranze di salvezza dei biancorossi, impegnati nel derby salvezza con Montegranaro, altro team alle prese con scricchiolii finanziari non da poco...
Trionfo Reggio - Reggio Emilia si è aggiudicata l'EuroChallenge dominando la finale con i russi del Triumph (79-65), in un Paladozza gremito e in festa. Per il club emiliano si tratta del primo trofeo della sua storia. La squadra di Max Menetti ha condotto la gara per 40 minuti: L'inizio è stato abbastanza equilibrato (12 pari dopo 6 minuti) ma poi Gigli e un gioco da tre punti di Cinciarini hanno dato il la alla progressione di Reggio Emilia (23-16), che poi non si è più guardata indietro: di Bell e Filloy il +13, 48-32 il parziale all'intervallo lungo e poi il vantaggio si è sempre mantenuto intorno ai 20 punti.
Andrea Cinciarini (13 punti e 7 assist) è stato votato miglior giocatore della Final Four. Per la Grissin Bon Reggio Emilia 17 punti di un grande James White, 15 del 37enne Kaukenas (l'uomo che ha portato a Reggio classe ed esperienza per competere in campo europeo), 14 di Bell; per il Triumph 21 punti di Higgins e 20 di Rakovic
Caserta corsara - Caserta vince a sorpresa a Sassari 92-95 e ritorna in corsa per un posto nei playoff: , la squadra di Molin ha provato a scappare in chiusura di secondo quarto, poi chiuso 50-57, e dopo il sorpasso subito da Marques Green ha messo insieme il 10-0 che ha spezzato l'equilibrio (66-75). Sassari ha poi provato la tardiva rimonta nel finale (90-94 a 14" dalla sirena). Per Caserta 22 punti di Brooks, 19 di Roberts, 13 di Mordente, 10 per Michele Vitali e Scott. Per Sassari 30 punti, 10 rimbalzi e 12 falli subiti di Caleb Green, 18 per Drake Diener e 15 per Omar Thomas.
Ragland trascina Cantù - I canturini passano 96-70 in casa della Sutor grazie a un eccellente Joe Ragland (26 punti, con 5/6 da 2 e 5/7 nelle triple). A Montegranaro non è bastato un ottimo Zeljko Sakic, che ha sfiorato la tripla doppia con 15 punti, 11 rimbalzi e 8 assist). Per Pino Sacripanti anche 22 da Aradori, 14 da Jenkins, 12 da Abass e 10 con 8 rimbalzi da Leunen. Per Montegranaro 19 punti e 7 rimbalzi di Mazzola
Orgoglio Siena - La Mens Sana travolge Brindisi 84-66 e ribalta così anche il -4 dell'andata, rilanciandosi nella corsa al secondo posto. Brindisi, che ha visto l'esordio del nigeriano ex Trento Umeh (7 punti in 23'), è stata dominata spazzata via dopo l'intervallo lungo (62-42). Per Siena 20 di Erick Green, 14 di Haynes, 13+13 rimbalzi di Othello Hunter, 12 di Josh Carter. Per Brindisi 17 punti di James, 15 di Dyson e 13 di Campbell.
Varese spera - La Cimberio si impone non senza soffrire con Cremona 78-70. prezioso il successo di Varese ma il colpo esterno di Caserta a Sassari ha raffreddato gli entusiasmi del palasport di Masnago, che continua però a sperare in un posto nei playoff. Per la Cimberio 18 punti di Banks, 16 di De Nicolao, 13 di Stoglin, ma decisivo anche Ere con le sue triple . Per Cremona 20 punti di Rich, 17 di Jackson, 14 di Chase.
Coraggio pesarese - Un canestro da tre punti di Turner a soli 2" dalla fine, quando ormai tutto sembrava perso, regala alla Vuelle Pesaro la vittoria sui rivali storici di Bologna (79-78) che le permette di mantenere accesa la fiammella della salvezza. Pesaro comanda per lunghi tratti la partita - anche con il doppio vantaggio (l'ultimo al 25': 56-46), ma arriva col fiato corto nell'ultimo quarto, quando la Granarolo si affida alla guida di Walsh che e' capace di rivitalizzare gli ospiti fino a quel momento troppo imprecisi e distratti. Alla fine Pesaro tira meglio dalla distanza (35% contro 30 di Bologna) grazie a un prolifico Pecile prima dell'intervallo (45-39) e a Musso nella ripresa, domina ai rimbalzi anche se Ebi oscura un deludente Anosike, perche' Trasolini (11 rimbalzi e 16 punti) compensa le carenze del compagno. Bologna resta coi soliti Hardy, Walsh e Ebi, ma stavolta non bastano
13a di ritorno- Risultati 
Acea Roma - Giorgio Tesi Pistoia 75-87 sabato
Banco di Sardegna Sassari - Pasta Reggia Caserta 92-95
Sutor Montegranaro - Vitasnella Cantu' 70-96
Cimberio Varese - Vanoli Cremona 78-70
Montepaschi Siena - Enel Brindisi 84-66
VL Pesaro - Granarolo Bologna 79-78
Grissin Bon Reggio E. - Umana Venezia 1 maggio
Sidigas Avellino - EA7 Armani Milano 1 maggio
Classifica: EA7 Armani Milano 42; Montepaschi Siena e Vitasnella Cantu' 38; Enel Brindisi 36; Banco di Sardegna Sassari 34; Acea Roma 30; Grissin Bon Reggio Emilia e Pasta Reggia Caserta 28; Giorgio Tesi Pistoia e Cimberio Varese 26; Umana Venezia, Sidigas Avellino e Granarolo Bologna 22; Vanoli Cremona 20; Sutor Montegranaro 16; VL Pesaro 14.
ilsole24ore.com

PalaDozza, l'Eurochallenge è di Reggio


Apoteosi Reggiana. La Grissin Bon scrive la pagina più bella della sua storia quarantennale vincendo l'Eurochallenge nella finale del PalaDozza contro il Triumph 79-65. Partita dominata dai ragazzi di Menetti, ai quali è venuto un minimo di braccino solo negli ultimi tre minuti quando comunque la festa dei circa 4500 reggiani era partita da tempo. Esulta in parterre il patron Landi, con l'ad Dalla Salda e a poca distanza da loro il sottosegretario del Governo, Delrio, ex sindaco della città emiliana, mentre nel parterre opposto si alzano in piedi Romano Prodi e il presidente federale Petrucci.
CINCIA MVP - L'Italia torna quindi a trionfare in una competizione europea dopo cinque anni, quando fu la Virtus a imporsi sempre in Eurochallenge. Fra i più emozionati c'è Alessandro Frosini, oggi ds di Reggio Emilia che vinse questo trofeo nel 1998 con le V nere quando l'Eurolega era ancora sotto l'egida della Fiba. L'Mvp della Final Four è Andrea Cinciarini, ma mai come in questo caso la vittoria è dell'intera squadra e di coach Menetti, reggiano che sentiva questo appuntamento più di tutti. Dopo un avvio in equilibrio fino al 14-14, Reggio Emilia ha preso in mano la partita trovando cose buone da tutti quelli che hanno messo piede in campo, sempre con la faccia giusta.
PANCHINA - In avvio è stato James White (17 punti), con l'amico Hackett in parterre ad applaudirlo, a indicare la via, ma poi gli sono andati dietro tutti. Dalla panchina sono usciti Bell (10 punti nel secondo periodo), Brunner e Filloy con le giocate che hanno provocato il break per il 44-24 del secondo quarto, quello decisivo producendo una ottima pallacanestro con percentuali stellari (60% da due, 40% da tre, 92% ai liberi). Dopo, c'è stato solo da gestire evitando di alzare troppo presto le mani dal manubrio. Il secondo tempo è stata infatti una lunga marcia di avvicinamento alla premiazione, Kaukenas (15) ha come al solito tenuto la situazione sotto controllo e Cinciarini non ha tremato contro il pressing dei russi conducendo in porto la vittoria da leader indiscusso della squadra: «Siamo contenti di aver riportato la Coppa in Italia dopo cinque anni – ha detto il play – Sono due anni che sto lavorando bene qui a Reggio Emilia, ma senza i miei compagni e una grande società non sarei arrivato a questo punto». La festa è poi proseguita a Reggio con i tifosi ad aspettare la squadra per un nuovo bagno di folla.
correire.it

Final Four Eurochallenge: Grissin Bon Reggio Emilia, è l’ora della gloria!.... Flash diretta web radio dalle ore 18,45



L’ora della resa dei conti: tra 8 ore la Grissin Bon Reggio Emilia può scrivere il suo nome nella storia del basket europeo. Alle 19:00 infatti ci sarà la palla a due per la finale di Eurochallenge2014 contro i russi del Triumph Mosca. 
Sarà una gara da prendere assolutamente con le molle per Kaukenas e compagni, che saranno alle prese con un avversario molto ostico, un gruppo che rappresenta il giusto mix tra cestisti indigeni ed americani. Coach Stanislav Eremin, ex stella della nazionale URS, guida un gruppo che ha tra le stelle il russo Kuzjakin, l’israeliano Naimy, il canadese Landry ed i giramondo americani Mitchell, Mckee e Jefferson.
Una squadra abituata anche a gestire finali ad alta tensione, come testimonia anche la semifinale vinta in extremis contro gli ungheresi del Szolnoki, ma per capitan Cinciarini e compagni l’occasione è troppo ghiotta per farsi sfuggire un successo storico davanti al pubblico amico del Pala Dozza di Bologna.
olimpiazzurra.com

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
redazione.sport@simail.it

Basket: mancano tre giornate alla fine della stagione regolare, tre turni per accendere le speranze...

Mancano tre giornate alla fine della stagione regolare, tre turni per accendere le speranze di chi può ancora ambire a un posto nella griglia per i playoff. Mentre domani c’è la finale dell’EuroChallenge (ore 19 al PalaDozza di Bologna) con la Grissin Bon Reggio Emilia che sfida russi del Trumph Lyubertsy per aggiudicarsi il suo primo trofeo, il campionato di serie A propone lo sprint per il secondo posto con il clou a Siena dove la Montepaschi sfida l’Enel Brindisi. Toscani e pugliesi adesso sono, con Cantù, sul secondo gradino della classifica dietro Milano che domani riposerà: l’Armani, reduce dalla sfortunata trasferta di Eurolega a Tel Aviv, giocherà il primo maggio con la Sidigas ad Avellino e sempre giovedì andranno in campo Umana Venezia-Grissini Bon Reggio Emilia.

VIRTUS ROMA SCONFITTA
Roma ha giocato nell’anticipo e ha affrontato Pistoia. Partita da dimenticare, bruttissima e persa da un’Acea inguardabile 75-87. Niente nervi, niente orgoglio di una Virtus ha a tratti ha lasciato fare tutto agli avversari che sembravano gli Harlem. La Giorgio Tesi Group, dopo questo successo, ha ancora l’illusione di prendersi un posto per i playoff. Resa incondizionata di una Roma che non ha avuto difesa, gioco, orgoglio e ha lasciato anche il vantaggio nello scontro diretto (all’andata la Virtus ha vinto con 9 punti di vantaggio).
Adesso Roma deve ancora aspettare la certezza di giocare il playoff: le servono due punti per arrivarci. Partita orrenda e squadra fischiata alla fine. Chissà cosa avrà pensato Gigi Datome nel parterre: com’è diversa questa Virtus dalla sua. Ma quello era un altro gruppo, un gruppo che aveva un’anima. I lunghi avversari Daniel e Johnson ma anche Washington sono stati padroni dell’area e Wanamaker, il migliore, ha guidato i compagni presto al largo. Solo la reazione guidata da Goss con la collaborazione di Hosley, ieri il meno peggio dell’Acea, ha fatto mettere la faccia avanti (23-21 dopo 11’32”). Da quel momento è parso che la Virtus avesse riannodato i nodi che si erano sciolti e fosse tornata padrona del campo anche grazie a un ritrovato Baron. È stato un fuoco di paglia, una chimera perché quell’esiguo vantaggio è stato inghiottito in un amen. Nell’ultimo spezzone del secondo quarto l’Acea ha subito un parziale di 12-0 (allungatosi fino al 18-0) e da quel buco nel quale Roma è caduta non ha più saputo risollevarsi.
Acea Roma-Giorgio Tesi Group Pistoia 75-87
Acea Roma: Mayo 4 (2/3, 0/1), Goss 15 (4/6, 1/7), Hosley 14 (3/9, 2/6), Szewczyk 4 (2/4, 0/2), Mbakwe 10 (4/7), D’Ercole 5 (1/2, 1/2), Baron 21 (5/6, 3/10), Kanacevic 2 (1/3, 0/1). N.e.: Tonolli, Righetti, Alviti e Moraschini.
Giorgio Tesi G. Pistoia: Wanamaker 18 (8/9), Gibson 14 (4/5, 2/4), Washington 16 (6/10, 0/1), Daniel 8 (3/7), Meini (0/1, 0/1, Galanda 4 (1/1, 0/1), Cortese 10 (2/2, 1/3), Bozzetto. N.e.: Wvotti.
Arbitri: Paglialunga, Filippini, Seghetti.
Note: parziali: 18-21, 32-39, 45-62. Tiri liberi: Roma 10/11, Pistoia 16/19. Tiri da 3 punti: Roma 7/29, Pistoia 3/11. Rimbalzi: Roma 31 (19d., 12o.), Pistoia 37 (30d., 7o.).
IL CAMPIONATO
Siena-Brindisi, dicevamo. Se dovesse essere l’Enel a prevalere, avrebbe un bel vantaggio visto che il bilancio degli scontri sarebbe 2-0; diversamente se vincerà la Montepaschi con più di 5 punti, tutto si ribalterebbe. Brindisi domani farà debuttare il forte Umeh, play-guardia appena tesserato. Sempre per il secondo posto lotta Cantù che gioca a Porto San Giorgio contro Montegranaro che è stata penalizzata per il prossimo torneo di 2 punti in classifica per non avere pagato i contributi per i suoi tesserati.
Si chiude con una partita che un tempo era gara di splendida bellezza. Oggi, invece Pesaro e Bologna non sono altro che nobili decadute.
Domani le partite da giocare sono cinque. Alle 18.15 vanni in campo Banco Sardegna Sassari-Pasta Reggia Caserta, Montepaschi Siena-Enel Brindisi, Sutor Montegranaro-Vitasnella Cantù, Cimberio Varese-Vanoli Cremona e Vuelle Pesaro-Granarolo Bologna alle 20.30 mentre Venezia-Grissin Bon e Sidigas Avellino-EA7 Armani Milano si giocheranno il 1. maggio.
La classifica: Milano p. 42, Brindisi, Cantù e Siena 36, Sassari 34, Roma 30, Reggio E. 28, Caserta e Pistoia 26, Varese 24, Venezia, Avellino e Bologna 22, Cremona 20, Montegranaro 16, Pesaro 12.
di Carlo Santi - sport.ilmessaggero.it

Preview di Grissin Bon Reggio Emilia - Triumph Moscow

Oggi alle 19 la Pallacanestro Reggiana proverà a scrivere un pezzo della sua storia. Lo farà davanti ad almeno 4.250 tifosi che hanno già in mano un biglietto per la partita. Per domani, però, sono attese oltre 5.000 persone fra ritardatari ed appassionati che vivono nell’area bolognese (lo spettacolo merita una gita fuoriporta).
Reggio dovrà vedersela con i russi del Triumph Mosca, che hanno battuto sul filo del rasoio gli ungheresi dello Szolnoki. I moscoviti sono una squadra molto forte, che ha perso solo tre volte in questa competizione, di cui due per mano della stessa squadra: il Gaziantep che ha perso in seminfinale con i ragazzi di Menetti (ma nel basket non esiste la proprietà transitiva). Proviamo a stilare un veloce scout della squadra russa.
Higgins, a un soffio dal vestire i colori reggiani in estate, è sicuramente la stella della squadra, oltre ad essere il secondo miglior marcatore della competizione. In semifinale è stato fra i peggiori, soffrendo molto il gioco fisico degli ungheresi e di conseguenza tirando con pessime percentuali (chiuderà con 4/14 dal campo). Nonostante questo ha risolto la partita nell’ultimi minuti, anche se al temine di una serie di pessimi attacchi senza muovere la palla che hanno prodotto tiri da fuori: quattro isolamenti in fila nell’angolo che hanno prodotto i due canestri decisivi, una persa e un errore.
Il canadese Landry è un altro giocatore molto temibile: un ala/centro che tira ottimamente da tre ed ha anche il fisico per finire al ferro contro i lunghi avversari. Sarà probabilmente seguito da Silins, che forse non soffirà la sua mobilità, ma dovrà riuscire a reggere l’impatto fisico.
Impatto fisico che dovranno reggere anche i lunghi reggiani contro Rakovic, gigante serbo su cui commettere fallo non è la tattica giusta (tira oltre l’80%).
Da segnalare anche il giovane Kulagin, classe 1992, è listato come guardia / ala, ma quando esce dalla panchina diventa di fatto il play della squadra, giocando in punta e mostrando grande personalità e coraggio a dispetto della giovane età. Inoltre sa come si vince questa competizione, in quanto l'anno scorso era nelle fila del Samara, la squadra battuta da Reggio ai quarti di finale.

tratto da http://www.sportando.com/

Tutti a tifare Reggio Emilia, nel weekend, per la Final Four di EuroChallenge (video)

Basket: Eurochallenge, Reggio Emilia-Triumph la finale

 La Grissin Bon Reggio Emilia e' in finale nella Final Four di EuroChallenge. Al PalaDozza di Bologna, infatti, nella seconda semifinale la squadra di coach Menetti ha superato i turchi del Royal Hali Gaziantep per 66-55 e affrontera' nella finalissima i russi del Bc Triumph Lyubertsy Mosca che in precedenza avevano battuto gli ungheresi dello Szolnoki Olaj Kk per 61-59. (AGI) .
 

Eurochallenge, Reggio Emilia-Gaziantep 66-55. Grissin Bon in finale

Reggio Emilia conquista la sua prima storica finale europea battendo 66-55 il Gaziantep in un PalaDozza tutto biancorosso per la pacifica e rumorosissima invasione di oltre 3mila tifosi al seguito. “Tutti insieme la possiamo alzare. Dai Reggiana facci sognare” recitano gli striscioni mostrati dagli ultrà emiliani insieme ad un’immagine delle Coppa durante la presentazione delle squadre. In finale, domenica alle 19, troverà i russi del Triumph Lyubertsy, che hanno battuto 61-59 gli ungheresi del Szolnoki Olaj.
LA PARTITA — Privo di Amedeo Della Valle (che non può giocare in coppa) coach Menetti fa partire in quintetto Andrea Cinciarini, Kaukenas, White, Silins e il gigante Cervi. L’ex virtussino Zdovc replica con Ermis, Koivisto, il secondo dei 3 fratelli Lorbek (Domen), l’ex Casale Stevic e Sanli. Partono dalla panchina l’ex Olimpia Milano J.R. Bremer e Borovnjak, già visto a Brindisi. La Reggiana allunga sul 17-6 dopo 7’ grazie a due triple di Silins, a 5 punti di White, a due entrate di Cinciarini e a una schiacciata di Cervi. I giallo viola turchi si riprendono subito con 5 punti di Göktas e altrettanti di Borovnjak inframmezzati da due liberi di Pini e si va al primo intervallo breve sul 19-16. E l’aggancio si materializza dopo 3’20” del secondo quarto con un’entrata di Lorbek per il 22-22. Poi Andrea Cinciarini si prende sulle spalle la squadra e porta i suoi alla pausa lunga sul 33-28 con altri 3 cesti, tra cui uno proprio sulla sirena. Dopo il ritorno in campo Reggio parte di nuovo forte e aggiorna il massimo vantaggio a +14 piazzando un 12-3 con una tripla di White, due canestri di Cervi e uno di Kaukenas (45-31 al 23’). I turchi tentano un’altra rimonta con Borovnjak e Stevic ma la quarta tripla di un chirurgico Silins e un’imperiosa schiacciata di White li ricacciano indietro e si va all’ultima sul 54-43 con Cinciarini, Silins e White a quota 12 e il solo Borovnjak in doppia cifra dall’altra parte sempre con 12 punti. I reggiani iniziano il quarto periodo con il braccino corto e servono 2’30” per i primi punti dalla linea della carità con Troy Bell, che poi infila anche il suo primo canestro dal capo in contropiede per il 60-46 del 35’. Il Gaziantep non approfitta della poca vena reggiana spadellando a destra e a manca con Ermis e Lorbek e sprecando anche 6 liberi nel finale. A mettere il successo in ghiaccio è il freddo Kaukenas con 7 punti nel quarto e si finisce senza patemi nel tripudio di un PalaDozza tutto reggiano. E domenica la finale delle 19 contro i russi del Triumph Lyubertsy, passati grazie al canestro decisivo di Higgins, può dare a un’italiana la seconda EuroChallenge dopo il successo della Virtus Bologna nel 2009. 
Reggio Emilia: Silins 14, Cinciarini 13, Kaukenas e White 12
Gaziantep: Borovnjak 14, Stevic 10, Koivisto 6, Ogut 6.
 Nicola Zanarini  - gazzetta.it

Final Four Eurochallenge, epica Grissin Bon: è finale!

Epica impresa della Grissin Bon Reggio Emilia che può scrivere una pagina storica per il basket italiano: la matricola reggiana guidata da coach Max Menetti si è infatti qualificata per la finale di Eurochallenge, in programma domenica sera alle ore 19:30 al Pala Dozza di Bologna contro i russi del Triumph Mosca.
Contro i turchi del Gazientep, Cinciarini e compagni partono subito forte (17-6 al 7′ ndr) e con Silins, White e lo stesso Cincia va al primo riposo in vantaggio di 3 lunghezze complice anche il rientro turco firmato Goktas; l’equilibrio permane anche nel secondo periodo, con Cinciarini e Kaukenas a dettare legge tra i padroni di casa dalla media distanza, mentre Stevic e Lorbek contribuiscono a tenere ancora in partita i turchi.
Lo strappo si firma ad inizio terzo periodo: parziale di 12-3 nei primi 4′ firmato Cervi-White-Silins e Kaukenas, turchi sotto shock e tenuti a distanza di sicurezza grazie ai liberi di Gigli, i canestri di White dalla media distanza e le triple di Silins.
L’ultimo quarto vede l’esperienza di Kaukenas primeggiare, con i turchi che provano a rientrare in partita ma finiscono sul -11 con il 66-55 finale.
olimpiazzurra.com

Eurochallenge Final Four. La Grissin Bon in finale!

Davanti ad un PalaDozza gremito, con ben 4624 presenti, la Grissin Bon conquista l'accesso alla finale di EuroChallenge.  
Un'impresa storica per i biancorossi che battono il Gaziantep 66 a 55 e domenica alle 19 affronteranno i russi del Triumph Lyubertsy che nel match precedente ha sconfitto gli ungheresi dello Szolnoki Olaj per 61 a 59.

Il tabellino
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: White 12, Filloy, Gigli 4, Pini 2, Brunner, Antonutti, Bell 3, Frassineti, Kaukenas 12, Cervi 6, Silins 14, Cinciarini 13.
Allenatore: Menetti.
ROYAL HALI GAZIANTEP: Eryuz, Buker, Akpinar 1, Goktas 5, Stevic 10, Ermis 4, Sanli 2, Borovnjak 14, Koivisto 6, Bremer 3, Lorbek 4, Ogut 6.
Allenatore: Zdovic.
Note: tempi parziali: 19-16; 33-28; 54-43. Arbitri: José Martin (Spa), Marques (Por), Clivaz (Svi). 
fonte: Ufficio Stama Pallacanestro Reggiana

EuroChallenge, Reggio Emilia in finale

EuroChallenge. Grande prova per la Grissin Bon Reggio Emilia che continua a cullare il suo sogno. Al PalaDozza di Bologna la squadra di Max Manetti ha raggiunto la finale battendo in una semifinale dura i turchi del Royal Hali Gaziantep per 66-55. Per gli emiliani, guidati da un grande Cinciarini, è la prima finale della sua storia. Domenica giocherà, con in palio la Fiba EuroChallenge, la terza coppa europea dei canestri, contro i russi del Triumph Lyubertsy che hanno battuto gli ungheresi dello Szolnok per 61-59.
ilmessaggero.it

Basket Eurochallenge, Final Four Reggio Emilia per il titolo

Al Paladozza di Bologna si gioca la fase finale, gli emiliani sono padroni di casa
e sfidano Gaziantep, Triumph Lyubertsy e Szolnoki

ROMA – L'unica squadra italiana ancora in corsa nelle Coppe europee si gioca il proprio trofeo virtualmente in casa in questo week-end: Reggio Emilia, infatti, disputerà le Final Four di Eurochallenge del Paladozza di Bologna, in cui sarà in palio il trofeo della terza competizione europea. Eliminate alcune big come Cholet, Novo Mesto e Samara (squadra campione uscente) la squadra di Max

Menetti cerca di inserire il proprio nome nell'albo d'oro, raccogliendo l'eredità lunga della Virtus Bologna, ultima squadra capace di vincere un trofeo continentale. Quel trofeo fu proprio l'Eurochallenge e fu conquistato proprio a Bologna, anche se non al Paladozza, bensì a Casalecchio.
SEMIFINALI – Reggio Emilia disputerà la seconda semifinale di venerdì, alle 20.30 contro i turchi del Gaziantep, squadra ricca di ex italiani come coach Zdovc (ex Virtus Bologna), Bremer (Biella e Milano), Domen Lorbek (Treviso e Avellino), Stevic (Casale Monferrato) e Borovnjak (Brindisi). A regalare sicurezze a Reggio Emilia sono la profondità e la qualità dell'organico, ma soprattutto l'esperienza dei vari Andrea Cinciarini, Kaukenas, Troy Bell, James White, Antonutti, Brunner e Gigli, che dovrebbe recuperare dopo l'infortunio. Non giocherà invece Amedeo Della Valle, arrivato a Reggio Emilia dopo la scadenza dei termini per il tesseramento in Eurochallenge.
PROGRAMMA - La prima semifinale, alle 18, sarà invece quella tra i russi del Triumph Lyubertsy allenati da Vassili Karassev (attenzione alle guardie Higgins e Chappell e al centro ex Siena Milovan Rakovic) e gli ungheresi dello Szolnoki, con l'ex Roma Peter Lorant. Domenica le finali: alle 16.30 la finale per il terzo posto, alle 19 quella per il trofeo.
TV – Le Final Four, con 3.000 biglietti già venduti, saranno in diretta su E' TV, canale 829 del pacchetto Sky e 165 del digitale terrestre. A commentare le partite ci sarà anche Dan Peterson.

Corriere dello Sport

Basket, Eurochallenge: Reggio Emilia apre la Final Four col Gaziantep

Il countdown segna -24 ore alla prima finale europea in 40 anni di storia della Pallacanestro Reggiana, che venerdì nel PalaDozza di Bologna, con tremila tifosi al seguito (potrebbero diventare 5mila in caso di finale per il titolo domenica), incrocerà i turchi del Gaziantep nella seconda semifinale della Final Four di Eurochallange (ore 20.30), l’unica coppa europea rimasta in orbita Fiba. Subito prima (ore 18) si affronteranno gli ungheresi del Szolnoki Olaj e i russi del Triumph Lyubertsy. Tutto è pronto nel quartiere generale della Grissin Bon, alla palestra di via Cassala, dove si respira un clima misto di entusiasmo e tensione.
gigli recuperato — "Entriamo in questa F4 con una buona notizia - dice coach Max Menetti -, perché avremo il roster al completo grazie al recupero di Gigli che ha lavorato giorno e notte per non mancare all’appuntamento. Stiamo bene e, con un seguito di migliaia di nostri tifosi, confidiamo di giocare in casa. Il nostro avversario è forte su ambo i lati del campo. Hanno esperienza e gioventù. Le punte sono gli esterni Ermis e Orgut". La squadra turca è ricca di ex italiani. Il coach è Jure Zdovc (ex V.Bologna), poi ci sono AJ Bremer (ex Milano), Domen Lorbek (ex Treviso) e il lungo Borovnjak (ex Brindisi).
Della Valle fuori termine — "Stiamo vivendo un grande sogno che vogliamo trasformare in realtà: la piccola Reggio può diventare il baluardo del basket italiano in Europa ora che Milano è uscita di scena - chiosa il tecnico reggiano -. Non potremo schierare l’ultimo acquisto Della Valle, arrivato fuori dai termini del regolamento. L’esperienza di Kaukenas e il talento di White sono le nostre armi principali ma tutti i miei giocatori dovranno dare un contributo sopra la sufficienza per raggiungere la finale". Rimas Kaukenas è l’unico ad avere giocato partite di questo livello: "Per vincere dovremo semplificare il nostro gioco - argomenta l’esterno lituano -. Fare le giocate semplici ci aiuterà a fare le scelte più giuste. Dobbiamo dormire bene, non leggere i giornali e pensare che, per uno o due partite, siamo soli contro il mondo".
  Andrea Tosi  - gazzetta.it

Basket EUROCHALLENGE SEMI-FINAL PREVIEW: REGGIO V GAZIANTEP

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EUROCHALLENGE
Jure Zdovc (Royal Hali Gaziantep)
Jure Zdovc: "The difference between us and Reggio is that we have a strong inside game and they don't"
When it comes to sport, the enthusiasm and motivation of a hungry newcomer can produce an effect similar to that of an endless supply of precious rocket fuel.
"We are celebrating the club's first 40 years in September and, to us, reaching the Final Four of a European competition is almost like having stepped on the moon," Grissin Bon Reggio Emilia head coach Massimiliano Menetti told Italian daily La Repubblica on Thursday.
To win the EuroChallenge, the Italian coach added, would be like planting the flag on earth's satellite.
The first hurdle that stands between the Final Four hosts and the conquest of the moon is not the lack of rocket fuel reserves but another debutant in a European semi-final, Royal Hali Gaziantep.
Some believe that Gaziantep, a club that was not even competing in the Turkish top flight less than two years ago, is just happy to be in Bologna for the big event.
The Turks however earned their invitation to the party on the court and now that they are here, they intend to have the last dance.
"We came here to be first," Gaziantep head coach Jure Zdovc toldfibaeurope.com on the eve of the semi-final clash.
"On my first day at Gaziantep, five months ago, I said the same thing and now we are much stronger than five months ago.
"We have quality; we have shown this because we beat Triumph, who for me are the strongest team, twice.
"Maybe we are a bit unlucky because we have to play against Reggio, but at the end of the day if you want to be first you have to beat everybody.
"My personal goal is to be first and I believe that my players feel the same way and they are not just happy to be here."
The two sides are then, theoretically at least, equally matched in terms of motivation and enthusiasm.
Gaziantep are well within their rights to consider though that they have the edge on another important aspect in this semi-final battle.
No matter how it's measured, in points allowed per game or points conceded per possession, the Turkish team have had the best defence in the EuroChallenge this season, giving up only 66 points per game to their opponents.
"For sure we are better defensively," Zdovc asserted.
"But, first of all, this is one game and anyone can play hard defence in one isolated game.
"Secondly, because they [Reggio Emilia] are very experienced, they can trick you with some clever switching and helps to steal the ball.
"This is something we need to control and don't make mistakes, to not give them easy baskets.
"I believe that we have an advantage if we play five-on-five."
"They have some great individual players, and we prepare for [Rimas] Kaukenas, [Andrea] Cinciarini,[James] White, [Troy] Bell, how we defend them will be very important.
"But we only play with one ball and five players must defend the ball."
Menetti also agrees that defence will be the key to this semi-final, and he is more than happy for the effort his players can put in it.
"Defence is our trademark and I am proud of it," the Italian coach said.
"Looking at our roster at the beginning of the season you would not guess that a team would emerge with defence in its DNA.
"But thanks to organisation and cohesion we managed to turn around games with defence."
13. Rimantas Kaukenas (Reggio Emilia)
The experience of playes like Rimantas Kaukenas will be crucial in Reggio Emilia's maiden Final Four campaign
Reggio Emilia came from behind and turned on their heads the two most crucial games in their EuroChallenge campaign, against Krka Novo Mesto on the final day of the Last 16 and in Game 2 of their play-off series against last year's champions, Krasnye Krylia Samara.
But these two enormous triumphs on the road were a bright exception for a team that generally struggles away from their home court.
The PalaDozza arena of Bologna is 75 kilometres from Reggio Emilia but, for all intends and purposes, Reggiana are playing at home in this Final Four.
"What Reggio Emilia have is that they play good at home, they've won all their home games, although now we are playing in Bologna and not in Reggio," Zdovc said.
"But playing at home can also bring added pressure and turn into a negative.
"They also have three, four very experienced players, with a character that can change the direction of a game."
Zdovc has mentioned those previously and they are all backcourt players. Does this mean that this game will be determined on the perimeter?
"No, the difference between us and Reggio is that we have a strong inside game and they don't", Zdovc offers.
"In their game, the guards come first and their big guys are finishers, they set screens and they take rebounds, but we play differently.
"We try to put the ball inside; we have good players under the basket."
We are more than likely to see robust defensive efforts in the second semi-final on Friday, which points to a probable low score.
It is highly unlikely for either team to pull away and make a clean break but then the contenders came prepared in general for a Final Four that will turn into a too close for comfort affair.
"Any of these four teams can win the cup, there is no favourite," Menetti said.
"Besides, the Russians [Triumph] and the Hungarians [Szolnok] have already played in a Final Four before, while Gaziantep and ourselves are newcomers."

Final Four EuroChallenge 2014: Grissin Bon Reggio Emilia, è il tuo giorno!

final four eurochallenge
Ci siamo: meno di 10 ore ed il sogno Eurochallenge entrerà nel vivo per la Grissin Bon Reggio Emilia, che al Pala Dozza di Bologna cerca il primo storico successo europeo per la gloria personale e per chiudere con onore una stagione europea che per le nostre squadre sarà ricordata come la stagione dei rimpianti, viste le eliminazioni evitabili di Sassari e Milano tra Eurocup ed Eurolega. 
Di fronte i reggiani si troveranno di fronte i turchi del Gazientep, squadra ostica da affrontare e con in organico elementi tignosi come Erdogan e Lorbek: dal canto loro, gli uomini di coach Menetti proveranno a fare la partita puntando sulla verve offensiva di Bell e Filloy, con la guida in cabina di regia di Cinciarini e l’esperienza di Kaukenas: proprio il lituano ha già vissuto due volte l’esperienza di una Final Four con la gloriosa Montepaschi Siena in Eurolega e sarà il faro del team reggiano in questa magnifica tre giorni.
Dalla loro inoltre i padroni di casa potranno contare su un Pala Dozza gremito con oltre 3 mila spettatori pronti a sospingere la matricola reggiana verso un trionfo storico.
olimpiazzurra.com
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Running for Kids. L’Italia di corsa per difendere chi c’è arrivato in fuga


Ad un podista la domanda prima o poi arriva: «Scusa, ma tu perché corri?». In tanti rispondono: «Per divertimento», «Per star bene», o «Per dimagrire». Ivana Di Martino, 43enne monzese, invece non ha dubbi: «Io corro per sensibilizzare...».
La corsa, il gesto più istintivo e naturale dell’uomo, oggi ci mostra un’altra faccia, quella della solidarietà e dell’umanità, che grazie a Ivana e al suo progetto Running For Kids viene esaltata.

Lei corre per i bambini, e lo sta facendo senza tregua: percorre e unisce tutta l’Italia con l’obiettivo di motivare l’opinione pubblica sull’integrazione e sul riconoscimento dei diritti fondamentali ai migranti minorenni, bambini che arrivano a migliaia sulle coste di Lampedusa.
La sfida della Di Martino consiste nel percorrere ben 467 chilometri divisi in 21 tappe giornaliere. È partita domenica a Lampedusa, dove ha corso la distanza completa della maratona: 42 chilometri. Ogni giorno “scalerà” 2 km dalla tabella di marcia quotidiana, oggi sarà a Lecce per farne 32, domani sarà a Bari per correrne 30, e così via risalendo e unendo l’Italia, come una infaticabile garibaldina. Fino a Milano, quando nella tappa conclusiva correrà gli ultimi simbolici 2 km.

«È molto più dura di quanto pensassi, nei primi tre giorni ho corso per 120 chilometri, come fossero tre maratone consecutive. Ma va bene così, stringo i denti. L’idea è quella di condividere tramite la corsa la grande fatica che i migranti fanno per raggiungere Lampedusa e accompagnarli nel percorso di speranza, simbolicamente rendendolo via via meno impegnativo».

Insegnante, tre figli piccoli e ben due operazioni al cuore, la vita di Ivana non è certo facile: «Non sono una professionista della corsa, anzi con le operazioni al cuore mi avevano detto che mai avrei più corso, invece sono tornata a farlo. L’anno scorso ho dato il via a “21 volte donna” correndo 21 mezze-maratone in 21 giorni a favore delle donne, un progetto più mio.

In questa impresa, insieme a Terre des Hommes, con la mia corsa voglio parlare dei milioni di bambini in fuga dalla povertà, dalla malnutrizione e dalla guerra. Bambini che, dalla Libia, dal Libano, dall’Africa martoriata dalle guerre civili o dalla Siria dove la tragedia della guerra sta assumendo dimensioni sempre più drammatiche, finiscono a migliaia sulle nostre coste».

Nelle corse di tutto il mondo da New York a Londra, da Milano a Parigi con i Charity Programm si raccolgono fondi a favore di associazioni di volontariato, una maniera per divertirsi in compagnia, fare sport e contemporaneamente fare del bene. A Milano, ad esempio, esistono i “Podisti da Marte” che si ritrovano in piazza Castello e mentre corrono tutti insieme, col sorriso sulle labbra, regalano fiori ai passanti e raccolgono fondi da donare alle varie onlus.

“Running For Kids” in questo caso sta unendo l’Italia: «Il sostegno che sto ricevendo in queste prime tappe di corsa è molto forte – continua Ivana –. L’altro giorno a Siracusa c’è stato Max, un ragazzo del Gambia che ha praticamente costretto l’operatore del centro a svegliarlo per poter fare almeno un pezzo di strada con me. Mi ha riempito il cuore di gioia dandomi una scossa d’energia. Ho avuto l’onore di visitare il centro di accoglienza “papa Francesco” di Priolo Gargallo, un’isola felice con ragazzi della Libia che giocano a calcio e si divertono insieme pur non avendo nulla. Ragazzi senza un dito o con vistose bruciature, frutto delle violenze subìte nel loro Paese. Io corro per mettere in luce questo, nella speranza che non accada mai più».

Quasi nessuno di noi è in grado di fare ciò che sta facendo Ivana in questi giorni, ma non per questo dobbiamo stare fermi e attendere. Intanto la si può andare a trovare sulla strada ed incitarla a non mollare, ma, soprattutto, si può fare una donazione a Retedeldono e al progetto Faro per assistere bambini che scappano dalla povertà, dalla violenza e dai soprusi. Perché un giorno potrebbero essere dei campioni, come Meb Keflezighi, medagliato olimpico e vincitore lunedì della maratona di Boston, oggi statunitense ma di origini eritree. E proprio Meb da bambino scappò insieme alla famiglia da una terribile guerra in Eritrea approdando sulle nostre coste. Venne ospitato a Monza dove ha vissuto e frequentato la scuola prima di partire per l’America che poi l’ha visto diventare un campionissimo.

Cesare Monetti - avvenire.it
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